Paolo Buttiglieri

IL TERREMOTO IN CINA


A volte il nostro sguardo si posa sulla nostra piccola, microscopica realtà personale,i nostri amori, le nostre delusioni, le nostre incapacità, i nostri fallimenti,e tutto il resto non esiste, come se fosse coperto dal buio.A volte il nostro sguardo penetra quel buio e vediamohttp://www.repubblica.it/2006/05/gallerie/esteri/cina-cinquanta/1.htmlE quel che vediamo ci distoglie da noiO meglio noi siamo anche loro e non possiamo che sentire quello che loro sentono,le macerie, i loro sguardi provati e sconvolti e quello dei soldati che prestano i soccorsiNoi siamo loro e loro sono noiE percepiamo l’unità del tutto,l’incessante lotta su questo pianetaper costruire e non farsi travolgereper capire l’incomprensibileE desidero sentirmi parte del tuttoAbbracciare chi è sopravvissuto, i soldati e chi più non respira,lasciare che il mio cuore pulsi sulle macerieE seppellire le mie piccole paure.Nel mondo non ci sono nemiciE nessuno ci sta accerchiandoMa ovunque un grande infinito bisogno d’amore,di accettazione, di braccia che ti accolgano e ti aiutino