Parole Libere

CI MANCAVANO I CINESI…


Ieri guerriglia a Milano, oggi le polemiche. Il tutto per un posteggio… sembrerebbe infatti che quei “cattivoni” dei vigili urbani si sarebbero azzardati ad effettuare in zona Paolo Sarpi (la “chinatown” milanese) una contravvenzione per divieto di sosta (auto posteggiata in 2° fila) ad una signora la cinese la quale, in tutta risposta avrebbe aggredito la vigilessa che la aveva multata e chiamato poi alla rivolta altri suoi connazionali immigrati della zona. Risultato: guerriglia urbana con cinesi urlanti che sventolavano bandiere della repubblica popolare cinese ed organizzano una manifestazione-presidio bloccando il traffico per ore, lancio di bottiglie all’indirizzo delle forze dell’ordine accorse per disperdere la folla, 14 agenti feriti e 7 “manifestanti” contusi…I cinesi di Milano si sentono discriminati, dicono di essere tartassati dalle multe, di non poter lavorare a causa dei continui controlli, di essere perseguitati, emarginati, italiani razzisti etc. etc.Praticamente a queste persone la legalità va stretta: perché essere multati se si posteggia fuori posto? Perché dover rilasciare scontrini fiscali? Perché rispettare le norme igieniche? Sicurezza sul lavoro? Permessi di soggiorno? No, i cinesi milanesi non vogliono niente di tutto ciò: anarchia rossa (o meglio giallo-rossa e non me ne vogliano i tifosi romanisti), tutto è lecito e se cerchi di far rispettare la legge sei un razzista… lo sventolio delle bandiere rosse poi mi ricorda da vicino quei gruppi di manifestanti sinistri (in tutti i sensi) che ragionano allo stesso modo: non mi lasciate manifestare come voglio io devastando le città, compiendo espropri proletari (ovvero furti in piena regola), insomma infrangendo la legge come più mi fa comodo? Fascisti!!!Vabbè… bene ha dichiarato il sindaco Letizia Moratti: Paolo Sarpi non + zona franca, si rispettino le regole anche li. Ma la cosa più tragicomica sono le prese di posizione di Pechino a favore dei propri connazionali, ecco cosa scrive a proposito “Repubblica”:  Nota ufficiale da Pechino. Ma arriva anche la reazione ufficiale di Pechino. Una nota ufficiale diffusa dal ministero degli Esteri cinese "si augura" che l'Italia "risolva con equilibrio" i problemi sorti con gli incidenti. Nella nota, il ministero sottolinea chiede che si "tenga conto delle ragionevoli esigenze e degli interessi legali dei cinesi residenti all'estero". La nota segue ricostruisce brevemente i fatti, attribuendone l'origine ad un "problema di parcheggio". Che il governo della Cina, il Paese che ha fatto della violazione dei diritti umani la sua risorsa principale di ricchezza, venga qui a parlare di esigenze e di interessi di altri beh, mi fa sorridere amaramente… pensino un po’ alle esigenze dei cinesi che stanno in Cina prima di venire a dispensare consigli agli altri!Ed ancora a tutti quegli asiatici che ieri sventolavano le bandiere rosse, tiravano le bottiglie alle forze dell’ordine, ribaltavano le auto e urlavano di discriminazione nei loro confronti (che sarebbe come dire: lasciateci fare i nostri comodi ed andate a far rispettare la legge altrove) suggerisco di tornare nella madrepatria se qui si trovano tanto male e sono così perseguitati: non penso che l’Italia li tratterrebbe a forza e non mi pare che la Cina abbia problemi economici in questo periodo, sono sicuro che da quelle parti il governo di Pechino tanto preoccupato per i suoi connazionali un posto di lavoro in un laogai non lo rifiuterebbe a nessuno….