CHIMICA sperimentale
Esperienze in home-lab: considerazioni di chimica sperimentale e altro
« Giochino matematico con ... | Sintesi del Cinnamato di metile » |
Post n°45 pubblicato il 29 Settembre 2010 da paoloalbert
In un laboratorio chimico, anche a livello hobbistico come il mio, il nitrato d'argento AgNO3 è uno dei reagenti fondamentali che non può mancare (ed infatti non manca!) anche se ne è abbastanza costoso l'acquisto; in caso di necessità è possibile prepararselo da soli con un facile procedimento elettrochimico, avendo a disposizione un oggetto commerciale "d'argento", ovvero una lega di argento e rame. La procedura seguente vale per qualsiasi altro rottame d'argento o comunque cose meno nobili della bellissima moneta testimone del boom economico italiano; naturalmente il valore affettivo dell'oggetto non dovrà superare quello venale del vil metallo che si andrà ad estrarre... Ecco come ho proceduto, punto per punto: - Pesare l'oggetto, nel mio caso 11 g - Metterlo in un becker con 10 ml di acqua e aggiungere 20 ml di acido nitrico (HNO3) concentrato - Scaldare un po' per avviare la reazione, dopo di chè essa procede vigorosamente da sola, con abbondante svolgimento di ossidi d'azoto (NO2) - A dissoluzione avvenuta (il liquido diventa azzurro) diluire portando a 50 ml con acqua - Neutralizzare con precisione l'eccesso di acido con la quantità quasi strettamente necessaria di sodio bicarbonato (NaHCO3), mescolando bene ad ogni piccola aggiunta fino a svolgimento completo della CO2 - Non arrivare a pH alcalino (altrimenti i due metalli precipitano come ossido e carbonato) ma tenerlo appena acido, la soluzione deve sempre essere azzurra e limpida - Porre la soluzione dei nitrati AgNO3/Cu(NO3)2 in un cilindro graduato da 50 ml (un recipiente alto e stretto facilita le cose) - Pesare una laminetta di rame lunga e stretta e ben pulita con HNO3 diluito e poi risciacquata (nel mio caso 12,1 g) ed immergerla nel cilindro, appendendola al bordo superiore del cilindro stesso - Si nota immediatamente una copiosa "nevicata" di argento metallico che si stacca dal rame e precipita sul fondo del cilindro (potenziale elettrochimico del rame +0,34 V, quello dell'argento +0,80 V) - Ogni tanto dare una mescolata, lasciar decantare e riimmergere la laminetta fino a precipitazione completa (occorrono solo un paio d'ore, l'operazione è veloce) - Sincerarsi che alla fine il liquido non contenga più ioni argento ma solo rame (fare un test con HCl, non deve precipitare l'AgCl) - Filtrare il precipitato grigio metallico e lavarlo abbondantemente con acqua fino a scomparsa totale del rame - Lasciar asciugare bene all'aria la polvere metallica, pesarla e riporla poi ben chiusa al riparo dall'aria; la quantità di Ag ottenuta è stata nel mio caso di 8,9 g Ecco anche un po' di stechiometria (ometto i calcoli perchè sono banali): 3 Ag + 4 HNO3 --> 3 AgNO3 + NO +2 H2O 2 AgNO3 + Cu --> 2 Ag + Cu(NO3)2 Partendo da 11 g ed ottenendo 8,9 g di Ag, la % di questo metallo nella moneta è stata pari al 81%, il resto della lega è rame o poche altre impurezze che non ci interessano.
|
https://blog.libero.it/paoloalbert/trackback.php?msg=9327813
I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
MENU
ULTIMI COMMENTI
Inviato da: paoloalbert
il 02/05/2021 alle 21:53
Inviato da: Bepi1249
il 15/04/2021 alle 14:11
Inviato da: Tanner85
il 06/02/2021 alle 00:01
Inviato da: poetryclub
il 04/10/2020 alle 23:00
Inviato da: poetryclub
il 04/10/2020 alle 20:58