Documentazione

La posizione di Daria Faggi e Paolo Gangemi (dirigenti di Rifondazione)


Criticare Israele non è in contrasto con la celebrazione del ricordo. Inquieta, anche, se è nel segno dei tempi, dover constatare che anche Guido Guastalla, è stato contagiato dal male moderno: il fondamentalismo. Non saprei spiegarmi in altro modo il suo intervento sul tirreno di oggi, in merito allo spettacolo “La voce dei sommersi i ricordi dei salvati.” di Sergio Nieri, Fabio Marchiori e Pardo Fornaciari. Che cosa c’entra la Shoah con l’attuale politica internazionale? Non è certo questa immane e orribile tragedia europea che autorizza il governo di Israele nella sua politica di annessione e colonizzazione di terre palestinesi, a chiudere nei Bantustan la sua popolazione, uccidere civili per ritorsione mirate, (però sbaglia spesso la mira e uccide donne e bambini), e quando è il caso si avvantaggia con aggressioni preventive. Chi autorizza questi squilibri internazionali è la potenza militare dell’esercito israeliano, e soprattutto la protezione del governo Usa che garantisce col suo enorme arsenale bellico, l’alleato mediorientale. Così stanno oggi le cose, e in democrazia vige il diritto di critica contro le guerre e le occupazioni militari; almeno a Sinistra. Guido Guastalla, ovviamente, essendo di destra, ha pieno diritto di ritenere condivisibile la militarizzazione e la guerra di occupazione di Israele, ma non ha diritto di lanciare ingiurie pesantissime, contro chi non la pensa come lui. Le accuse di antisemitismo e/o di alimentare sentimenti antisemiti sono assai gravi, essendo il razzismo la peggiore perversione dell’umanità. Ma è una accusa che forse potrebbe a maggior ragione essere rivolta contro di lui; non giova mai, né è corretto identificare la politica di Israele con i cittadini e le cittadine israeliane e tantomeno con tutti gli ebrei, né mi risulta che chi è di destra e difende Israele abbia un tasso di ebraicità superiore. Meraviglia che una persona colta e intelligente confonda le responsabilità dei governi con la responsabilità dei suoi cittadini; le responsabilità individuali con quelle di un popolo intero. Da tempo sono tra coloro che si schierano con le popolazioni israeliane e palestinesi, contro i signori della guerra che fomentano e alimentano il fondamentalismo: certo due popoli due stati oggi è un obbiettivo lontano, ma è l’unica soluzione affinché i bambini e le bambine di entrambe i popoli, abbiano un futuro di serenità, che oggi non conoscono in Palestina. Daria Faggi cordialmente a Sinistra. Livorno 13 febbraio 2008