CHIMICA sperimentale
Esperienze in home-lab: considerazioni di chimica sperimentale e altro
Messaggi di Agosto 2013
Post n°244 pubblicato il 28 Agosto 2013 da paoloalbert
C'era una volta... in Italia una buonissima azienda. Il giradischi è rimasto poi abbandonato e dimenticato sotto due dita di polvere fino a qualche giorno fa, quando mi è venuto lo sfizio di farlo tornare a nuova vita.
Lo schema è semplicissimo e la parte attiva prevede solo due valvole: una 6AT6 triodo preamplificatore e una 6AQ5 tetrodo finale; per l'alimentazione ho aggiunto una 6X4 raddrizzatrice, non volendo ricorrere ai comodi diodi al silicio, che non sarebbero d'epoca.
Nelle due immagini il giradischi ed il box amplificato, ancora sul tavolo "operatorio". |
Post n°243 pubblicato il 18 Agosto 2013 da paoloalbert
Dal risonatore al magnetron: il passo non è breve ma fattibile... vediamo come.
Se non esistesse un adeguato rifornimento di elettroni sulle espansioni negative le oscillazioni ben presto cesserebbero, ma c'è il catodo che li emette in continuazione... e poi qui viene il bello: come è possibile che gli elettroni (negativi) generati dal filamento vadano a cadere sulle espansioni negative (mentre in teoria dovrebbero esserne respinti), alimentando così le oscillazioni?
Il magnetron da cucina consiste quindi in pratica in un blocchetto di rame nel quale sono ricavate un numero pari di piccole cavità ed in un cilindretto ceramico per l’uscita degli elettrodi del filamento e dell’”antenna”; assialmente alle cavità vi sono due grossi anelli in ferrite magnetica, simili a quelli degli altoparlanti, ed il tutto è circondato da un insieme di lamelle in funzione di dissipatore di calore.
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Post n°242 pubblicato il 13 Agosto 2013 da paoloalbert
In un giorno del 1945, l’ingegnere statunitense Percy Spencer ripose in tasca un cioccolatino offertogli da un suo assistente, ripromettendosi di mangiarlo più tardi. Cosa si nasconde dentro un normale forno a microonde per cuocere i cibi? Il magnetron a cavità, sviluppato in Inghilterra nei primi anni ‘40 per motivi bellici, fu per un certo periodo uno dei segreti militari più gelosamente custoditi ed influenzò fortemente l’andamento della seconda guerra mondiale; esso aumentò in maniera decisiva le potenzialità di quel rivoluzionario dispositivo che fu (ed è) il radar.
Figura 1 Per cercare di capire il funzionamento del magnetron è prima indispensabile rispolverare il concetto di risonatore, sia pure in maniera semplificata.
Dal risonatore al magnetron: il passo non è breve ma fattibile! E' quello che vedremo la prossima volta. |
Post n°241 pubblicato il 05 Agosto 2013 da paoloalbert
Nell'intervallo appena concluso avevo indirettamente accennato a qualche alcaloide guardando una delle loro piante generatrici, dal momento che l'origine di elezione di queste numerosissime e attive sostanze è il regno vegetale.
Ho esagerato con la concentrazione per rendere ben visibile la reazione di precipitazione, che origina infatti un consistente precipitato bianco; a diluizioni maggiori ovviamente l'effetto è meno evidente anche se la sensibilità rimane comunque abbastanza elevata. |
Inviato da: paoloalbert
il 02/05/2021 alle 21:53
Inviato da: Bepi1249
il 15/04/2021 alle 14:11
Inviato da: Tanner85
il 06/02/2021 alle 00:01
Inviato da: poetryclub
il 04/10/2020 alle 23:00
Inviato da: poetryclub
il 04/10/2020 alle 20:58