Parole Libere

DUE PESI DUE MISURE


Daniele Mastrogiacomo è libero. W la libertà, W la democrazia, W il giornalismo e la stampa, W il diritto di cronaca da raggiungere con ogni mezzo. Tutti contenti quindi se un nostro connazionale viene liberato dai pericolosi talebani (tagliagole che Fassino e comunisti vorrebbero al tavolo della conferenza di pace in Afghanistan) che avevano decapitato qualche giorno prima l’autista che aveva portato il giornalista all’appuntamento/trappola che ha portato al rapimento di Mastrogiacomo e dei suoi sfortunati compagni (l’interprete è ancora nelle mani talebane). Si è mobilitato il governo, si sono pagati riscatti in denaro ed in criminali talebani liberati per consentire al cronista di Repubblica di tornare a casa.Qualche giorno fa sono stati liberati Francesco Arena e Cosma Russo, prigionieri per 3 mesi nelle mani del Mend. Per loro molta meno pubblicità, meno proclami, meno appelli in piazza, meno D’Alema e Prodi che ne chiedono la scarcerazione, molto più tempo nelle mani dei sequestratori. Addirittura 3 mesi. Per fortuna anche loro alla fine sono stati liberati senza troppa pubblicità.Ma d’altronde si sa: chi va in Afghanistan a mettersi nei guai per documentare le barbarie degli occidentali nei confronti dei poveri talebani è un eroe, chi invece lavora in un impianto dell’ENI multinazionale del petrolio che affama il popolo nigeriano ha molto meno diritti e rispetto. Così va il mondo. Scandalo “vallettopoli”, il garante della privacy vieta la pubblicazione di alcune foto di Silvio Sircana, portavoce di Prodi, mentre accosta con la sua auto vicino ad un transessuale. Parole di fuoco nei confronti di chi aveva dato in anteprima la notizia (Belpietro farebbe schifo), richiami continui all’etica, al moralismo, etc. etc. non si può mettere in piazza la vita privata di nessuno anche se personaggio pubblico.Peccato che nello scandalo, prima di Sircana, fossero entrati migliaia di altri personaggi pubblici che erano comparsi sui vari rotocalchi in varie foto più o meno compromettenti ed imbarazzanti, oltre al fatto che verbali ed intercettazioni telefoniche sono ormai più diffusi delle previsioni del tempo.La scorsa estate entrarono nello scandalo addirittura Vittorio Emanuele di Savoia ed un altro politico, il portavoce di Fini Salvatore Sottile. Ai tempi però nessuno si scandalizzò per l’accaduto, anzi Sottile fu bollato alla stregua di un “pappone” pronto a spingere avanti le vallette in cambio di favori sessuali.Un po’ un dare ed avere non tanto diverso da quello che ha coinvolto il portavoce di Prodi. Nel caso di Sircana però si è parlato di violazione della vita privata, del fatto che nn si possono mettere in piazza i fatti privati di un padre di famiglia, etc. etc.Insomma anche in questo caso se tocchi un personaggio pubblico che sia calciatore, industriale o valletta tutto è lecito, anzi… se invece tocchi un politico e se questo politico è addirittura della maggioranza di un governo di sinistra allora si grida allo scandalo e la censura arriva puntuale. Per la serie dimmi chi sei e ti dirò quali diritti hai…