CHIMICA sperimentale
Esperienze in home-lab: considerazioni di chimica sperimentale e altro
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Post n°38 pubblicato il 18 Luglio 2010 da paoloalbert
Ma come è fatto il tuo lab?... mi chiede qualcuno... eccolo, in quattro foto nel successivo post n.39! -Il visitatore occasionale vede perciò il mio lab spaziando lo sguardo fra le boccettine, ma non cogliendo l'enorme differenza che vi è tra una e l'altra: cloruro di magnesio o anidride acetica sono per lui più o meno la stessa cosa, cioè due ignote sostanze, quasi sicuramente "tossiche" e "corrosive". -Il visitatore evoluto coglie già la differenza fra alcune sostanze, sa la differenza tra chimica organica e inorganica (ma c'è sempre qualche dubbio...), intuisce che quei tubi sono i refrigeranti per distillare, sa che il sodio fa la fiamma gialla e lo stronzio rossa, con lui si può ragionare su un esagono con delle lineette parallele ai lati chiamandolo anello benzenico senza tanto scandalo. -Il visitatore professionale (non ne ho mai avuti nel mio lab, sono talmente rari i chimici...) noterebbe immediatamente la pochezza e la modestia del lab stesso: vedrebbe con moderno terrore che non c'è neanche un apparecchio "con la spina"! (Ovvero uno qualsiasi degli apparecchi elettronici che corredano tutti i laboratori chimici di adesso). Quest'ultimo visitatore, abituato a lab professionali o universitari, ha perfettamente ragione, il suo discorso non fa una piega, la chimica moderna è e deve essere come dice lui! Punti di vista... |
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