In un laboratorio di chimica sperimentale bene organizzato, i reagenti (quelli che le persone comuni chiamano "le sostanze"), dovrebbero essere talmente numerosi da rasentare l'assurdo, per permettere (almeno in teoria) di progettare una qualsiasi reazione che capitasse di dover fare.E' evidente che questo caso limite non esiste, tanto meno nella realtà hobbistica come la mia, nella quale i reagenti presenti, pur essendo un discreto numero, sono sempre inesorabilmente di gran lunga meno numerosi di quelli che vorrei.Può succedere che ci sia magari una bottiglietta contenente una sostanza rara ed esotica e contemporaneamente che manchi un reagente importante e fondamentale; ma in fin dei conti, non essendoci alcuna finalità professionale, tutto fa parte del gioco, il quale è destinato a far sempre a pugni con le scarse risorse disponibili!Dicevo dunque dei reagenti: ci sono delle sostanze che in qualsiasi laboratorio chimico non possono mancare; sostanze senza le quali nemmeno si comincia a parlare di chimica. Ma quali sono le più importanti?Se dovessi per forza sceglierne solo tre sulle migliaia possibili direi: acido solforico, acido cloridrico, acido nitrico.La perfetta Triade! Un lab senza questi acidi sarebbe come un panificio che pretendesse di fare il pane senza acqua, farina e lievito...E' possibile farsi in casa questi acidi? La risposta è sicuramente NO per l'acido solforico, SI' per gli altri due, ma il lavoro è conveniente solo per casi particolari. Per esempio, un caso particolare per certe reazioni organiche è la necessità di avere acido nitrico concentratissimo (circa al 95-96%) mentre commercialmente lo si trova comunemente al 65-67%; come risolvere il problema?O lo si compra (opzione totalmente esclusa, l'HNO3 al 96% è molto costoso!) oppure... lo si fa. Ecco come:
Divagazioni tra reagenti e acido nitrico
In un laboratorio di chimica sperimentale bene organizzato, i reagenti (quelli che le persone comuni chiamano "le sostanze"), dovrebbero essere talmente numerosi da rasentare l'assurdo, per permettere (almeno in teoria) di progettare una qualsiasi reazione che capitasse di dover fare.E' evidente che questo caso limite non esiste, tanto meno nella realtà hobbistica come la mia, nella quale i reagenti presenti, pur essendo un discreto numero, sono sempre inesorabilmente di gran lunga meno numerosi di quelli che vorrei.Può succedere che ci sia magari una bottiglietta contenente una sostanza rara ed esotica e contemporaneamente che manchi un reagente importante e fondamentale; ma in fin dei conti, non essendoci alcuna finalità professionale, tutto fa parte del gioco, il quale è destinato a far sempre a pugni con le scarse risorse disponibili!Dicevo dunque dei reagenti: ci sono delle sostanze che in qualsiasi laboratorio chimico non possono mancare; sostanze senza le quali nemmeno si comincia a parlare di chimica. Ma quali sono le più importanti?Se dovessi per forza sceglierne solo tre sulle migliaia possibili direi: acido solforico, acido cloridrico, acido nitrico.La perfetta Triade! Un lab senza questi acidi sarebbe come un panificio che pretendesse di fare il pane senza acqua, farina e lievito...E' possibile farsi in casa questi acidi? La risposta è sicuramente NO per l'acido solforico, SI' per gli altri due, ma il lavoro è conveniente solo per casi particolari. Per esempio, un caso particolare per certe reazioni organiche è la necessità di avere acido nitrico concentratissimo (circa al 95-96%) mentre commercialmente lo si trova comunemente al 65-67%; come risolvere il problema?O lo si compra (opzione totalmente esclusa, l'HNO3 al 96% è molto costoso!) oppure... lo si fa. Ecco come: