I due Messia

Il buco storico


Il buco storico di Emilio Salsi dal libro “Giovanni il Nazireo detto “Gesù Cristo”e i suoi Fratelli.Dal periodo del censimento di Quirino 6 d.C. c’è un vero vuoto nella memoria dello storico Giuseppe Flavio sempre ricca di particolari sulle vicende giudaiche. Dal 15 al 35 d.C. vengono citati personaggi senza gesta. Fra il 15 e il 18 d.C., il Prefetto Valerio Grato, nuovo governatore dei giudei, sostituì in tre anni quattro Sommi Sacerdoti: Anano (Anna dei Vangeli), figlio di Seth, in carica dal 6 d.C., con Ismaele, figlio di Fabi; sostituito a sua volta con Eleazaro, figlio di Anano; sostituito da Simone, figlio di Camitho; sostituito da Giuseppe detto Caifa, ultra conservatore che rimarrà in carica dal 18 al 36d.C. e secondo i Vangeli, sarà l’accusatoredi Gesù. (Ant. XVIII 27,34,35).Come si può notare l’unico Sommo Sacerdote senza patronimico è proprio di Giuseppe detto Caifa. Dopo il 36 il movimento dei Sommi Sacerdoti riprende proprio come quelli antecedenti al 15 d.C. e tutti con il patronimico. Che strana cosa direbbe qualcuno ancora non catechizzato e libero di pensiero…Dunque Giuseppe Flavio tace di quel periodo mentre l’altro storico Tacito riporta soltanto l’azione svolta da Vitellio e le sue legioni al confine con la Parthia, ma non riporta i suoi due interventi nella Giudea, possedimento imperiale, avvenuti nel 36, e nel 37 d.C., mentre perdurava il confronto tra le due grandi potenze.Infatti il libro VI dei suoi “Annales”- relativo agli anni dal 30 al 37 d.C., durante i quali fra il 35 e il 37, avvenne il conflitto contro i Parti- mentre inizialmente è particolareggiato, poco dopo, si interrompe proprio sugli interventi di Vitellio a Gerusalemme; così come è insufficiente la “Storia Romana” di Dione Cassio sempre riferita a quell’epoca ed allo stesso Legato.(LVIII 19,5 e 26, 1/4; LIX 27, 2/6) Il vuoto di quel periodo storico è troppo mirato; sembra che gli scrittori di allora si siano trovati d’accordo per non tramandare le cronache politico-militari della Provincia romana di Siria e dei governi giudaici nel tempo in cui operò “Gesù”.Circa duemila anni ci separano da quegli eventi e dopo la dissoluzione dell’Impero Romano, il patrimonio che potè essere salvato dagli archivi storici imperiali ci proviene da monasteri ove i manoscritti originali furono copiati e la conoscenza storiografica, oggi documentata, è stata sottoposta ad una lenta e progressiva censura ideologica religiosa finalizzata a salvaguardare la dottrina cristiana e i suoi protagonisti ELIMINANDO OGNI POSSIBILE VICENDA O RIFERIMENTO CHE AVESSE PERMESSO DI INDIVIDUARE LA VERA FIGURA STORICA DELL’UOMO CELATO DIETRO IL PERSONAGGIO SOVRANNATURALE CHIAMATO “GESU’”.Sulle gesta dei briganti sobillatori zeloti, che operarono durante il governo di Pilato, una testimonianza ci viene da Filone Alessandrino che bolla sino alla calunnia il comportamento del crudele Prefetto di Giudea e su quanto avveniva in quell’epoca:“Un tiranno corrotto, avido e insensibile alle ragioni della giustizia. Orgoglio,prepotenza e insolenza erano la sua regola. Il Paese sotto di lui fu lasciato al saccheggio di bande di ribelli che incendiavano le case dei ricchi e lagente veniva uccisa senza il rispetto di alcuna legge” (Filone D’Alessandria, “Legatio ad Gaium”). Risulta evidente il richiamo ai “Boanerghes” ribelli zeloti, figli di Giuda il Galileo, a partire da Giovanni il Nazireo detto “Gesù Cristo” e da Simone detto Kefatz ,seguiti da Giacomo e da Giuda detto Theudas, tutti capi del movimento alla cui guida, l’ultimo di loro e fratello, Giuseppe, dopo aver scacciato i romani da Gerusalemme, nel 66 d.C. riuscirà a conquistare il trono dei Giudei.Il VUOTO DI MEMORIA di Giuseppe Flavio, compreso fra la morte di Germanico nel 19 d.C. e l’arrivo di Vitellio per la Pasqua del 36 d.C., viene colmato da Pilato citato già in azione.La sequenza storica degli eventi – Pilato, Testimonium Flavianum (“ Allo stesso tempo, circa, visse Gesù…”), scandalo della signora Paolina, vittima di sacerdoti di Iside e un’altra matrona d’alto rango che circuita e truffata da alcuni Giudei a Roma, provoca le ire di Tiberio- è una sequenza sballata che dimostra il “TAGLIA E INCOLLA MA SOPRATTUTTO TAGLIA” effettuato dai mistici copisti falsari quando compresero la vera natura dei “fratelli” a capo del movimento ribelle degli Zeloti, nella prima metà del I secolo.Questo“vuoto di memoria ”questo “buco storico” gli esegeti spiritualisti lo “giustificano”con il venir meno della “fonte” di notizie di Giuseppe Flavio costituita dallo storico Nicola di Damasco. Balle! E’ il consueto, ipocrita, alibi per celare la verità. Su questi temi la fonte di notizie numero uno era proprio la famiglia di Giuseppe Flavio.Fra il 15 e il 36 d.C. lo storico giudeo si “zittisce”sulle malefatte dei ciarlatani, profeti, sobillatori, sicari, zeloti… e questo “vuoto”, riempito con “taglia e incolla” meschino ma ingenuo dai mistici copisti, ci permette di evidenziare il grave errore anacronistico commesso nell’introduzione del falso… “Testimonium Flavianum” e conseguentemente ricostruire cosa avvenne in quel periodo… e per adesso qui mi fermo!