Parole Libere

PACS: NO GRAZIE, MA…


Tra le tante polemiche ed i tanti dissidi all’interno dell’attuale maggioranza (?) parlamentare c’è anche la questione riguardante i PACS. Rifondazione Comunista ed i suoi ministri son pronti a dare battaglia al decreto legge Bindi-Pollastrini. Non mi sono mai interessato dei PACS, l’ho sempre ammesso, di recente ho ricercato qualche informazione in merito e mi son fatto un’idea. A proposito invece della polemica comunisti-Bindi & Pollastrini non ci ho capito molto… praticamente da delle indiscrezioni sulla legge elaborata dalle ministre emergerebbe che le coppie di fatto omosessuali non sarebbero riconosciute ma solo accertate… boh…Per quanto mi riguarda dei PACS, Patti Civili di Solidarietà, non ce ne è proprio bisogno.Ho letto sul sito italiano dedicato all'argomento (http://www.unpacsavanti.it/) questa definizione (che mi pare riduttiva): “Il PACS (Patto Civile di Solidarietà) non rivolto solo alle persone omosessuali: è uno strumento a cui possono accedere anche le coppie di sesso diverso che non vogliono contrarre matrimonio ma preferiscono una regolamentazione più snella e leggera per il loro rapporto. Per i gay e le lesbiche rappresenterebbe la prima forma di riconoscimento giuridico delle proprie unioni.Questa legge non impone nulla alle coppie di fatto che non vogliano darsi alcun vincolo giuridico: il PACS è un’opportunità in più per tutti, non è un obbligo per nessuno. Per le coppie di fatto che intendono rimanere tali ma che hanno un carattere di convivenza stabile la legge prevede alcuni riconoscimenti in più, nel rispetto della volontà della coppia di non darsi nessun vincolo normativo. Assistere il/la propria partner in ospedale, partecipare alle decisioni che riguardano la sua salute e la sua vita, lasciare in eredità il proprio patrimonio alla persona con cui si è condivisa l'esistenza senza le gravose imposizioni fiscali previste per un estraneo sono alcune delle opportunità, oggi negate, che verrebbero introdotte dalla nuova legge. “La mia contrarietà ai PACS è proprio dettata dal fatto che questi vanno ad interessare gli eterosessuali: che senso ha? Una coppia eterosessuale vuole regolamentare la propria unione? Bene, i due si sposino e potranno godere di tutti i DIRITTI garantiti dal matrimonio dovendo contemporaneamente assolvere a tutti i DOVERI che comporta l’atto di sposarsi. Pretendere di godere di diritti senza assolvere a doveri mi sembra molto “comodo”… ognuno si prenda le proprie responsabilità!Ho sentito qualcuno obbiettare il fatto che “sposarsi costa”, certo dipende dal matrimonio, sposarsi in comune non costa nulla… “non tutti sono sicuri di volersi effettivamente sposare”, mi sembra giusto non accettare i rischi del matrimonio e quindi accettare quelli della convivenza.Perché mai creare un nuovo soggetto giuridico, un “matrimonio monco”? Non lo riesco a capire, non sono assolutamente d’accordo. Diverso invece il discorso per quel che riguarda individui dello stesso sesso.Premetto che a mio modo di vedere la famiglia tradizionale è quella composta da padre, madre e prole. Non penso sia possibile parlare di famiglia per quanto riguarda coppie dello stesso sesso, motivo per il quale non si può parlare di adozioni pre le stesse: è contro natura, nel senso che non mi risulta esistano coppie di animali dello stesso sesso che si mettono a crescere cuccioli concepiti da altri simili… forse ci sono eccezioni, ma proprio perché eccezioni confermano la regola.Detto ciò non sono assolutamente contro le unioni omosessuali. Anzi, ognuno deve essere libero di vivere i propri sentimenti e la propria sessualità come crede. Quindi è giusto, lo ritengo doveroso, che vengano presi provvedimenti atti a regolamentare quelle coppie che non hanno la possibilità naturale (perché omosessuali) o che non vogliono (per motivi personali) creare una famiglia. Come fare ciò? Beh non penso ci sia bisogno di alcun PACS o simili, anzi al contrario non bisogna creare ulteriori vincoli creando nuovi soggetti legislativi ma al contrario abbattere le limitazioni che esistono ora. Nella petizione che ho qui riportato leggo che “Assistere il/la propria partner in ospedale, partecipare alle decisioni che riguardano la sua salute e la sua vita, lasciare in eredità il proprio patrimonio alla persona con cui si è condivisa l'esistenza senza le gravose imposizioni fiscali previste per un estraneo sono alcune delle opportunità, oggi negate, che verrebbero introdotte dalla nuova legge.”. Perché creare una nuova legge quando basterebbe modificare quella attuale in senso liberale? Lo Stato ora mi “obbliga” a contrarre matrimonio per godere dei privilegi sopra elencati, domani (se i PACS diventassero legge) mi “obbligherebbe” a “fare un PACS”. E se io il PACS non lo ho fatto? Punto a capo. Avremo sempre individui “privilegiati” rispetto ad altri. Non sarebbe meglio fare in modo che una persona possa essere LIBERA di decidere da chi vuole essere accudita in ospedale? O che possa scegliere a chi destinare la propria pensione? Od il proprio patrimonio? Perché lo Stato deve essere sempre così presente (ed opprimente) nella vita dei liberi cittadini? Perché deve essere lo Stato a decidere a chi sia giusto devolvere i propri averi?Meno Stato e più libertà, questa è l’unica soluzione per garantire maggiori diritti e maggiore equità.