Creato da bollicina8181 il 18/11/2008

Baia sommersa parco

Un museo sommerso

 

Messaggio #2 »

Percorso di visita

Post n°1 pubblicato il 25 Novembre 2008 da bollicina8181

Il primo scavo sottomarino del Lamboglia, negli anni ’60 del secolo trascorso, interessò parte di un ambiente a nicchie (identificato poi, negli anni ’80, con il ninfeo dell’imperatore Claudio) e, verso nord, un impianto termale.

In seguito ai fenomeni bradisismici degli anni 1969-70 e nel 1984, i quali hanno provocato un innalzamento dei fondali, si sono potuti effettuare rilievi dell’antica linea di costa e, in anni più recenti, dell’originario Baianus lacus citato da Tacito. Il golfo di Baia che dobbiamo pensare molto più chiuso di quanto non appaia oggi (perciò era definito lacus) era in realtà il cratere di un vulcano sommerso, non più attivo. Il famoso Portus Julius del golfo di Baia è oggi visibile a 5 m di profondità. Il porto comunicava col mare aperto mediante un lungo canale delimitato da due moli paralleli

A 130 m ca. a sud-est di Punta Epitaffio è stato rinvenuto un grandioso edificio con corte rettangolare, dotato di criptoportico con nicchie in opera reticolata e portico a pilastri, lungo 111 m chiuso su un lato da vasche. Dopo il rinvenimento di una fistula (tubazione) recante l’iscrizione L. Pisonis l’edificio è stato identificato come la villa di C. Calpurnio Pisone.

Sempre in prossimità di Punta Epitaffio si estende un complesso di edifici, che si estendeva fino alla linea di costa di allora. Della parte emersa non si sono conservate tracce, mentre la parte immersa ha restituito informazioni e reperti di grande interesse. Notevoli, in particolare, l’edificio termale e il ninfeo-triclinio, probabilmente del I sec. d.C.

Il ninfeo-triclinio può essere chiamato “ninfeo” perché la presenza dell'acqua, le nicchie laterali e la decorazione delle pareti sono tipici di questo tipo di edifici, ma in realtà l’ambiente era adibito come sala tricliniare, con numerosi letti tricliniari.  Esso presenta un’abside semicircolare in fondo; di fronte all’abside, l’ingresso principale, sormontato da un arco, si apre verso il mare.

I letti tricliniari erano due sul lato breve di fondo e almeno quattro su ciascuno dei lati lunghi: tra i letti tricliniari e le pareti si trovava, all’altezza dei triclini stessi, un canale dove scorreva l’acqua. L’acqua veniva portata anche al centro della sala, così i commensali avevano l’impressione di essere reclinati (così mangiavano i romani) sulla superficie del mare.

Molte delle statue che decoravano l’interno sono state scoperte nel corso di recenti scavi: nell’abside un gruppo scultoreo rappresentava la scena dell’accecamento di Polifemo; nelle nicchie laterali, probabilmente, i familiari dell’imperatore Claudio.

 

La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://blog.libero.it/parcodibaia/trackback.php?msg=5965860

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
Nessun trackback

 
Commenti al Post:
Nessun commento
 

 

 

 
 

ULTIMI COMMENTI

 

 

ULTIME VISITE AL BLOG

desimonevoltaarc.pisanorosaelbasoluzabitativestellamarina793massimodantoniofabbri74g_lanzettamcatonefdd.marcolongoEditriceilSirentesergius65skydivermilena.normandiapeppe_19600
 

Secca delle fumose

 

I MIEI BLOG AMICI

FACEBOOK

 
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963