Tanti, ma proprio tanti, anni fa... Stile... once upon a time... C'era un ometto dal fisico atletico che aveva due figlie, una l'ho sposata, ma ai tempinon era esattamente felice che la frequentassi e, per farmelo capire, mi chiamava "ciful". Ma era buono come il pane e si emozionava per tutto. So che mi voleva bene.Era umile, faceva l'imbianchino ma se lo ricordano davvero in molti. Era anche una persona che non si tirava indietro davanti alle sfide. Militava nella sezione locale del partito comunista, poi rifondazione comunista, quando Occhetto decise di sopprimere metà della storia del nostro paese. Partecipò alla fondazione del parco intitolato ad Alfonso Lissi, un partigiano morto per la liberazione. Lì si organizzavano feste dell'unità ma anche altre, o corsi di ballo o feste di compleanno per bimbi, o ritrovi vari, insomma, si era impegnato insieme ad altri per rendere la vita della comunità, decisamente, migliore. Era conosciuto da tutti in paese, ma ora non c'è più. Ironia della sorte, insieme a lui morirà anche il parco Lissi, verrà trasformato in condomini. Niente più feste nell'antico borgo. Poco importa, nella memoria di tanti lui continua a vivere e vivrà finchè non sarà estinto il ricordo. Poco importa perchè così ha beffato la malattia che lo voleva condannato sulla sedia a rotelle. Ma ciò che davvero importa è che non sarà facile non sentire la sua mancanza. Buon riposo Romeo
Ciful (per non dimenticare)
Tanti, ma proprio tanti, anni fa... Stile... once upon a time... C'era un ometto dal fisico atletico che aveva due figlie, una l'ho sposata, ma ai tempinon era esattamente felice che la frequentassi e, per farmelo capire, mi chiamava "ciful". Ma era buono come il pane e si emozionava per tutto. So che mi voleva bene.Era umile, faceva l'imbianchino ma se lo ricordano davvero in molti. Era anche una persona che non si tirava indietro davanti alle sfide. Militava nella sezione locale del partito comunista, poi rifondazione comunista, quando Occhetto decise di sopprimere metà della storia del nostro paese. Partecipò alla fondazione del parco intitolato ad Alfonso Lissi, un partigiano morto per la liberazione. Lì si organizzavano feste dell'unità ma anche altre, o corsi di ballo o feste di compleanno per bimbi, o ritrovi vari, insomma, si era impegnato insieme ad altri per rendere la vita della comunità, decisamente, migliore. Era conosciuto da tutti in paese, ma ora non c'è più. Ironia della sorte, insieme a lui morirà anche il parco Lissi, verrà trasformato in condomini. Niente più feste nell'antico borgo. Poco importa, nella memoria di tanti lui continua a vivere e vivrà finchè non sarà estinto il ricordo. Poco importa perchè così ha beffato la malattia che lo voleva condannato sulla sedia a rotelle. Ma ciò che davvero importa è che non sarà facile non sentire la sua mancanza. Buon riposo Romeo