Creato da mirilasso il 29/10/2005
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L'UOMO E LA DONNA

Post n°16 pubblicato il 31 Maggio 2008 da mirilasso
Foto di mirilasso

 L'uomo e la donna sono espressione della stessa energia infinita, che alcuni chiamano Dio. Ma sono espressioni diverse. Fatte per attrarsi, ma non per annullarsi. L'uomo deve donare la sua energia maschile alla donna e la donna la sua energia femminile all'uomo. E ognuno dei due deve permettere all'energia dell'altro di esprimersi liberamente. L'armonia tra i due nasce quando ognuno si nutre dell'energia dell'altro mantenendo le proprie caratteristiche fisiche e psicologiche. L'uomo ama la donna come la donna vuole essere amata e la donna ama l'uomo come l'uomo vuole essere amato. In campo gastronomico potremmo dire che io ti cucino le cose che piacciono a te e tu mi cucini le cose che piacciono a me.
Psicologicamente l'uomo e la donna sono diversi come il giorno e la notte. Ma il giorno e la notte si inseguono senza mai scontrarsi e in realta sono una cosa sola. A livello spirituale, metafisico e metapsichico l'uomo e la donna sono la stessa cosa: Energia Infinita, Dio.
Vedere nell'altro Dio è l'unico modo per amarlo e non entrare in conflitto. Quello che Francesco d'Assisi chiamava perfetta letizia.
L'uomo ama la donna e la donna ama l'uomo quando l'uno per l'altro sono materni e paterni: I genitori consapevoli da un lato accontentano i figli senza mai dimenticare la loro salute fisica e mentale. Gli comprano una merendina, ma biologica e non gliela fanno mangiare al posto del pranzo.

Il libro fondamentale per la mia vita, letto quando ero adolescente, è LETTERA A UNA PROFESSORESSA di Don Milani. In questi ultimi 3 anni a livello filosofico Bhagwan Shre Rajneesh, a livello sociologico Silvano Agosti, a livello letterario Fabio Volo.

Ma fondamentali sono tutte le persone che ho incontrato e di cui ho avuto l'onore di sperimentare il loro amore. Un amore mai solo per me, ma per tutti e per tutto. L'amore è sempre universale. Chi pretende di amare una sola persona in realtà sta solo cercando di possederla. E il possesso è il contrario dell'amore, perchè priva l'altro della libertà e quindi della felicità.

 
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LO SPORT CHE RIESCE FACILE AI MASCHIETTI

Post n°15 pubblicato il 30 Maggio 2008 da mirilasso
 
Foto di mirilasso


Parlare chiaro è il pregio di alcune persone. Arrampicarsi sugli specchi è uno sport che riesce facile ai maschietti. Il mondo in cui viviamo ci mostra che spesso il popolo maschile vive in modo irresponsabile verso se stessi, gli altri e l'intero pianeta.  Io spesso sento la mia natura di maschio irresponsabile e capisco le donne che se la prendono con me.  Ma a volte le donne si incavolano veramente e allora non fanno missioni di pace ma vere e proprie guerre.
Essere maschio non è facile, soprattutto quando ti accorgi che hai dimenticato il gas aperto, di aver detto qualcosa che non dovevi dire, di continuare a fare gli stessi errori e quando la donna che pensi di amare ti vede come l'ennesimo figlio che cerca la mamma.

 
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COME AMA UNA MADRE

Post n°14 pubblicato il 28 Maggio 2008 da mirilasso
 

Cara Germana cerco di parlarti in base alla mia esperienza, come penso che anche tu fai, io sono molto contento di tutto l'amore che mia madre mi ha dato anche quando vedevo che soffriva. Però dentro di me ho sempre desiderato che non soffrisse e soprattutto che non vivesse solo per me ma anche per se stessa. Perchè è bello gioire insieme. Come diceva don Milani dobbiamo farcela tutti.
Mi viene in mente una mia amica che gestiva un ristorante alle isole Eolie e che con la mia compagna di allora eravamo andati a trovare. Mangiavamo nel suo ristorante, ed essendo fuori stagione, al tavolo c'eravamo solo noi e qualche volta ad un altro tavolo il direttore delle poste dell'isola. Lei, una persona deliziosa, che coltivava biologicamente anche le verdure che portava a tavola, ci serviva da mangiare ma non si fermava a mangiare con noi. E questo ci creava un certo disagio. Avremmo voluto condividere il pasto con lei.
Questo per dire che l'amore migliore nasce dalla condivisione . Capisco che una madre non vorrebbe condividere con il figlio anche le proprie sofferenze. Ma la sofferenza è qualcosa che non si può nascondere, soprattutto a un essere ricettivo come un figlio. Mi è capitato spesso di vedere mamme credere che i figli non capissero quello che loro volevo tener loro nascosto. Ma io credo che i figli capiscono tutto, anche se sono così discreti da non farcelo capire.

 
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IL CUCCIOLO APRE UN BAR E INCONTRA TELADOMAPOI TISTROZZO

Post n°13 pubblicato il 27 Maggio 2008 da mirilasso

Il cucciolo Paolino decise di aprire un bar. Al posto del pavimento mise un prato con tanti fiorellini di vari colori. Al posto dei tavoli alberi di frutta: un pesco, un melo, un fico, un ciliegio, un albicocco, un limone, un arancio. Lungo tutte le pareti una vigna di uva fragola.


Chiunque entrava andava a spiluccare dagli alberi e si distendeva sul prato ad ascoltare Paolino che suonava il violino.


Un giorno entro la principessa Teladomapoi Tistrozzo che dopo aver mangiato una mela si avvicino a Paolino e gli ruppe il violino in testa.


Ma Paolino era testardo e curioso percui le chiese: "Perchè lo hai fatto?"
La principessa lo guardò negli occhi e gli infilò un dito in un occhio.


Paolino capì che parlare con una donna non era come mangiare le ciliegie, ma come mangiare i fichi d'india. Prima bisogna sbucciarli e soprattutto non toccarli. Solo quando è stata tolta la buccia si possono toccare e perfino mangiare. Ma è sempre bere un bicchiere d'acqua dopo.


Certo le donne hanno le spine ma solo sulla buccia. E gli uomini? Sono al contrario. Non hanno spine sulla buccia, ma dentro ne sono pieni.

 
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IL BOIA E IL CUCCIOLO

Post n°12 pubblicato il 27 Maggio 2008 da mirilasso

Quanto impegno mettiamo nel giudicare gli altri. Invece di porgere la mano digrigniamo i denti, lanciamo un'occhiataccia, mettiamo la mano in tasca in cerca del portafoglio, stringiamo a noi la borsetta. E come giudici imparziali emettiamo la nostra sentenza. Tiriamo fuori il patibolo dalla borsa e invitiamo l'altro ad avvicinarsi e salirci su. Se recalcitra gli offriamo uno zuccherino e gli diciamo dai non ti preoccupare, non ti succederà niente. Ma lui vede qua e la delle teste insanguinate di chi lo ha preceduto. Oggi, gli diciamo, il patibolo, oops il termovalorizzatore è perfetto. Metti dentro l'immondizia e ne esce benzina. Neanchè Gesù era arrivato a tanto. Avvicina il collo gli diciamo. Lui è titubante. Allora gli indichiamo Berlusconi. Vedi come è felice testa d'asfalto? Vuoi essere come lui. Abbandona l'ultima resistenza e ci porge il collo. Il boia che c'è in noi si frega le mani. Ma il cucciolo che c'è anche lui in noi ci dice: ma che stai facendo? 

 
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