Padre Paolo

Post N° 2


  Un terribile male ci ha portato via nel giro di poche settimane, padre Paolo, 34 anni, con una sfibrante alternanza di speranze, di incertezze e di rassegnazione.  Il 16 marzo 1988 uno strano malessere consi­gliò il suo ricovero nell’ospedale Civile di Galati­na (Lecce). Ma erano soltanto i sintomi di un male che si sarebbe presto rivelato con tutte le sue drammatiche conseguenze.  Intuita la gravità della cosa, ci si affrettò a trasportarlo in ambulanza alla Clinica Mediterra­nea di Napoli per affidarlo alle cure del prof. Giuseppe Zannini, specialista in chirurgia dei vasi sanguigni, il quale lo sottopose a un delica­tissimo intervento che comportò, fra l'altro, la quasi totale asportazione dello stomaco.  Si vissero ore interminabili di angoscia e di sgomento che ci fecero sperimentare la durezza dei responsi clinici e la tenacia di non volersi ar­rendere, soprattutto ci fecero toccare con mano la difficile, muta condivisione del dolore. E poi la preghiera; molta preghiera non solo degli intimi, ma di tutta la Famiglia Vincenziana della nostra Provincia religiosa alla quale non mancò di unir­si lo stesso Superiore Generale. Presto però tutte le cure risultarono inutili e le pur tanto insisten­ti, fiduciose preghiere non ottennero il sospirato "miracolo" rimasto ormai l'unico motivo delle nostre speranze.  Quanto sono diversi dai nostri i disegni di Dio!...  Il mattino del 1 giugno 1988, soltanto due mesi e mezzo dopo il primo ricovero in ospedale, padre Paolo, trasportato da qualche giorno nella Casa Provinciale dei Vergini, si spense serena­mente ripetendo il suo sì al Signore, che ancora una volta lo chiamava e, come a San Pietro, gli di­ceva: "Tu seguimi!". E Paolo si congedò da noi per raggiungere quell’approdo al quale tutti sia­mo diretti.