Parole Libere

SENZA PUDORE IN 12 ATTI


Mercoledì la crisi di Governo e la rassegna delle dimissioni da parte del premier Romano Prodi, ieri l’inizio delle consultazioni da parte del capo dello Stato e subito un sentore: si vuole fare un Prodi bis. Sembrerebbe impossibile riuscire a rimettere d’accordo la carnevalesca (ex) unione prodiana ed invece a tarda notte arriva la conferma che non ci vuole Dio per fare i miracoli ma basta la paura di perdere definitivamente il potere: c’è l’accordo tra la maggioranza per ridare il mandato al professore. Su che basi è possibile una cosa simile??? Come avranno fatto a mettersi finalmente tutti d’accordo dopo che non più tardi di una settimana fa c’erano leader di partito in piazza a protestare contro il governo, l’altro ieri non c’era intesa sulla politica estera (oltre ai 2 dissidenti numerosi altri senatori avevano dichiarato in votare a favore del provvedimento D’Alema solo per non far cadere il governo), non c’è intesa sui DICO, sulle grandi opere, etc. etc.?La risposta è in questi 12 punti, nuovo “programma” del governo (il “libro giallo” è già stato abbandonato): 1. «Rispetto degli impegni internazionali e di pace. Sostegno costante alle iniziative di politica estera e di difesa stabilite in ambito Onu ed ai nostri impegni internazionali, derivanti dall'appartenenza all'Unione Europea e all'Alleanza Atlantica, con riferimento anche al nostro attuale impegno nella missione in Afghanistan. Una incisiva azione per il sostegno e la valorizzazione del patrimonio rappresentato dalle comunità italiane all'estero». 2. «Impegno forte per la cultura, scuola, università, ricerca e innovazione». 3. «Rapida attuazione del piano infrastrutturale e in particolare ai corridoi europei (compresa la Torino-Lione). Impegno sulla mobilità sostenibile». 4. «Programma per l'efficienza e la diversificazione delle fonti energetiche: fonti rinnovabili e localizzazione e realizzazione rigassificatori». 5. «Prosecuzione dell'azione di liberalizzazioni e di tutela del cittadino consumatore nell'ambito dei servizi e delle professioni». 6. «Attenzione permanente e impegno concreto a favore del Mezzogiorno, a partire dalla sicurezza». 7. «Azione concreta e immediata di riduzione significativa della spesa pubblica e della spesa legata alle attività politiche e istituzionali (costi della politica)». 8. «Riordino del sistema previdenziale con grande attenzione alle compatibilità finanziarie e privilegiando le pensioni basse e i giovani. Con l'impegno a reperire una quota delle risorse necessarie attraverso una razionalizzazione della spesa che passa attraverso anche l'unificazione degli enti previdenziali». 9. «Rilancio delle politiche a sostegno della famiglia attraverso l'estensione universale di assegni familiari più corposi e un piano concreto di aumento significativo degli asili nido». 10. «Rapida soluzione della incompatibilità tra incarichi, di governo e parlamentari, secondo le modalità già concordate». 11. «Il portavoce del presidente, al fine di dare maggiore coerenza alla comunicazione, assume il ruolo di portavoce dell'esecutivo». 12. «In coerenza con tale principio, per assicurare piena efficacia all'azione di governo, al presidente del Consiglio è riconosciuta l'autorità di esprimere in maniera unitaria la posizione del governo stesso in caso di contrasto» Praticamente al punto 1 viene blindata la missione in Afghanistan, benissimo, ma quelli che fino a qualche giorno fa sfilavano per il “No alle guerre”? Il punto 3 è un SI alla TAV, fantastico era ora! Ma tutti quelli che sfilavano dietro alle insegne NO TAV (comparsi anche sabato a Vicenza)? Tutti quelli che hanno votato Rifondazione Comunista perché questa aveva assicurato che la TAV non si sarebbe realizzata? I Verdi che fino a ieri si sono sempre detti contrari?Al punto 8 si parla di pensioni, riforma necessaria, ma fatta come? Tanto per intenderci appena finito il meeting chiarificatore il socialista Boselli e la comunista Palmieri si sono ritrovati da Vespa e mentre uno diceva che bisognava alzare l’età pensionabile l’altra sosteneva che bisognava abbassarla…Al punto 12 poi Prodi acquisisce diritto incondizionato di decisione su quello che succede al governo… non so quanti altri hanno avuto un simile potere in Italia, sembrerebbe che se ci sono dissensi decide lui. Siamo passati al presidenzialismo in una serata…Dei DICO neanche si parla (dictat martelliano?) quindi penso che la legge non passerà senza però lasciare alcuno strasico. Praticamente sembrerebbe che tranne i 12 punti sopra elencati niente sia più vincolante…Dai sondaggi emerge però che se il 50% degli italiani vorrebbe riandare alle urne (chi subito chi dopo aver sistemato la legge elettorale) solo una minima parte vorrebbe un Prodi2 (o 3 contando anche quello del ’96), ma si sa il parere dei cittadini serve solo quando diventano elettori…Che dire se non che è uno schifo? Io mi auguro che Napolitano si rifiuti di avallare un’ipotesi simile ma dubito che darà un dispiacere a chi lo ha mandato al Quirinale… più che il sottoscritto dovrebbero essere indignati i milioni di elettori di sinistra che hanno dato la preferenza a quei partiti che avevano sbandierato di essere contro la guerra, contro TAV e simili, a favore dei DICO, etc. etc. e che oggi invece, in nome del potere, hanno fatto un bel falò di tutti i propositi sbandierati in campagna elettorale.Ci sono comunque dei risvolti comici a questa vicenda, tipo il fatto che i partiti comunisti hanno indetto per domenica una manifestazione di sostegno a….. Prodi!!!!!! Settimana scorsa gli manifestavano contro e questa a favore, ridicolo!!!Quando scendiamo invece in piazza noi, indignati di ogni colore, per far sentire il nostro dissenso nei confronti di questa ennesima presa in giro ai danni dei cittadini da parte di chi aveva fatto della “serietà” una bandiera durante l’ultima campagna elettorale?