Parole Libere

IN LIBANO SARA’ UNA GUERRA PULITA?


Oggi sono state finalmente rivelate le regole di ingaggio per missione ONU al confine tra Libano e stato di Israele. Saranno regole “robuste” (definizione data da Prodi) infatti ai caschi blu sarà possibile aprire il fuoco sia per difendersi che per difendere la popolazione ed anche per disarmare gli Hezbollah. La maggioranza di governa italiana (quella con i partiti di sinistra ed i partiti comunisti) è compatta sull’invio di un contingente di soldati nostrani e spinge per avere il comando delle operazioni.Mi chiedo io, ma questa guerra (perché quando mandi dei soldati con delle armi a sparare si chiama guerra) che cosa ha di tanto diverso dalla missione di pace in Iraq tanto contestata dalla sinistra, definita dal comunista Diliberto  “una sporca guerra”? Forse le pallottole e le cannonate sparate sotto il cappello ONU fanno meno male? Come mai i comunisti che avevano organizzato le manifestazioni pacifiste il 2 giugno scorso partecipano compatti? Come mai Bertinotti non si mette la spilla con la bandiera della pace e va a bloccare i carri armati in partenza per il medioriente? Come mai l’Italia partecipa nuovamente ad una azione di guerra quando 2 mesi fa alcuni comunisti al governo volevano lo smantellamento delle forze armate? Che i comunisti siano dei guerrafondai ce lo ha insegnato la storia, che siano dei bugiardi anche e questa ultima chicca conferma che sono pronti a tutto pur di arrivare al potere, fingersi prima pacifisti convinti e poi interventisti altrettanto convinti. Se il rifinanziamento delle missioni in Afghanistan poteva avere una logica quantomeno per quanto riguardava la continuità questa nuova azione bellica parte ex novo fortemente appoggiata dal governo italiano (sempre quello coi comunisti) che spinge per averne il comando.Ma non dicevate, cari comunisti, che non si fa la pace con la guerra? Adesso vi rimangiate tutto?