Padre Paolo

Post N° 15


  Quale il segreto di tanta riuscita nella vita di Paolo? Ce l'ha rivelato egli stesso in un artico­lo pubblicato su "PRESENZA VINCENZIANA" nel maggio 1986 (pag. 14-16). Ecco i passaggi più im­portanti.  "Se dovessi presentare a un gruppo di giovani o di preadolescenti la vocazione, partirei dalla mia esperienza personale, e, attraverso questa, cerche­rei di spiegare i motivi che mi hanno indotto alla grande scelta.  La mia vocazione, questo grande dono, è nata quando avevo 22 anni, ora ne ho 31. A dire il vero è sempre rimasta latente, ma non è mai svanita; forse non avevo il coraggio di decidermi al grande passo; nessuno mai mi aveva fatto una proposta chiara, nessuno mai mi aveva detto esplicitamente: "Vieni e seguimi!". Finalmente il Signore, stanco for­se della mia indecisione e dei miei timori, è inter­venuto Lui nella mia storia, ha sovvertito tutti i miei piani, mi ha afferrato e ha dato una svolta de­cisiva alla mia vita. Avevo allora 24 anni... e il Si­gnore vinse la battaglia su di me.  Ebbene, cosa posso dire di quest’avventura? Posso dire che quando Dio chiama un giovane a realizzarsi in Cristo attraverso la consacrazione nel dono di sé ai fratelli, gli fa una proposta di vita e di gioia unica al mondo.  Ed è questa gioia che io oggi voglio irradiare a tutti i giovani come me e ai ragazzi che qui, a Lec­ce, come me sono alla ricerca del senso da dare alla vita, di una realizzazione in Cristo.  A volte comunicare la gioia di essere sacerdo­te, e quindi di essere realizzato in Cristo, è difficile, quasi fosse riservato solo a Dio, autore di ogni chiamata.  Se conoscessero il grande dono del Sacerdozio molti giovani oggi non esiterebbero a lasciare tutto per realizzarsi in Cristo.  Sicuramente Dio continua a chiamare i giova­ni a donare a Lui la loro vita per sempre, ma spes­so essi hanno nel cuore quella grande paura che prendeva me nel 1977 quando, di fronte alla chia­mata di Cristo, pensavo: "...ma io amo la vita, sono giovane, sarò felice? Non è forse troppo difficile per me? Riuscirò a perseverare su questa strada?...". In­vece Lui ha fatto grandi cose in me, mi ha spianato la strada introducendomi nel suo amore.  Allo stesso modo tanti ragazzi, che pure hanno intercettato la chiamata di Dio, sono timorosi, han­no paura.  No, cari ragazzi, non dovete temere, anzi dove­te rischiare con molta generosità perché è Lui che inizia, è Lui che fa, è ancora Lui che porta a com­pimento.  E' in questo che consiste l’amore, nello scoprir­si dono per un mondo migliore.  Sappiate che Lui chiama come e quando vuo­le, non ci sono età. Non è vero che solo gli adulti o i maggiorenni sono capaci di ascoltare l'invito di Dio; lo Spirito soffia dove vuole, pertanto non ab­biate paura e non ponete limiti nè ostacoli al pro­getto di Dio.  Non ponetevi molti interrogativi dinanzi all’in­vito di Gesù. Piuttosto pregate ed innamoratevi di Lui; allora il vostro «sì» a Lui sarà una risposta di amore e non una infatuazione, sarà una vera rea­lizzazione, sarà la scoperta del tesoro dinanzi al quale saprete rinunziare a tutto. La vera motivazio­ne che mi ha portato a scegliere Cristo e quindi a donarmi a Lui è stata la certezza che in Lui avrei trovato la mia piena realizzazione.  Ebbene dal 30 giugno 1984 sono Missionario Vincenziano realizzato in Cristo e di questo ne sono contento.  Oggi realizzo la mia vocazione presso il Semi­nario Vincenziano di Lecce con alcuni ragazzi. Con essi condivido la mia vita, la mia vocazione, la mia gioia di essere prete.  A questi ragazzi cerco di dare il meglio di me stesso, di comunicare loro quel Cristo che realizza l'uomo e che io in prima persona sono chiamato ad amare.  I ragazzi di oggi non hanno bisogno di belle parole, ne ascoltano fin troppe; essi sono alla ricer­ca di modelli a cui rifarsi, di uomini credibili per la loro testimonianza."  Siamo convinti che con questo scritto padre Paolo intendeva semplicemente offrire un con­tributo alla causa della pastorale vocazionale e non si accorse di aver fatto dono, a quanti lo avrebbero letto, di una splendida testimonianza di vita sacerdotale autenticamente vissuta.