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« L'ALTRA FACCIA DEL DISPERATOIN LIBANO SARA’ UNA GUER... »

LENIN ED IL TERRORE

Post n°67 pubblicato il 23 Agosto 2006 da paologis
 

Visto che c’è chi viene a parlare di pace firmandosi con il nome di chi ha teorizzato il terrore mi sento in dovere di citare qualche affermazione di Vladimir Il'ič Ul'janov detto Lenin.

 

In “Da dove cominciare” (1901) ricorda: "In linea di principio noi non abbiamo mai rinunciato e non possiamo rinunciare al terrorismo".

Con “Che fare?” (1902) si pronuncia per la trasformazione del partito marxista russo in un partito di "rivoluzionari professionali" ideologicamente compatto, retto da una ferrea disciplina e pronto a guidare l'insurrezione armata.

In “Due tattiche della socialdemocrazia” (1905) dichiara esplicitamente obiettivi e forme del terrore di massa: "regolare i conti con lo zarismo e l'aristocrazia alla plebea, sterminando implacabilmente i nemici della libertà".

Convocato nel 1907 davanti al Consiglio del partito per l'asprezza delle critiche ai menscevichi, ammette di avere perseguito consapevolmente una tattica indirizzata a diffamare l'avversario politico e a creare odio nei suoi confronti: egli pensa che il rivoluzionario non debba essere trattenuto da alcuno scrupolo morale.

“Lezioni della Comune” (1908): la rivoluzione proletaria della Comune è fallita per l'eccessiva generosità del proletariato; "avrebbe dovuto sterminare i suoi nemici", invece che "esercitare un'influenza morale su di loro".

In “Stato e rivoluzione” (1917) sviluppa le idee di Marx ed Engels sulla Comune, insistendo sul fatto che la dittatura del proletariato è incompatibile col parlamentarismo e che il proletariato rivoluzionario deve "spezzare" la macchina dello stato borghese.

In “I bolscevichi conserveranno il potere?” (1917) afferma: "La rivoluzione è la lotta di classe e la guerra civile più acuta, più selvaggia e più esasperata", richiede un "uso implacabilmente duro, rapido e deciso della violenza".

Ne “La dittatura del proletariato e il rinnegato Kautsky” (1918) attacca duramente il leader socialista tedesco, che difende il metodo democratico e critica l'autoritarismo dei bolscevichi.

Nel luglio 1918 attacca decisamente Zinovev che ha trattenuto i bolscevichi di Pietrogrado dallo scatenare il "terrore di massa": "Bisogna stimolare forme energiche e massicce del terrore contro i controrivoluzionari".

E' stato pubblicato recentemente un documento del 1918 nel quale Lenin scrive di suo pugno che le rivolte contadine "devono essere represse senza pietà". Ordina ai comunisti di un villaggio: "impiccate senza esitare, così la gente vedrà, almeno cento noti kulaki, ricchi, sanguisughe".

Nel 1919 afferma: "Noi non riconosciamo né libertà né uguaglianza né democrazia del lavoro, se queste cose si oppongono agli interessi dell'emancipazione del lavoro dall'oppressione del capitale".

In “L'estremismo, malattia infantile del comunismo” (1920) scrive: "Bisogna affrontare tutti i sacrifici e - in caso di necessità - ricorrere a tutte le astuzie, a tutte le furberie, ai metodi illegali, alle reticenze, all'occultamento della verità, pur di introdursi nei sindacati, pur di rimanere in essi, pur di svolgervi a qualsiasi costo un lavoro comunista". Teorizza la "violenza sistematica contro la borghesia e i suoi complici", parla di "ripulire il suolo della Russia di qualsiasi insetto nocivo; delle pulci: i furfanti; delle cimici: i ricchi, etc.". Parla di "lotta finale", di "guerra implacabile", di "annientamento implacabile" e di "sterminio sanguinoso dei ricchi". Definisce i borghesi "parassiti" e "vampiri".

Scrive a Stalin nel 1922 "noi purificheremo la Russia per molto tempo"; e, sempre nel 1922, a Kurskij, a proposito della sostituzione della Cheka con la Gpu e i metodi legali: "Il tribunale non deve eliminare il terrore; prometterlo significherebbe ingannare se stessi o ingannare gli altri; bisogna giustificarlo e legittimarlo sul piano dei principi, chiaramente, senza falsità e senza abbellimenti. La formulazione deve essere quanto più larga possibile, poiché soltanto la giustizia rivoluzionaria e la coscienza rivoluzionaria decideranno delle condizioni di applicazione più o meno lunga".

 

Non mi sembra proprio che i concetti espressi sopra da Lenin possano essere un esempio di pace, libertà ed uguaglianza ma più che altro mi ricordano le idee di un tiranno sanguinario antidemocratico.

Non ha senso parlare di pace ispirandosi a questo personaggio.

Il comunismo vuole l’uguaglianza in un senso solo: i morti sono tutti uguali.

 

Un minuto di raccoglimento per i circa 100 milioni di esseri umani morti in nome di questa folle ideologia rappresentata dalla bandiera rossa con sopra falce e martello.

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Commenti al Post:
belladinonna
belladinonna il 23/08/06 alle 19:11 via WEB
Hai capito Lenin...
 
 
paologis
paologis il 23/08/06 alle 19:45 via WEB
Meglio rinfrescare un po' la memoria agli estimatori del padre del comunismo sovietico... e pensa che il "cattivo" era Stalin...
 
orion971
orion971 il 24/08/06 alle 13:36 via WEB
Mi associo al minuto di silenzio
 
luloca
luloca il 25/08/06 alle 09:54 via WEB
Io non sono comunista, ma l'abbattimento dell'aristocrazia e l'emancipazione del proletariato la considero una guande conquista. I teorici della rivoluzione francese la pensavano in modo molto più sanguinario. Neghi i principi anche di quella rivoluzione? Se non ci fossero state queste rivoluzioni, ad influenzarci anche molto alla lontana, pensi che avresti potuto scrivere le tue idee sui blog? Io non credo.
 
 
paologis
paologis il 25/08/06 alle 10:16 via WEB
Neghi che Lenin teorizzava il terrore e che nel nome del comunismo son state fatte milioni di vittime? Secondo te il prezzo da pagare per scrivere le mie idee sui blog è questo? Io non credo.
 
   
luloca
luloca il 25/08/06 alle 16:03 via WEB
gli anni della rivoluzione francese furono detti del terrore. Ed in parte è vero. Ma oggi nessuno viene più venduto o lasciato in eredità insieme alla terra. Purtroppo non sempre è possibile riscattarsi dalla schiavitù in modo nonviolento, ed in quelle socetà antiche credo proprio che non sarebbe stato possibile. Auspico un mondo dove i diritti vengano riconosciuto senza traumi e spargimenti di sangue, ma se fossi vissuto sotto l'aristocrazia militare francese, non avrei esitato neanche un attimo a tagliare le teste. Per inciso, non so perchè te la prendi tanto con lenin o con il comunismo sovietico, dovresti farti una ragione del fatto che l'unione sovietica non esiste più.... oggi il problema è di natura molto diversa ed i comunisti non sono una minaccia per nessuno, anzi, mi sembrano i più equilibrati. E' come se per commentare i fatti di oggi ti rifacessi alle guerre puniche. Che noia!
 
     
paologis
paologis il 26/08/06 alle 00:48 via WEB
Io me la prendo con Lenin e con il comunismo perché ha provocato e provoca ancora morte, miseria e privazione della libertà e dei diritti umani. Mi pare che pure fascisti e nazisti sono scaduti da qualche decennio eppure vengon spesso tirati in ballo (giustamente) come esempi negativi da non imitare. Lo stesso dico io per il comunismo, rappresenta pagine di storia troppo tristi per volerlo riformare o sbandierare... un vecchio detto dice che solo studiando il proprio passato si può costruire un futuro migliore ed un futuro comunista non vedo come potrebbe essere migliore di questo visto che già falce e martello han fatto i loro danni in passato. Poi a te lenin (quello vero) può anche essere simpatico e puoi essere d'accordo con lui, ma, come ho già detto al giovane lenin86, non venirmi però a parlare di pacifismo e non violenza perché ti contraddici.
 
     
luloca
luloca il 26/08/06 alle 10:52 via WEB
qualche anno fa abitavo a Torino e la domenica venivano sotto la mia strada un gran numero di puttane russe. Si trattava di impiegate ed insegnanti che erano costrette a venire di tanto in tanto in italia a battere per sbarcare il lunario. Probalbimente nell'ex unione sovietica non se la passavano molto bene, anzi posso dirti (dal momento che ci sono stato più volte) che in alcune zone rurali stavano davvero male, ma oggi devo dire che stanno anche peggio. La miseria è una brutta bestia e non mi riferisco solo a quella economica. Oggi nelle ex repubbliche sovietiche c'è una miseria culturale che fa paura ed una disparità sociale esasperata. Per concludere, penso che sia vero che bisogna guardare al passato, ma dobbiamo guardare soprattutto al presente e se mi guardo in giro mi si accappona la pelle. In questo topic non ho ancora parlato di pacifismo e non violenza riverito a Lenin, anche se devo riconoscere che era profondamente avverso a Stalin, che per me rappresenta l'aspetto più negativo del comunismo dei soviet, quasi l'opposto di Lenin.
 
     
paologis
paologis il 26/08/06 alle 11:34 via WEB
Io in Russia e negli ex Paesi satellite ci son stato di recente, c'è povertà sicuramente ma come la puoi trovare qui, adesso però hanno la libertà di votare chi vogliono, di fare quello che vogliono, anche di prostituirsi (visto che li la cosa è legale al contrario di qui che c'è lo sfruttamento). Bisogna guardare al passato ma soprattutto al presente, è vero, ma senza dimenticarci di quello che è successo per non ricorrere negli stessi errori.Ed il comunismo è stato ed è un errore da non ripetere.W la libertà!
 
     
luloca
luloca il 28/08/06 alle 14:59 via WEB
W anche la libertà di essere comunisti. E' vero, nei paesi dell'est oggi c'è tanta miseria quanto ce n'è da noi... ma non trovo niente da rallegrarmene. In quanto alla libertà di prostituirsi stenderei un velo pietoso.
 
     
paologis
paologis il 28/08/06 alle 15:14 via WEB
Certo, uno è libero di essere comunista quanto vuole, basta che sappia quello che rappresenta... Non trovo niente di rallegrante neanche io nel guardare la miseria che c'è ad est e ad ovest ma non è certo che il comunismo abbia risolto il problema ad est, anzi... Per quanto riguarda la prostituzione, meglio nei paesi dove è legale che in ITalia dove le ragazze sono schiave sfruttate al soldo dei papponi!Non so dalle tue parti ma qui è veramente uno spettacolo deprimenti vedere queste povere ragazze e ragazzine sui marciapiedi la notte... E' il lavoro più vecchio del mondo, c'è e ci sarà sempre... anche in Germania è diventata legale un paio d'anni fa.
 
     
luloca
luloca il 28/08/06 alle 16:10 via WEB
per me puoi prostituirti quanto vuoi, ma nella prostituzione non vedo molta libertà. Vendere il proprio corpo, è una forma di miseria assai più grande di quella economica, io non lo farei mai, neanche se morissi di fame. Non discuto la libertà di poter fare del proprio corpo quello che si vuole... e non sono moralista, non fraintendermi. Solo che se vedo qualcuno che si protistuisce (legalmente o illegalmente), sia in germania che in thailandia, mi mette una tristezza incredibile. Se chi lo fa, non lo fa solo per mangiare, ma per avere qualcosa in più degli altri, mi rende doppiamente triste... in questa socetà c'è qualcosa che non funziona!
 
     
paologis
paologis il 28/08/06 alle 17:06 via WEB
In questa società? Purtroppo (o per fortuna dirà qualcun altro) la prostituzione esiste dalla notte dei tempi, esisteva pure durante i vari regimi di destra o di sinistra quindi io la lasceri fuori dal discorso sul degrado sulla nostra società... a me fa una gran tristezza (ma vermante tanta) vedere delle povere ragazze sfruttate la notte nelle vie e nelle strade ed il fatto che nessuno faccia niente (ne da destra ne da sinistra) per queste schiave innocenti.Anzi c'è chi dice che l'Italia è una paese civile perché si rispettano i diritti delle donne...per me è solo buonismo ipocrita.
 
     
luloca
luloca il 28/08/06 alle 18:17 via WEB
Ad onore di verità, nel regime sovietico dell'urss non esisteva la prostituzione, anche perchè tutti avevano da vivere e nessuno moriva di fame come spesso accede oggi. il fatto poi di avere qualcosa più degli altri, in una società fortemente livellata, non era un aspetto ambito. Oltretutto, l'urss, dal punto di vista della morale sessuale, è sempre stato peggio del vaticano. Te lo dico con certezza perchè come ti dicevo ci sono stato varie volte nel passato. Come siano potuti cadare così in basso è difficile da capire. Fatto diverso era per paesi come l'Ungheria o la Romania, dove per un paio di scarpe da tennis americane, molte ragazze e ragazzi avrebbero fatto qualsiasi cosa. Ad ogni modo, la prostituzione sarà sempre esistita, ma non è auspicabile che perduri per sempre. Il corpo è la cosa che ci appartiene più di ogni altra, farne mercimonio è segno che non ci si rispetta come persone. Pensa che molta gente inizia a vendere parti del suo corpo per i trapianti... è una cosa che trovo di estrema decadenza e che mi fa accapponare la pelle.
 
     
paologis
paologis il 28/08/06 alle 18:47 via WEB
Sul fatto che in URSS non esistesse la prostituzione (illegale) è tutto da vedere... certo se tu andavi in URSS non te le facevano certo neanche immaginare certe cose, in ogni caso hanno imparato molto in fretta (se ci sei stato appena caduta la dittatura sai cosa intendo). Poi, sul fatto che la prostituzione sia deprecabile, son d'accordo con te, sul fatto che sia un male del nostro tempo come avevi scritto un paio di messaggi fa no.
 
lenin1986
lenin1986 il 25/08/06 alle 09:56 via WEB
Bè…lenin da me aveva una diversa visione nell’attuazione del comunismo…lui credeva in una rivoluzione armata, io credo in una rivoluzione graduale e pacifica attuata con la sensibilizzazione del popolo…in fondo anche tra lenin e trotsky c’erano disuguaglianze sulla rivoluzione permanente e non…lenin era una pacifista nel senso che ripudiava l’utilizzo delle guerra come strumento di offesa, ma utilizzava lo strumento delle armi come mezzo di rivoluzione per contrastare chi sarebbe anche morto nell’impedire una rivoluzione…nelle tesi di aprile lenin mostra come la pace per un paese che sta nascendo sia necessaria e lo dimostra con il trattato di Brest-Litovsk che di certo non andava a suo favore, ma che mostrava come per lui una pace sia uno strumento necessario…
 
 
paologis
paologis il 25/08/06 alle 10:21 via WEB
Lenino1986, la teorizzazione del terrore del Lenin vero è espressa sopra... ora sei consapevole che porti il nome di un personaggio che riteneva il terrore e l'eliminazione fisica dei propri avversari una condizione necessaria per attuare la rivoluzione? In teoria se sei pacifista nella visione moderna del termine dovresti essere anche contro l'uso della violenza, quindi come puoi portare il nome di chi la violenza (fisica, ideologica, psicologica) la teorizzava in nome della rivoluzione? Il concetto è sempre quello: se io prendo un fucile e sparo ad un soldato per fare una guerra internazionale o se prendo un fucile e sparo ad un mio connazionale per farci una guerra civile, sempre guerra è! Le pallottole fanno male sempre!
 
   
lenin1986
lenin1986 il 25/08/06 alle 13:15 via WEB
Teoria del terrore??? Ma una rivoluziona armata tu come la fai??? Credi di non trovare la contrapposizione di chi sosteneva lo zar??? I kulaki ad esempio erano un popolo sostenitori dello zar che combatterono fino alla morte per contrastare la rivoluzione…è per questo che io credo in una rivoluzione non violenta…ma in una rivoluzione armata è invitali lo scontro con chi si oppone a te e se i rivoluzionari non avrebbero sostenuto questi pensieri (che tu definisci terrore) fino alla fine sarebbero morti loro sotto le armi zariste…se rileggi il mio commento vedrai che ti ho già risposto sulla mia visione rivoluzionaria, come cambiamento non violento…cmq se io prendo un fucile e sparo sono un assassino, ma sei io mi difendo da chi sta per spararmi non lo sono…le armi vanno dileguate dalla faccia della terra proprio per questo, per evitare che ci sia chi spara e chi costretto a difedersi…adesso non farmi l’esempio degli USA che si difendono dal terrorismo perché non mi sembra che quelle bombe, che “l’esportazione della democrazia” e che le armi nonconvenzionali usate servano a difendersi…anzi…i fatti dimostrano il contrario…
 
     
paologis
paologis il 25/08/06 alle 13:56 via WEB
Teoria del terrore, teorizzato negli scritti di Lenin che ti ho elencato sopra! Ripeto: tu non puoi venire a parlarmi di pace, nonviolenza, tolleranza, etc. e poi ispirarti a chi proponeva di impiccare i kulaki o sosteneva la lotta armata come elemento necessario per attuare la rivoluzione. Tutte le altre considerazioni esulano dal mio discorso. Cambia nick o non lamentarti se continuerò ad accostare Lenin (quello vero) ed il comunismo alla morte ed il terrore. Appena riesco pubblicherò la storia della repressione armata comunista ai moti rivoluzionari ungheresi del 1956 (ricorre il cinquantesimo) e di come il partito comunista italiano abbia appoggiato la repressione armata.
 
     
lenin1986
lenin1986 il 25/08/06 alle 14:22 via WEB
http://www.marxists.org/italiano/lenin/1917/4/18-tesia.htm ... non parlare di ciò che non conosci...queste sono le teorie che hanno spinto il marxismo-leninismo e non assurde teorie estrapolate da scritti prerivoluzionari e postrivoluzionari che spiegano come attuare una lotta in cui si deve morire o si deve uccidere...io non condivido il mezzo...ma tu, cosa avresti fatto di fronte a chi sta per ucciderti in nome di un re a te ostile??? avresti accettato di morire??? quindi chiamale teorie violente, ma non certo del terrore, perchè tale non è...
 
     
paologis
paologis il 25/08/06 alle 14:46 via WEB
E allora sei un violento, cosa ti devo dire... "Bisogna stimolare forme energiche e massicce del terrore contro i controrivoluzionari" chi le ha scritte 'ste cose??? Le teorie vanno prese nell'insieme! Oppure se condividi in toto il pensiero marxista-leninista non venirmi a parlare di pace e non violenza! Io non mi son mai detto pacifista od antimilitarista, mai scritto porgi l'altra guancia su questo blog, io gli avrei dato battaglia di certo al re a me ostile ma poi non sarei venuto qui a scrivere "fate l'amore non fate la guerra"... non so se rendo l'idea.
 
     
lenin1986
lenin1986 il 25/08/06 alle 15:08 via WEB
non le condivido...ma sono cosciente che in quella situazione seguendo quei metodi non c'era altrimenti...bisognava morire uccisi dai controrivoluzionari??? io sono pacifista perchè non credo nella guerra come mezzo di offesa, ma di certo non sono disposto a morire per l'arroganza altrui...come ho già detto...il tuo è solo odio ideologico e questa continua ricerca di qualcosa che non ha alcun senso ne è la prova...
 
     
paologis
paologis il 25/08/06 alle 15:35 via WEB
Ti contraddici!!! Allora NON SEI PACIFISTA!!! Leggiti il significato del termine "pacifismo"! Per te quindi la guerra è un mezzo di difesa? Per me ci può stare ma non sei pacifista! Cambia nome al blog e togli la bandiera della pace! Poi sul fatto che io odi il comunismo non ci piove, che cosa non ha senso non mi è chiaro, sta di fatto che un minimo coerente mi sembra di esserlo, piano piano le fondamenta del tuo discorso invece scricchiolano.
 
     
lenin1986
lenin1986 il 25/08/06 alle 16:38 via WEB
io sono pacifista è cerco sempre il modo non violento per risolvere le questioni...vorrei la scomparsa di ogni forma violenta...ma se un giorno qualcuno starebbe per spararmi non esiterei a rompergli una bottiglia in testa...se tu questa la chiami incoerenza dimostri solo quello che sostengo...sei prevenuto su tutto a causa di un odio ideologico...PS: la cosa divertente è che hai detto sul mio blog di non sognarti nemmeno di giudicare chi hai di fronte…bè…dovrebbero farti santo…
 
     
paologis
paologis il 26/08/06 alle 00:35 via WEB
Insomma io giudico per quello che vedo...se pacifismo vuol dire la rinuncia a qualsiasi forma di violenza non è possibile dirsi pacifisti e poi giustificare la lotta armata anche se espressione di difesa contro il tiranno...Non ti dico che una cosa è giusta e l'altra sbagliata perché io per primo sono per la reazione "violenta" a certe forme di offesa però, al contrario di te, non mi ritengo pacifista... guarda che qui io sto abbandonando il dibattito sul comunismo, il pacifismo è un valore universale, ora ne sto facendo una questione di coerenza...sbaglierò ma per me non sei coerenti a farti chiamare Lenin ed a professarti pacifista chiamando il tuo blog Peace...
 
     
lenin1986
lenin1986 il 26/08/06 alle 16:42 via WEB
pacifismo vuol dire essere ucciso passivamente??? vuol dire ripudiare la violenza, ma non la difesa...lenin non parlava di battaglie o stermini preventivi...ma di difesa dai contro rivoluzionari...
 
     
paologis
paologis il 26/08/06 alle 17:30 via WEB
Ho trovato questa definizione che forse ci può aiutare: Per pacifismo si intende una tipologia di opinione, in genere ideologica, fondata sulla convinzione che i conflitti tra diverse comunità (stati, etnie, etc.) o tra diverse fazioni all'interno della medesima comunità, debbano essere risolti senza ricorrere allo scontro militare e/o violento. Mi pare che professare l'insurrezione armata o auspicare lo sterminio dei nemici del popolo o parlare di uso implacabilmente duro, rapido e deciso della violenza esulino un po' dalla definizione sopra...
 
     
ghizolfo
ghizolfo il 28/08/06 alle 18:59 via WEB
..strano! non c'è nessuna memoria di lenin che dichiara di sentirsi minacciato dai kulaki....o da qualcun altro
 
ecogipa
ecogipa il 25/08/06 alle 17:32 via WEB
io sono un pacifista e la mia espressione del pacifismo è lenin. a volte dico, sarai pure un bravo ragazzo, che sta studiando economia all'università, che ha della vita una visione diversa dalla mia, che vuole arrivare ad uno stile di vita in alcune forme condivisibile, che crede nel senso civico come la stragrande maggioranza delle persone per bene....ma cambia nik....non sei credibile altrimenti, ti suggerisco osama.
 
 
paologis
paologis il 26/08/06 alle 00:40 via WEB
Magari se glielo consigliamo in 2 il cambio nick ci fa un pensierino il ragazzo...
 
PROGETTO_NORD_EST
PROGETTO_NORD_EST il 26/08/06 alle 00:51 via WEB
W i pacifisti guerriglieri che sono al governo!
 
ghizolfo
ghizolfo il 28/08/06 alle 18:26 via WEB
mah..a suo modo anche Himmler era un pacifista...difatti si sentiva minacciato dagli ebrei e per difendersi ne ha fatti fuori 6.000.000. Lenin era un pacifista, solo che si sentiva sempre minacciato da più parti quindi si difendeva...per la pace.......... sua, mica quella degli altri!
 
 
paologis
paologis il 28/08/06 alle 18:33 via WEB
Beh si in effetti la cosa vista così ha un senso... se uno si sente minacciato...
 
 
luloca
luloca il 28/08/06 alle 18:51 via WEB
Himmler si sentiva minacciato anche dagli omosessuali e dagli zingari (sembra che ne abbiano sterminati più degli ebrei, ma questo non lo dice nessuno)... oltre che dai comunisti chiaramente... e se avessero avuto vicino gli arabi, si sarebbero sentiti minaciati anche da loro... per non parlare di altre razze ritenute inferiori, come quella nero africana o aborigena... da sterminare anche senza essere minacciati, per il solo gusto di farlo.
 
ghizolfo
ghizolfo il 28/08/06 alle 18:57 via WEB
certo luloca..però vedi lui come Lenin si difendevano in quanto si sentivano minacciati, anche il cane del mio vicino è pacifista come lo fu Lenin. Difatti l'altro giorno passavo lì davanti al suo giardino, vedendomi passare, non conoscendomi e vedendomi come una minaccia si è spaventato e, per difendersi, mi voleva mozzicare il culo!!........ho reso l'idea!! p.s. Ho utilizzato le ragioni in difesa di Lenin scritte qui in precedenza.......anche tu se ti senti minacciato, che sò dai vicini, per la tua PACE, puoi fare impiccare, a livello dimostrativo, i loro figli (ogni riferimento ai Kulaki è casuale...)
 
 
luloca
luloca il 28/08/06 alle 19:29 via WEB
per me sfondi una porta aperta. Personaggi come Bush a furia di sentirsi minacciati, rimarranno da soli su tutto il pianeta. Con il cane del tuo vicino rischi solo che ti morda il culo, con certa gente rischi che massacrino te, la tua famiglia e l'intero tuo guartiere, solo perchè gli hai detto un vaffanculo. Stanno portando tanta di quella pace nel mondo, che presto rimpiangeremo non solo Lenin, ma anche lo stalinismo.
 
ghizolfo
ghizolfo il 28/08/06 alle 19:32 via WEB
scusa...ma chi ti ha detto che io apprezzi la politica di bush and soci???? anche te stai sfondando una porta che non c'è!! vedi miei recenti messaggi sul mio blog per vedere cosa ne penso....
 
 
luloca
luloca il 28/08/06 alle 19:40 via WEB
allora converrai che fino a quando nel mondo si fronteggiavano due grandi potenze la situazione era più equilibrata. Nessuno rimpiangerà Stalin, fino a quando qualcuno non lo farà rimpiangere.... e ti assicuro che adesso sono in tanti a pensarci.
 
ghizolfo
ghizolfo il 28/08/06 alle 19:48 via WEB
già...peccato per loro che i missili erano in ucraina...
 
 
luloca
luloca il 28/08/06 alle 19:53 via WEB
confidiamo nella cina allora...
 
   
paologis
paologis il 28/08/06 alle 23:45 via WEB
Oh bella questa, rimpiangere la guerra fredda... ma a te come europeo ed italiano concretamente cosa ti han fatto gli americani per farti desiderare un conflitto USA-Cina???
 
     
luloca
luloca il 29/08/06 alle 07:32 via WEB
E' paradossale, lo so, ma penso che quando si fronteggiavano le due grandi potenze la situazione internazionale era più stabile ed il terrorismo era un aspetto marginale e controllabile.
 
     
paologis
paologis il 29/08/06 alle 23:34 via WEB
Preferisco l'europa unita di oggi e la nato allargata del muro di berlino ed il patto di varsavia...
 
     
luloca
luloca il 30/08/06 alle 09:29 via WEB
per l'europa siamo d'accordo... ma la nato era nata su presupposti molto diversi, che oggi non esistono più. Non so se te ne sei accorto, ma dalla caduta del muro di berlino, sono cambiate molte cose. Forse faresti bene a prenderne atto. Chi è oggi il nemico dell'europa? Bin Laden?
 
     
paologis
paologis il 30/08/06 alle 10:35 via WEB
Non si sa mai chi potrebbe essere nemico dell'Europa. Meglio avere tanti alleati sui quali poter contare.Molte cose dalla caduta del muro son cambiate, purtroppo c'è chi rimpiange quel muro vedo e ragiona come 20 anni fa.
 
     
luloca
luloca il 31/08/06 alle 13:07 via WEB
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