Parole Libere

LA MORTE DELLA LIBERTA’


Un minuto di raccoglimento, il decreto Mastella ha ucciso la libertà di opinione. Non sono antisemita (basta vedere la bandiera dello Stato di Israele presente sul mio blog), non razzista, non diffondo odio raziale e non discrimino nessuno. A chi non è convinto consiglio di leggersi qualche mio post. Però amo la libertà. E la libertà è poter esprimere liberamente le proprie opinioni, giuste o sbagliate che siano. Se sono così stupido ed ignorante (STUPIDO ED IGNORANTE) da scrivere che l’olocausto non esiste devo essere confutato e smentito dalla VERITA’, non da una legge. Se sono così becero (BECERO) da affermare che un omosessuale va discriminato per questo o quel motivo, devono essere il buon senso e la realtà dei fatti a smontare le mie affermazioni, non una legge. Oggi il fine della legge è giusto, come si può negare la Shoa? Come si può professare la superiorità raziale? Come si può incitare alla discriminazione che sia sessuale, raziale, religiosa, etc. etc.? Non esiste! Ma se un domani qualcuno scrivesse che, per esempio, un omosessuale non può insegnare in una scuola (esempio fatto da Giuliano Ferrara) e giustificasse questa tesi, sarebbe passibile di denuncia? Le dure parole di Oriana Fallaci nei confronti del fondamento islamico sono da censurare? Faremo un grande rogo dei nuovi “libri proibiti” (vedi Irving)? E se un domani questa legge venisse estesa anche ad altro? Mi vengono in mente i tanto contestati libri di Giampaolo Pansa. Se il prossimo ministro della giustizia decidesse che è fuorilegge scrivere contro la resistenza od a favore del fascismo? Oppure se qualcuno dell’altra parte decidesse che scritti di Lenin o Marx che incitano alla lotta di classe possano istigare alla violenza, diventeranno anche loro fuorilegge? E’ giusto che sia lo Stato a decidere che cosa sia lecito o meno scrivere e leggere? No, tutti devono essere liberi di esprimere le proprie opinioni, anche le peggiori, deve essere la società a confutarle e smentirle.Nessuno tocchi Caino, nessuno tocchi la libertà.