L’appellativo Thomas che significa “gemello”, gli fu dato probabilmente, per la somiglianza con un fratello.In Antichità Giudaiche lo incontriamo come promotore di un tentativo non riuscito di insurrezione messianica: era un vizio di famiglia!Giuseppe Flavio parlandocene non evidenzia la discendenza da Giuda il Galileo (o forse lo fece ma fu censurata…) ma come già visto, dai Vangeli emerge chiaramente il suo rapporto di fratellanza carnale con Simone Pietro, Giacome e “Gesù”.“Durante il periodo in cui Fado era procuratore della Giudea, un certo sobillatore di nome Teuda persuase la maggior parte della folla a prendere le proprie sostanze e a seguirlo fino al fiume Giordano. Affermava di essere un profeta al cui comando il fiume si sarebbe diviso, aprendo loro un facile transito. Con questa affermazione ingannò molti. Fado però non permise loro di raccogliere il frutto della loro follia e inviò contro di essi uno squadrone di cavalleria che piombò inaspettatamente contro di essi uccidendone molti e facendone altri prigionieri; lo stesso Teuda fu catturato, gli mozzarono la testa e la portarono a Gerusalemme". (Idem. XX: 97-99).Giuda Didimo Tommaso o Teuda è l’apostolo “dubbioso”, chiamato Teuda da Marco e Matteo, indicato invece con il nome di Giuda soltanto da Luca.Perché questa scelta di Luca?L’estensore del “terzo” Vangelo e degli Atti degli Apostoli, per evitare pericolose sovrapposizioni tra rivoluzionari messianisti e santi discepoli, fece sparire Teuda (sostituendolo con Giuda) da tutti i suoi scritti, avendolo nominato negli Atti come ribelle, in particolare nel famoso discorso in difesa degli Apostoli che avrebbe tenuto Gamaliele dinnanzi al Sinedrio.Nel citato discorso ( che posterò in altra occasione) di Gamaliele, appare evidente un ulteriore espediente posto in essere dall’Evangelista impostore per confondere le già confuse idee del lettore e cosa si inventa questo falsario furbo come una volpe?Egli, il santo Evangelista pensò bene di cambiare la storia e mise in bocca a Gamaliele un discorso nel quale si invertono cronologicamente sia le gesta che la morte di Giuda il Galileo padre di Giovanni di Gamala il Nazireo e dei suoi fratelli: Giacomo, Simone Pietro, Giuda e Giuseppe, “Santi Apostoli” e di Teuda, e si tace sulla discendenza diretta del secondo dal primo.Morto così il figlio prima del padre, il lettore meno attento grazie a questo maldestro stratagemma ed errore cronologico di portata generazionale, è dissuaso e allontanato da qualsiasi associazione di idee o parallelo tra i santi Apostoli, assolti grazie a tale provvidenziale arringa (vedi discorso fasullo di Gamaliele) e i componenti della nota e terribile famiglia dalle ambizioni messianiche e regali che faceva capo a Giuda il Galileo ed i suoi figli.Ecco come fece:“… prima d’ora sorse Teuda, dicendo di essere qualcuno; presso di lui si raccolsero circa quattrocento uomini; egli fu ucciso e tutti quelli che gli avevano dato ascolto, furono dispersi e ridotti a nulla. DOPO DI LUI SORSE GIUDA IL GALILEO, ai giorni del censimento, e si trascinò dietro della gente; anch’egli perì e tutti quelli che gli avevano dato ascolto furono dispersi” (At., 5:36, 37)Di: Giancarlo Tranfo- La Croce di Spine. (pag. 167-168)
Giuda Didimo ovvero… Theudas
L’appellativo Thomas che significa “gemello”, gli fu dato probabilmente, per la somiglianza con un fratello.In Antichità Giudaiche lo incontriamo come promotore di un tentativo non riuscito di insurrezione messianica: era un vizio di famiglia!Giuseppe Flavio parlandocene non evidenzia la discendenza da Giuda il Galileo (o forse lo fece ma fu censurata…) ma come già visto, dai Vangeli emerge chiaramente il suo rapporto di fratellanza carnale con Simone Pietro, Giacome e “Gesù”.“Durante il periodo in cui Fado era procuratore della Giudea, un certo sobillatore di nome Teuda persuase la maggior parte della folla a prendere le proprie sostanze e a seguirlo fino al fiume Giordano. Affermava di essere un profeta al cui comando il fiume si sarebbe diviso, aprendo loro un facile transito. Con questa affermazione ingannò molti. Fado però non permise loro di raccogliere il frutto della loro follia e inviò contro di essi uno squadrone di cavalleria che piombò inaspettatamente contro di essi uccidendone molti e facendone altri prigionieri; lo stesso Teuda fu catturato, gli mozzarono la testa e la portarono a Gerusalemme". (Idem. XX: 97-99).Giuda Didimo Tommaso o Teuda è l’apostolo “dubbioso”, chiamato Teuda da Marco e Matteo, indicato invece con il nome di Giuda soltanto da Luca.Perché questa scelta di Luca?L’estensore del “terzo” Vangelo e degli Atti degli Apostoli, per evitare pericolose sovrapposizioni tra rivoluzionari messianisti e santi discepoli, fece sparire Teuda (sostituendolo con Giuda) da tutti i suoi scritti, avendolo nominato negli Atti come ribelle, in particolare nel famoso discorso in difesa degli Apostoli che avrebbe tenuto Gamaliele dinnanzi al Sinedrio.Nel citato discorso ( che posterò in altra occasione) di Gamaliele, appare evidente un ulteriore espediente posto in essere dall’Evangelista impostore per confondere le già confuse idee del lettore e cosa si inventa questo falsario furbo come una volpe?Egli, il santo Evangelista pensò bene di cambiare la storia e mise in bocca a Gamaliele un discorso nel quale si invertono cronologicamente sia le gesta che la morte di Giuda il Galileo padre di Giovanni di Gamala il Nazireo e dei suoi fratelli: Giacomo, Simone Pietro, Giuda e Giuseppe, “Santi Apostoli” e di Teuda, e si tace sulla discendenza diretta del secondo dal primo.Morto così il figlio prima del padre, il lettore meno attento grazie a questo maldestro stratagemma ed errore cronologico di portata generazionale, è dissuaso e allontanato da qualsiasi associazione di idee o parallelo tra i santi Apostoli, assolti grazie a tale provvidenziale arringa (vedi discorso fasullo di Gamaliele) e i componenti della nota e terribile famiglia dalle ambizioni messianiche e regali che faceva capo a Giuda il Galileo ed i suoi figli.Ecco come fece:“… prima d’ora sorse Teuda, dicendo di essere qualcuno; presso di lui si raccolsero circa quattrocento uomini; egli fu ucciso e tutti quelli che gli avevano dato ascolto, furono dispersi e ridotti a nulla. DOPO DI LUI SORSE GIUDA IL GALILEO, ai giorni del censimento, e si trascinò dietro della gente; anch’egli perì e tutti quelli che gli avevano dato ascolto furono dispersi” (At., 5:36, 37)Di: Giancarlo Tranfo- La Croce di Spine. (pag. 167-168)