In Senato sono iniziati i lavori parlamentari per discutere il rifinanziamento della missione italiana di pace in Afghanistan. Ieri il ministro degli esteri italiano Massimo D’Alema è stato chiaro: o la maggioranza vota compatta o si va tutti a casa, non è possibile che manchi intesa su un tema così delicato ed importante come la politica estera.A pochi giorni dalla manifestazione vicentina contro la base USA e tutte le guerre dove hanno sfilato tra gli altri esponenti di spicco dei partiti più a sinistra della coalizione (PRC, PDCI, Verdi, Correntone DS) ci si aspetterebbe che il Governo sia arrivato al capolinea.Come potrebbero gli stessi che neanche una settimana fa sfilavano contro la guerra e “l’imperialismo militare USA” approvare oggi il rifinanziamento di una missione militare voluta dagli USA stessi e che, per parola del presidente americano, vedrà un inasprimento del conflitto la prossima primavera? Sarebbe un controsenso, per i milioni di elettrici ed elettori di questi partiti e per i partecipanti alla manifestazione di sabato una presa in giro, un’offesa.Ma si sa, quello che interessa alla sinistra italiana è soprattutto la poltrona e non gli ideali che sbandierano per prendere voti, quindi magicamente la missione che sabato era di guerra diventerà assolutamente di pace, i cannoni spareranno fiori, gli aerei non sganceranno più bombe ma bomboloni alla crema e quindi i comunisti pacifisti italiani saranno legittimati a votare il rifinanziamento della spedizione militare italiana in terra afgana…. E tanti saluti alle boiate dichiarate fino a ieri da Diliberto, Giordano, etc. etc.Ma come dagli torto? Se cade il governo oggi addio maggioranza e se si torna a votare addio unione disunita e pacifinti comunisti al seguito quindi meglio tenersi strette le poltrone per il maggior tempo possibile infischiandosene di tutto e di tutti, dicendo al “popolo” una cosa e facendo l’esatto contrario in Parlamento. Come minimo ci si aspetterebbe che alle prossime consultazioni elettorali certa gente neanche si presenti o che gli elettori non li votino ma sono arrivato alla conclusione che una certa parte dell’elettorato di sinistra (meglio se estrema) si diverta a farsi prendere in giro e quindi prevedo un’impennata dei consensi per i partiti comunisti o simili….
GIORNO DEL GIUDIZIO O SOLITA BUFFONATA?
In Senato sono iniziati i lavori parlamentari per discutere il rifinanziamento della missione italiana di pace in Afghanistan. Ieri il ministro degli esteri italiano Massimo D’Alema è stato chiaro: o la maggioranza vota compatta o si va tutti a casa, non è possibile che manchi intesa su un tema così delicato ed importante come la politica estera.A pochi giorni dalla manifestazione vicentina contro la base USA e tutte le guerre dove hanno sfilato tra gli altri esponenti di spicco dei partiti più a sinistra della coalizione (PRC, PDCI, Verdi, Correntone DS) ci si aspetterebbe che il Governo sia arrivato al capolinea.Come potrebbero gli stessi che neanche una settimana fa sfilavano contro la guerra e “l’imperialismo militare USA” approvare oggi il rifinanziamento di una missione militare voluta dagli USA stessi e che, per parola del presidente americano, vedrà un inasprimento del conflitto la prossima primavera? Sarebbe un controsenso, per i milioni di elettrici ed elettori di questi partiti e per i partecipanti alla manifestazione di sabato una presa in giro, un’offesa.Ma si sa, quello che interessa alla sinistra italiana è soprattutto la poltrona e non gli ideali che sbandierano per prendere voti, quindi magicamente la missione che sabato era di guerra diventerà assolutamente di pace, i cannoni spareranno fiori, gli aerei non sganceranno più bombe ma bomboloni alla crema e quindi i comunisti pacifisti italiani saranno legittimati a votare il rifinanziamento della spedizione militare italiana in terra afgana…. E tanti saluti alle boiate dichiarate fino a ieri da Diliberto, Giordano, etc. etc.Ma come dagli torto? Se cade il governo oggi addio maggioranza e se si torna a votare addio unione disunita e pacifinti comunisti al seguito quindi meglio tenersi strette le poltrone per il maggior tempo possibile infischiandosene di tutto e di tutti, dicendo al “popolo” una cosa e facendo l’esatto contrario in Parlamento. Come minimo ci si aspetterebbe che alle prossime consultazioni elettorali certa gente neanche si presenti o che gli elettori non li votino ma sono arrivato alla conclusione che una certa parte dell’elettorato di sinistra (meglio se estrema) si diverta a farsi prendere in giro e quindi prevedo un’impennata dei consensi per i partiti comunisti o simili….