Creato da paoloalbert il 20/12/2009

CHIMICA sperimentale

Esperienze in home-lab: considerazioni di chimica sperimentale e altro

 

 

« Preparazione del Bromato...Gli alcoli... »

Estreme insolubilità

Post n°79 pubblicato il 12 Febbraio 2011 da paoloalbert

Nel ragionamento sulle coppie del post 77 si parlava di solubilità (o meglio, insolubilità) dei sali, che è stato poi messo in pratica con la preparazione del bromato di bario nel post 78.
A questo punto per completezza potrebbe sorgere spontanea la domanda: un sale insolubile è proprio "insolubile"?

Si potrebbe pensare che, per quanto restio a sciogliersi, un sale sarà sempre un pochino solubile... non è concepibile che non se ne sciolga nemmeno una molecola in un oceano d'acqua!
Vediamo se la risposta quantitativa a questa domanda ci riserverà delle sorprese oppure no.

Questo concetto è definito dal cosiddetto Prodotto di solubilità, che viene applicato allo studio di sali veramente "insolubili" (non come il nostro bromato che è semplicemente "poco" solubile). Quando un sale si pone in acqua avviene una dissociazione della molecola, che si scinde in ioni, positivi da parte del metallo e negativi da parte del "radicale acido", come si è visto l'altra volta.

Ma cosa succede se metto in acqua un sale "del tutto" insolubile?
Per esempio solfuro di rame CuS? (In natura questo solfuro è il raro minerale covellite).
Naturalmente dovrò mescolare, lasciar agire l'acqua e tenere un po' di sostanza sul fondo per essere assolutamente certo che la soluzione sia satura e che ci sia equilibrio tra sciolto ed indisciolto.

CuS <--> Cu++ + S-- e si stabilisce un equilibrio tra sostanza solida indisciolta (CuS) e ioni rame e solfuro in soluzione.

Il prodotto tra le concentrazioni ioniche [Cu++] e [S--] (le concentrazioni si indicano tra parentesi quadre) si chiama Prodotto di solubilità, si indica con Kps ed è una costante che dipende dalla sostanza in esame.
Per esempio per il solfuro di rame questa costante vale 6x10-37 (sì, avete letto bene, 10 elevato alla meno 37!).

Che senso ha un numero così piccolo? Per noi che siamo sperimentatori e vogliamo toccar con mano le cose, se buttiamo una spatolata di CuS in un litro d'acqua quanto se ne scioglierà, in pratica?
Facciamo quattro calcoli...

Kps = [Cu2+][S2-]    Kps = 6x10-37

Poichè una molecola di CuS dà origine ad uno ione Cu2+ ed uno solfuro S2- (in quantità identiche), ed il loro prodotto è 6x10-37, per sapere la concentrazione del CuS basterà estrarre (in questo caso) la radice quadrata del Kps, che vale 7,7x10-19
Si ottiene così la concentrazione molare, ovvero quante moli di CuS sono presenti all'equilibrio in un litro d'acqua; per trasformare in grammi basta moltiplicare per il peso molecolare del CuS, cioè per 95:

7,7x10-19 x 95 = 7,3x10-17 grammi sciolti in un litro

Traducendo terra-terra con un po' di conversioni: per sciogliere completamente un milligrammo di solfuro di rame ci vuole qualcosa come tredici miliardi di metri cubi d'acqua...!!! C'era la sorpresa vero?

Naturalmente ho scelto una sostanza particolarmente insolubile per dare un'idea di come certe grandezze in gioco assumano valori intuitivamente del tutto inconcepibili.

Ma il CuS non è il più insolubile dei sali! Il solfuro di mercurio HgS (il cinabro) ha un pazzesco Kps di 2x10-53...!!!
Quest'ultimo è un valore estremo (una soluzione satura di HgS conterrebbe solo tre molecole per metro cubo...), comunque Kps con potenze del dieci che spaziano dal -10 al -35 sono comuni.
 
Cosa discende da tutto ciò?
Discorsi accademici campati in aria? Nossignori, nelle scienze niente è campato in aria... una conseguenza tangibile è proprio l'esistenza stessa dei minerali: è dalla storia del mondo che "ci piove su" ed ancora non si sono sciolti...

La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://blog.libero.it/paoloalbert/trackback.php?msg=9875797

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
Nessun trackback

 
Commenti al Post:
mmcapponi
mmcapponi il 12/02/11 alle 20:37 via WEB
Ciao PA! Bel post, come sempre. Mercoledì in laboratorio ho visto come la Kps si determina sperimentalmente per via elettrochimica, tramite misure potenziometriche. Molto interessante la cosa anche se non è proprio un argomento da blog... Grazie ancora per il "bianco". A presto!
 
 
paoloalbert
paoloalbert il 12/02/11 alle 22:08 via WEB
Hai visto in realtà come si determina la Kps? Questo sì che è interessante! Perchè prima o poi il mio amico Guglielmo di sicuro mi chiederà: "-ma come si fa in pratica a determinare un valore che è dieci elevato alla meno cinquanta???". Aiutami a rispondere :) Ciao Marco!
 
   
mmcapponi
mmcapponi il 12/02/11 alle 23:09 via WEB
Ok! Ti aiuterò... basta che racconti in pratica gli esperimenti fatti nel pomeriggio di mercoledì scorso in laboratorio all'università... un saluto a Guglielmo!
 
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 

ULTIME VISITE AL BLOG

gigrobrossigiulianoRamses670amorino11matteo_amatomaurograndi0loretolollosyamam12ps12virgola_dfmisonorottoqualcosajasssminebree121diegovan83cassetta2
 
 

I MIEI LINK PREFERITI

AREA PERSONALE

 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963