I due Messia

Morire a se stessi


Il dramma, a cui la coscienza umana ( per chi ce l'ha...) è quotidianamente sottoposta, nasce dall'urto delle proprie aspirazioni con la continua repressione che deve subire dalla società cui appartiene. Questo conflitto, se affrontato con la consapevole volontà di seguire le linee dello sviluppo della propria coscienza personale, ci può far comprendere che tutti i fenomeni coscienziali, le idee, le credenze, le opinioni, i ragionamenti, i punti di vista, le preferenze, l'appartenenza a una condizione sociale, a una chiesa, a un gruppo, a una nazione e così via, sono contenuti della coscienza, ma non sono la coscienza!Come voi non sono soddisfatto dell'odierna civiltà, fondata sull'egoismo e sul potere delle autorità costituite, che guarda caso, ho contribuito a costruire con la mia partecipazione e con la mia indifferenza, tanto da poter dire che il mondo è ciò che siamo noi e noi siamo ciò che è il mondo; di conseguenza soltanto io posso iniziare a cambiarlo senza aspettare che lo faccia qualcun'altro al posto mio.Ovunque esiste un esercizio di potere psicologico sugli altri, questo potere, comunque venga esercitato sia con le ideologie, sia con le forti personalità di una maestro o di un capo, costringe l'uomo in uno stampo e ciò porta quasi sempre alla corruzione. Ovunque esista imitazione non c'è libertà, ma corruzione perché Il potere psicologico conduce alla paura, all'imitazione, alla creazione di religioni e di istituzioni per poter a nostra volta esercitare quel potere sugli altri che tanto odiamo.Noi siamo umani in costruzione, non una nazione o un'istituzione e come umani dobbiamo combattere il potere in noi stessi. Cominciamo dunque da noi stessi, diventando responsabili delle nostre azioni, cerchiamo di scoprire se stiamo usando un potere psicologico con le nostre idee e istituzioni. Ciò costituirebbe uno sfruttamento psicologico, uguale allo sfruttamento economico. Interroghiamoci per sapere se economicamente il nostro operato è basato su interessi egoistici, se siamo possessivi e schiavi del denaro.Domandatevi anche se vi sentite legati ad una patria, a un certo colore sulle carte geografiche. Tutte queste cose sono disumane, e se sono in voi, non raggiungerete mai la libertà e la verità che per l’uomo ordinario quali voi siete non esiste!La libertà richiede la forza di morire alla struttura psicologica con la quale ci identifichiamo, è un morire e se stessi come sosteneva il divino maestro Gurdjieff e questo morire a se stessi ha un nome ben preciso.”Sofferenza Volontaria”. Questa libertà colma di verità è un morire ogni giorno, ogni minuto, è morire all’immediatezza del piacere e del desiderio e soprattutto alla durata del dolore.Questa morte continua è un perenne rinnovamento, una freschezza che non appartiene al mondo della continuità nella durata. Questo morire è creazione, creazione che è morte e amore, è Realtà nell’Essenza!Pensieri in libertà