Parole Libere

SI, NO, FORSE


Domani si vota il rifanziamento delle missioni estere e, un provvedimento che dovrebbe essere scontato, è invece nell'incertezza più totale.Da una parte i "Prodi" componenti della maggioranza rischiano di non avere i numeri per far passare il provvedimento (i famosi 158 voti) perché alcuni senatori sono indecisi sul da farsi, dall'altra l'opposizione (o almeno parte di essa) sta pensando di utilizzare il voto contrario od astenuto per far cadere il governo.Partendo dai problemi della maggioranza direi che siamo alle solite: stanno insieme solo ed esclusivamente per il potere e le poltrone, gli stessi avevano aperto la crisi qualche settimana fa salvarono l'esecutivo votando la fiducia ed oggi rischiano di far nuovamente rassegnare le dimissioni al professore... tutti ad aspettare i voti dei senatori a vita oppure quelli dell'opposizione. Ho già sentito voci di esponenti del governo che ora sostengono che su certe decisioni la maggioranza può cambiare, contrariamente da quanto affermato da D'Alema in tempi non lontani. Certo mi vien sempre da chiedermi come sia possibile che "autorevoli" parlamentari dichiarino una cosa a TV e stampa e poi in parlamento facciano l'esatto contrario. In ogni caso i provvedimenti passeranno perché parti dell'opposizione hanno già dichiarato che voteranno a favore salvo poi chiedere le dimissioni del Premier e del suo governo in caso di (presunta) maggioranza non autosufficente. Aspetta e spera!!!!Dall'altra parte i componenti dell'opposizione che avevano dichiarato di votare SI al rifinanziamento delle missioni estere ora ci stanno ripensando almeno in parte.I motivi di questi dubbi sono da ricercarsi soprattutto nelle pressioni ricevute dall'opinione pubblica che è ormai esasperata dal governo prodiano e non vede l'ora che se ne tornino tutti a casa, motivo per il quale negli ultimi giorni il voto contrario alla risoluzione sulla politica estera del governo sembra stia prendendo forma.Io sono assolutamente favorevole alle missioni di pace dell'Esercito Italiano, sempre che questo sia messo in condizione di operare adeguatamente, certo sono anche favorevole alla caduta dell'immondo Governo Prodi quindi, se un voto astenuto o contrario potesse servire a mandare a casa i comunisti & c. ben venga il NO del senato. Non è vero che se il provvedimento non passa tutti tornano a casa il giorno dopo... ci sarebbe tutto il tempo per votare un nuovo documento con una nuova maggioranza, praticamente quello che hanno fatto i vari Fassino, Diliberto, Giordano, etc. che duranta la passata legislatura votavano in massa NO a provvedimento che ora sostengo... Il problema è che quel "bribante" di Casini voterà SI e quindi il governo è salvo... i motivi per cui l'UdC voterà a favore di Prodi per me non c'entrano niente con il senso di responsabilità tanto sbandierato in questi giorni: il motivo vero è che se domani cade il governo i centristi "casinisti" si ritroverebbero in una situazione assolutamente sfavorevole per loro. Casini è voluto uscire dalla CdL perdendo sia credibilità (non dimentichiamo che il traditore Follini è stato eletto proprio nelle file dell'UdC) che consenso tra gli elettori e, se andassimo a rivotare, dovrebbe o fare mea culpa e tornare alla "casa belusconiana" oppure è destinato a sparire visto che di eventuali accordi con centristi ulivisti non ce ne sono ed in ogni caso non avrebbero speranze di raccogliere qualcosa di buono adesso come adesso.Prevedo quindi che alla fine il provvedimento passerà in qualche modo, Prodi parlerà di "maggioranza unita", l'opposizione di "governo illegittimo", Casini di "opposizione responsabile", i comunisti torneranno a travestirsi da pacifinti antiamericani in attesa di un nuovo voto al Senato che possa imbarazzare nuovamente il popolo italiano (che non si merita tutto ciò).