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Maschere a Venezia


    Uno dei carnevali più raffinati ed eleganti del mondo è sicuramente quello veneziano, di cui si ha notizia già a partire dal secolo XI.Nel '700 era considerato il più famoso d'Europa, tanto che molti nobili vi partecipavano e tra questi si racconta esservi stato anche l'imperatore d'Austria, Francesco Giuseppe.La tradizione del carnevale veneziano perse vitalità durante il periodo napoleonico, ma con il passare del tempo riprese il suo vigore affollando teatri, campielli e calli. Simbolo caratteristico del carnevale è la maschera; a Venezia la più famosa è la bauta. Questa maschera è liscia di colore bianco, copre interamente il volto e ha solo due fori per gli occhi; veniva usata sia dagli uomini che dalle donne. 
BAUTA   Altra maschera tipica è la moretta, di forma ovale e colore nero. Anche questa ha solo due fori per gli occhi; veniva indossata dalle donne e si sorreggeva mordendo un bottone posizionato al suo interno.
 MORETTA   La gnaga è la maschera dall'aspetto felino che veniva indossata dagli uomini allo scopo di impersonare figure femminili per divertirsi, ma anche per coprire le tendenze omosessuali. 
GNAGA   La maschera dal naso lungo è denominata il medico della peste o nasone. Il suo nome deriva dall'usanza che avevano i medici durante la peste del 1630, di portare una maschera con occhiali e un lungo naso a becco d'uccello contenente sostanze medicamentose per evitare il contagio. 
IL MEDICO DELLA PESTE o NASONE    "Qui la moglie e là il maritoOgnuno va dove gli parOgnun corre a qualche invito,chi a giocar chi a ballar".C. Goldoni