Il governo più rosso e sgangherato della storia repubblicana continua a mortificare il nome con cui è riuscito a farsi eleggere: Unione. L’unica cosa che sembra veramente mettere tutti d’accordo è il fatto che le poltrone sono “comode” ed è meglio non lasciarle perché per il resto è un tutto contro tutti senza fine.Prima i dissidenti comunisti che aprono la crisi salvo poi ripensarci al momento di dare la fiducia, poi Capezzone che la fiducia non la da ed entra ancora più in polemica con i vertici del Partito Radicale, quindi le divisioni sulla legge elettorale, sulle missioni all’estero, sulla Tav, sui DICO…Proprio sul riconoscimento delle unioni di fatto sta succedendo di tutto: prima le ire della Chiesa e le minacce di mancato sostegno da parte dei cattolici del governo, poi il DDL non firmato da tutto il consiglio dei ministri, quindi la crisi di governo e l’uscita dei DICO dai punti fondamentali (Prodi è consapevole che non passeranno mai), quindi il conflitto Rutelli-Bertinotti con il primo che dice di accantonare il progetto a favore dei temi economici mentre il presidente della camera gioca al raddoppio definendoli una battaglia culturale pari al divorzio.Per completare il solito teatrino sabato si prevedono due manifestazioni: una a favore dei DICO dove ci saranno i ministri Pollastrini e Pecoraro Scanio ed un’altra contro i DICO dove ci sarà il ministro Fioroni.E per fortuna che si chiamano “Unione” e che neanche una settimana fa avevano dichiarato di aver ritrovato l’unità all’interno dello schieramento…. Forse si riferivano ad una copia del giornale DS andata persa durante una seduta del CdM…
TUTTI CONTRO TUTTI
Il governo più rosso e sgangherato della storia repubblicana continua a mortificare il nome con cui è riuscito a farsi eleggere: Unione. L’unica cosa che sembra veramente mettere tutti d’accordo è il fatto che le poltrone sono “comode” ed è meglio non lasciarle perché per il resto è un tutto contro tutti senza fine.Prima i dissidenti comunisti che aprono la crisi salvo poi ripensarci al momento di dare la fiducia, poi Capezzone che la fiducia non la da ed entra ancora più in polemica con i vertici del Partito Radicale, quindi le divisioni sulla legge elettorale, sulle missioni all’estero, sulla Tav, sui DICO…Proprio sul riconoscimento delle unioni di fatto sta succedendo di tutto: prima le ire della Chiesa e le minacce di mancato sostegno da parte dei cattolici del governo, poi il DDL non firmato da tutto il consiglio dei ministri, quindi la crisi di governo e l’uscita dei DICO dai punti fondamentali (Prodi è consapevole che non passeranno mai), quindi il conflitto Rutelli-Bertinotti con il primo che dice di accantonare il progetto a favore dei temi economici mentre il presidente della camera gioca al raddoppio definendoli una battaglia culturale pari al divorzio.Per completare il solito teatrino sabato si prevedono due manifestazioni: una a favore dei DICO dove ci saranno i ministri Pollastrini e Pecoraro Scanio ed un’altra contro i DICO dove ci sarà il ministro Fioroni.E per fortuna che si chiamano “Unione” e che neanche una settimana fa avevano dichiarato di aver ritrovato l’unità all’interno dello schieramento…. Forse si riferivano ad una copia del giornale DS andata persa durante una seduta del CdM…