philocalia

Albert Schweitzer


 
 Albert Schweitzer, nato a Kaisersberg, in Alsazia (all'epoca terra tedesca)  il 14 gennaio 1875 e morto a Lambaréné il 4 settembre 1965. Fu medico, teologo, musicista e missionario luterano. Nel 1952 venne insignito del Premio Nobel per la Pace. La notizia della sua morte nei giornali europei venne così annunciata: "Schweitzer, uno dei più grandi figli della Terra, si è spento nella foresta" La sua vita e le sue opere non possono essere raccontate in poche righe, vorrei solo farvi venire il desiderio di approfondire la grandezza di quest'uomo amante di tutte le forme di vita leggendo le sue stesse parole, lasciandoci pervadere dal suo pensiero. 
 "Fin dalla mia più tenera infanzia ho sentito il bisogno di avere compassione per gli animali. Ancor prima di andare a scuola non riuscivo a capire perché, nella preghiera della sera, dovevo pregare soltanto per delle persone. Per questo, dopo che mia madre mi aveva fatto ripetere la preghiera e mi aveva dato il bacio della buona notte, in segreto aggiungevo una preghiera per tutti gli esseri viventi, composta da me. Diceva così: "Buon Dio, proteggi e benedici tutto ciò che ha respiro, difendili da ogni male e fa' che dormano tranquilli." "Il primo passo nell'evoluzione dell'etica è un senso di solidarietà con altri essere umani." "Elementare è il pensiero che muove dagli interrogativi fondamentali del rapporto dell'uomo con il mondo, del senso della vita e dell'essenza del bene. Esso è direttamente legato al pensiero che si agita in ogni essere umano. Gli si rivolge, lo amplia, lo approfondisce.'' "Riflettere sull'etica dell'amore per tutte le creature in tutti i suoi dettagli: questo è il difficile compito assegnato al tempo in cui viviamo." "Bisogna arrendersi di fronte alla pretesa di sapere ogni cosa dell'altro, che rimarrà sempre per noi un mistero: conoscersi non significa sapere tutto dell'altro ma deporre in lui la nostra fiducia e il nostro amore. Non esiste difatti solo un pudore fisico, c'è anche un pudore spirituale del quale occorre tener conto. Nessuno può arrogarsi il diritto di conoscere fino in fondo i pensieri di un altro essere umano. In questo campo ha valore solo il donare, che è vita. Bisogna imparare a non accusare di mancanza di fiducia coloro che amiamo se non ci consentono di scrutare gli angoli più nascosti dei loro pensieri. Ma è importante anche donarsi all'altro, in un arricchimento reciproco: nessun uomo deve rimanere mai completamente estraneo all'altro in quanto ''il posto dell'uomo è presso l'uomo.''