Il mio amico Morfeo

Scrivo.


"Quando i miei occhi, sorprendendomi, andarono a cercarlo, mi opposi con tutte le forze. Riuscii a chiuderli ma fu inutile. Li riaprii e lo trovai lì, mi fissava, gli occhi così grandi e verdi come giada, splendenti, in attesa ma anche sorpresi. Il respiro mi si ruppe in gola, non sarei mai riuscita a continuare, la consapevolezza mi aveva colpita come un pugno nello stomaco. Nella stanza piena di occhi che mi guardavano, restammo solo lui ed io, persi in un interminabile istante. Il silenzio era assoluto, fui certa di riuscire a cogliere il rumore che fa una palpebra quando si chiude, le ciglia che tagliano l’aria..."La storia di Giulia e Alessandro si fa strada per vivere, nella mia testa e su pagine incontaminate, consapevole della sua potenza che non mi lascia fare altro se prima non mi siedo e faccio scivolare via dalla mia testa, dal mio cuore, sullo schermi del pc, i loro destini intecciati. Vivranno mai nei sogni di qualcun'altro? Ispireranno mai un innamorato a conquistare il cuore della persona che ama? O resteranno in me, comunque felici e soddisfatti, insieme per sempre, a cullare il mio cuore? Comunque vada, qualsiasi cosa succeda, non sarò mai così felice come quando scriverò la parola FINE, per assurdo, perché in verità, non sono mai riuscita a portare al termine un progetto come questo. Immaturità, mancanza di ispirazione, di stimoli, di parole, di determinazione. Non sò, forse davvero non era il momento; ma adesso, al 7° capitolo, 89esima pagina, non mi sono mai sentita più presa di così, e malgrado il tempo non mi basti mai e rubi sempre più ore alla notte, malgrado la stanchezza e le palpebre pesanti, malgrado le voci di Alladin, Paperino e Topolino, Peter Pan e compagnia, continuino a gridarmi nelle orecchie dalla tv, malgrado il lavoro e tutti gli impegni....... Scrivo.Morfeo, il mio amico, mi sostiene. Tra le sue braccia, un mazzo di papaveri...