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CHIMICA sperimentale

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Sal di Spello

Post n°298 pubblicato il 17 Dicembre 2014 da paoloalbert

Salnitro nuovo e salnitro vecchio... ho parlato anche troppo di salnitro e quindi voglio concludere questa saga che sta andando troppo per le lunghe.
Mettiamo dunque che il discorso finisca al termine di queste poco impegnative riflessioni, e poi non se ne parlerà più.

Mi sono fatto in novembre un bel giretto in terra umbra, in occasione di quella bella iniziativa che si chiama "Frantoi aperti".
Frantoi aperti è un esempio di una di quelle numerose iniziative che convengono a tutti: alle piccole aziende perchè si fanno conoscere e vendono il loro prodotto, ai Comuni (magari pressochè sconosciuti) nei quali le aziende insistono e che vedono incrementato il loro turismo, e finalmente ai visitatori che godono per questa conoscenza che viene offerta in condizioni favorevoli.
A Gualdo Cattaneo, fra la visita di un "castello" e l'altro ho assaggiato (e apprezzato!) quel clorofillissimo olio locale, verde come un prato e fruttato come un quadro di Arcimboldo.
Poi a mangiare in quella deliziosa cittadina di Spello, in una rusticissima taverna aperta in occasione della festa di paese, allegra e deliziosa pure quella.
Meravigliosa Italia, da tanti punti di vista non temi rivali (e lasciatelo dire da uno ferocemente critico nella fallimentare gestione di questo splendido Paese, che il cancro burocrazia sta inesorabilmente ammazzando).

Qualcuno in quella rusticissima taverna di cui dicevo, deve avermi preso per matto perchè mi son messo, devo dire il più discretamente possibile, a grattare il muro accanto al mio tavolaccio perchè vi pendevano, piccole ma invitanti, nientemeno che delle barbette di quello che la gente chiama "salnitro", e che a me fan venire la smania dell'analisi chimica.
Ho detto grattare per modo di dire, perchè la quantità e gli aghetti erano talmente fini che è bastato un delicatissimo sfioramento per farli finire in una cartina appositamente ripiegata.
A proposito di cartine, ho imparato da giovane a ripiegarle in modo professionale per conservare piccole quantità di sostanze chimiche.
Me l'insegnò quel farmacista dal quale, per un pelo, non riuscii a farmi consegnare niente meno che dell'arsenito di sodio... ripeto, Na3AsO3!
(Trasponendo il ragionamento nelle farmacie del 2014, sarebbe come tentare di farsi dare un pezzetto di bomba atomica).

Ma ritorniamo a Spello: potevo dunque esimermi dal grattare il muro? No, è stato più forte di me, e ho religiosamente raccolto la polverina.
Spero che quasi nessuno mi abbia visto, spacciandomi per un potenziale quanto fastidioso denunziatore all'ARPA.
Adesso, Sal di Spello, sei nelle mie mani e ti posso confrontare col mio "Sal di muro" di cui parlavo tempo addietro.
Vediamo se hai il potassio e i nitrati... solo allora ti potrai degnamente chiamare SALNITRO!
Ho fatto come l'altra volta, cercando il sodio, il calcio, il potassio, i solfati, i carbonati, i cloruri, i nitrati.
Analisi semplici, naturalmente, ma accurate appena quanto basta per verificare quello che mi proponevo.


SODIO
Alla fiamma; questo elemento non manca mai, inutile farsi illusioni: c'è.

CALCIO
Alla fiamma; il rosso del calcio si vede benissimo: c'è.

POTASSIO
Alla fiamma; col vetrino si vede: c'è.
Col cobaltinitrito sodico; precipita giallo in maniera evidentissima: c'è.

SOLFATI
Con BaCl2; l'opalescenza è più leggera di quanto mi aspettavo: ci sono, ma poco significativi.

CARBONATI
Con HCl; effervescenza: anch'essi ci sono, abbastanza abbondanti.

CLORURI
Con AgNO3; quasi nessuna opalescenza: possiamo dire che non ci sono.

NITRATI
Con la brucina; colorazione arancio evidentissima: non credo ai miei occhi!
Ho fatto il test in riferimento ad una stessa quantità di KNO3 (diciamo un paio di mg in 1 ml di H2SO4) e la colorazione era quasi uguale; va bene che la reazione è sensibilissima, ma non c'è dubbio che lo ione nitrato fosse in buona quantità.
Eureka, ho finalmente trovato un sal di muro ricco di nitrati! Essenzialmente quindi gli anioni erano nitrati e carbonati ed i cationi potassio, calcio e sodio, in rapporti naturalmente tutti da definire.

Dovevo andare in Umbria per trovare il salnitro? Sembrerebbe proprio di sì; quel muro infatti non era per niente "moderno" e avrà fatto parte in passato magari di un ambiente ricco di emanazioni "organiche", non saprei dire ovviamente di che tipo o in quale situazione.
Fatto stà che in quel muro di quella "cantina" ci sono i nitrati (da farci un fiammifero, eh, mica a palate!) ed ora sono contento di averne trovato almeno uno che li contenga.

Per concludere fuori tema, per me che son di campagna e amo la tecnica e l'archeologia industriale, ecco il finalino: a Spello, fra le altre piacevoli cose, ho anche visto un raro trattorino Raimondi Leprotto dei primissimi anni '50, scoppiettante come nuovo!
Forza Acquatino... musica e allegria!

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Commenti al Post:
Marzio2000
Marzio2000 il 02/01/15 alle 14:03 via WEB
Molti agriturismi ed aziende agricole hanno trasformato vecchie stalle, in ristoranti e saloni...ed ecco spiegata l'origine delle "emanazioni organiche"!
 
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