philocalia

Nebulosa


 Nebula, dal latino nuvola, a volte sono soffici ammassi bianchi, altre volte scure e tenebrose, così le nebulose! Anche se il termine nebulosa indica soprattutto qualcosa di poco chiaro, ve ne sono di luminose e di oscure. 
Costellazione di Orione M42 è una nebulosa luminosa appartenente alla costellazione di Orione, ben visibile in questo periodo dell'anno, che domina il cielo con un'estensione maggiore di sessanta volte la dimensione della luna piena, è tra le più belle e le più antiche del cielo.Ad occhio nudo questa nebulosa sembra una stella, guardandola da un telescopio di grandi dimensioni appare in tutto il suo splendore. 
Zona esterna della nebulosa M42  
  Struttura interna della nebulosa con la presenza di moltissimestelle concentrate intorno alla stella Orionis ϑ.  
Centro della nebulosa Per percorrere da un capo all'altro questa enorme massa di gas, la luce che viaggia alla velocità di 300.000 Km/s impiega 30 anni. Il colore della nebulosa dipende dalla sua composizione chimica, dal livello di ionizzazione o dall'energia posseduta dalle stelle vicine che illuminano i gas. Queste sono nebulose ad emissione o a riflessione. I gas presenti sono in percentuale maggiore idrogeno, per il resto troviamo elio, ossigeno, azoto, e altri elementi.Sempre nella costellazione di Orione, poco sopra M42, si trova la nebulosa oscura chiamata Testa di Cavallo, dove i gas e le polveri presenti non sono illuminate da nessuna stella. 
Nebulosa Testa di Cavallo vicino alla cintura di Orione 
Ingrandimento della nebulosa Testa di Cavallo E, mentre gli scienziati cercano di oltrepassare il limite osservabile dell'universo, i poeti cercano di raccogliere l'inesprimibile in un verso, lasciandoci nello stupore dell'incessante enigma della vita. "Egli da solo stende i cielie cammina sulle onde del mare.Crea l'Orsa e l'Orione,le Pleiadi e i penetrali del cielo australe.Fa cose tanto grandi da non potersi indagare,meraviglie da non potersi contare.Ecco, mi passa vicino e non lo vedo, se ne va e di lui non m'accorgo".                                                  Gb. 9,8-11