Parole Libere

BUGIARDOPOLI


C’era una volta una campagna elettorale per il rinnovo del Parlamento italiano dove si sfidarono due schieramenti, uno era il centrodestra guidato da Silvio Berlusconi premier uscente, e l’altro era Romano Prodi candidato leader dello schieramento di centrosinistra. Il premier in carica e tutta la sua maggioranza sembravano spacciati finché non cominciarono ad avvisare i cittadini italiani di una cosa: attenzione, se vincono gli altri vi aumenteranno le tasse! Il professor Prodi ed i suoi compagni di schieramento si affrettarono a dire che non avrebbero alzato le tasse, che avrebbero ridistribuito il reddito verso il basso, che l’economia italiana era allo sfascio, etc. etc.Il vantaggio dell’Unione di sinistra centro andò sempre più assottigliandosi sebbene il Professore si affannasse a dire che non avrebbe messo nuove tasse, non avrebbe alzato quelle attuali, avrebbe solamente tolto a chi aveva tanto per dare a chi aveva poco. Berlusconi una sera disse che se fosse stato rieletto avrebbe tolto la tassa sulla prima casa (ICI) e così anche Prodi, qualche giorno dopo, disse che anche lui avrebbe fatto lo stesso una volta insediatosi al governo. Alla resa dei conti l’Unione vinse di un niente promettendo però un governo forte per 5 anni. LA NUOVA FINANZIARIA CHE SI STA DELINEANDO PREVEDE L’INTRODUZIONE DI 65 O PIU’ NUOVE TASSE CHE COLPIRANNO TUTTI GLI STRATI SOCIALI. Poco dopo la striminzita vittoria il nuovo governo si impose per la cifra record di ministri, sottosegretari e vicepremier, nessuno era riuscito fare peggio in passato. Ci fu poi una nuova campagna elettorale che riguardava un referendum costituzionale. Tra le tante cose la possibilità di ridurre considerevolmente il numero dei parlamentari. Il Professor Prodi e tutto il suo schieramento ora maggioranza (relativa) di governo si impegnarono per la bocciatura del referendum e sottolinearono il fatto che, se avessero vinto i NO, il numero dei parlamentari sarebbe stato ridotto in numero ancora maggiore rispetto a quanto proposto nella riforma costituzionale della CdL. AD OGGI NON E’ STATO PROPOSTO ALCUN PROGETTO DI LEGGERE PER ABBASSARE IL NUMERO DEI PARLAMENTARI, SONO SOLO AUMENTATI IL NUMERO DEI MINISTRI, DEI SOTTOSEGRETARI, VICEMINISTRI, VICEPREMIER, ETC. ETC. Ci furono poi tante tante dichiarazioni da parte dei compagni di governo del professor Prodi, quelle che più mi colpirono furono quelle dei rappresentanti della sinistra radicale (comunista) a proposito delle missioni di pace italiane all’estero, in Iraq ed in Afghanistan, manifestazioni e proclami fatti prima e dopo il voto di aprile. Per tutti erano missioni di guerra che non andavano rifinanziate, i nostri soldati occupanti e portatori di morte. Memorabile, alla vigilia del rifinanziamento della missione in Iraq, la dichiarazione dell’On. Diliberto: “Via subito dalla sporca guerra, voteremo il rifianziamento della missione pagando solo la benzina per riportare i mezzi ed i soldati in Italia”. LE VARIE MISSIONI SONO STATE TUTTE RIFINANZIATE, I SOLDATI IN IRAQ SONO ANCORA LA E TORNERANNO SE TUTTO VA BENE A FINE ANNO COME GIA’ STABILITO DAL GOVERNO PRECEDENTE. IN PIU’ E’ STATO SPEDITO UN ALTRO CONTINGENTE ARMATO IN LIBANO. Alla faccia della serietà e del rispetto per gli elettori e per il popolo italiano in generale. Una marea di balle, questa l’unica cosa che Prodi ed i suoi sono stati in grado di produrre da un anno a questa parte. VERGOGNA!Chiunque abbia intenzione di commentare facendo paragoni con l’esecutivo precedente verrà ignorato! Le bugie restano tali anche se le raccontava chi c’era prima.