Parole Libere

L’ITALIA CHE NON MI PIACE


Due giorni fa l’anniversario della liberazione, il “25 aprile” ed ecco che puntuale scende in piazza la parte peggiore del Paese, quella che mi piace meno, quella che ci impedisce di essere realmente un popolo unito. Già perché, come ribadito anche quest’anno dal presidente Napolitano, quella che si celebra il 25 aprile è la festa di tutti gli italiani liberati dall’oppressione nazifascista. Invece non è così, ogni anno scendono in piazza loro con le loro bandiere rosse, con i loro slogan, con il loro odio, con la loro intolleranza verso chiunque non appartenga alla loro idea politica. Ed ecco che a Milano il sindaco Letizia Moratti viene fischiata ed insultata, additata come “fascista”, violenze verbali quindi all’indirizzo di una persona che ha come unica colpa quella di non essere comunista. E’ tolleranza questa? Addirittura Bertinotti è stato contestato a Milano, reo di appoggiare una politica troppo “pro padroni” e che dire del DS e sindaco di Bologna Sergio Cofferati? Fischi ed insulti anche per lui. Cerca di far rispettare l’ordine nella sua città e questo agli estremisti rossi non va bene. Ma che cosa ci si può aspettare da chi scende in piazza esponendo striscioni dove chiede la liberazioni di brigatisti in carcere? Che disegna i simboli delle BR sui muri? Chi promuove la violenza non può che comportarsi da violento proprio come quel più becero fascismo tanto contestato dai manifestanti armati di bandiere rosse e slogan di altri tempi che ogni anno infangano con i loro comportamenti chi ha perso la vita per portare la democrazia in questo Paese.