Documentazione

La risposta di Sergio Nieri, apparsa sul Tirreno del 16 febbraio 2008, in VIII di cronaca di Livorno, con titolo redazionale


Antisemitismo culturale? Accuse fatte ad occhi chiusi. Solo due parole nel tentativo di mettere un po' d'ordine nelle dichiarazioni del dr.Guastalla sullo spettacolo proposto da chi scrive (che ha curato i testi e le parte documentale),Pardo Fornaciari (che ha curato i canti popolari tratti dalla tradizione dell'ebraismo europeo ed i sonetti in bagitto livornese)e Fabio Marchiori (per la parte musicale)e andato in scena alla Goldonetta il 12 u.s.Dichiarazioni fatte ad occhi chiusi,senza aver potuto e voluto valutare lo spettacolo.Liberissimo Guastalla di pensarla come vuole e magari di insistere in modo francamente stonato sul tratto umano e politico (dimenticando pero' quello del filologo e del semiologo)di Pardo Fornaciari con il quale mi onoro di collaborare da alcuni anni su questo ed altri temi di rilievo civile e sociale.Ora Guastalla attribuisce a questo lavoro velleitࠥd intenzioni militanti che certamente,a partire dal metodo, non ha...Fino alla paradossale accusa (dedot ta dal guardaroba culturale di Pardo)di nuovo antisetimitismo culturale.Sarebbe ,per analogia,come attribuire agli incontri che lo stesso Guastalla organizza con Magdi Allam obiettivi diversi da quello dell'iinformazione culturale.O alla presenza dell'ottimo editore in Consiglio Comunale una impronta fideistica che va ben oltre la discussione degli atti amministrativi o la valutazione di un fatto politico.Lo definirei piuttosto,il nostro,un tentativo di offrire al lettore/ascoltatore un quadro di riferimento sul "sentiment"che le popolazioni civili di tutta Europa (non ultima quella locale)ebbero rispetto allo "sterminio programmato"delle cosiddette "minoranze razziali".Fra i documenti proposti in lettura anche l'incipit degli atti politico -istituzionali ripresi dalla propaganda dell'epoca che autorizzarono la segregazione razziale in Italia e le deportazioni consegu enti nei campi di tutta Europa.Da un dato storico,credo inoppu gnabile,bisogna partire.Si rassicuri dunque il dr Guastalla.Solo echi da una storia civile che appartiene a tutti noi,nessuno escluso.E che indubbiamente fa riflettere e talvolta compiere scelte politiche e culturali conseguenti.Come l'anti fascismo e l'anti razzismo.Piu' che mai strategiche e dirimenti nella dimensione multirazziale con cui ci misuriamo ogni giorno.E' ancora possibile affermarlo nella distratta Italia di oggi? Sergio Nieri