Granello di sabbia

Post N° 6


A un certo punto mi sono anche chiesto se tutto 'sto ottimismo non è solo un'illusione ottica per nascondere tutto quello che non va, un modo per raccontarmi la vita in ottica filogovernativa... in fondo se fosse qualcosa di veramente forte si dovrebbe trasmettere da sè... non lo so, ci devo ancora pensare. Comunque mentre dico che sono infelice e insoddisfatto un qualcosa dentro di me mi sussurra "lo sai che sei felice, non dire cazzate..." E sì perchè anche questo momento un giorno mi mancherà. Me ne sono reso conto tempo fa, mentre correvo lungo il Tevere. Con questi pensieri prima o poi ci casco pure. Una ragazza che mi piaceva da morire mi aveva, come succede spesso, mandato a buttarmi al Tevere (infatti ero lì). Quindi ero comprensibilmente un po' incazzato. Mentre ci pensavo e ci ripensavo, mi sono ricordato di tutte le volte che in passato avevo provato quella stessa frustrazione... li ricordavo tutti come i miei momenti peggiori... lo sapete che mi sono reso conto che mi mancavano da morire? mi mancavano perchè erano stati tutti momenti intensissimi, anche se "drammatici", ed erano comunque tutti seguiti poi da tante cose belle che mi mancavano ancora di più. mi prese una grandissima nostalgia, sarei tornato indietro nel tempo a rivivere anche il momento peggiore della mia esistenza, quello in cui ho desiderato di non essere mai esistito. Ho avuto voglia di riaffrontarlo, di risoffrirlo, ne ho preso più coscienza. E ho preso più coscienza della bellezza di quello che ho sempre vissuto. Mi sono reso conto che ogni momento passato valeva così tanto che non lo avrei scambiato con niente, e di conseguenza mi sono reso conto che anche il presente, schifoso presente di tristezza e di solitudine era in realtà un tesoro inestimabile che avevo in mano solo per quell'istante e che poi mi sarebbe mancato per sempre. Quel giorno ha cambiato la mia vita, per un po' sono andato a raccontarlo in giro e vi giuro sul Tevere che una mia amica l'ho pure fatta piangere da quant'ero convinto. Oggi questo concetto mi sembra così acquisito, una certezza più evidente del teorema di Pitagora (e non ci vuole molto). Però resta il fatto che questa certezza, che per definizione dovrebbe rendermi felice in ogni momento della mia esistenza, oggi non basta per farmi sorridere come una volta. Fino a poco tempo fa era sufficiente, l'ultima ondata di merda ne ha intaccato lo smalto. Vi racconterò un po' per volta, adesso mi guardo un quattro profili di belle donzelle poi vo' a nanna che l'è anca una cert'ora.