L'AURA DI A

INQUIETUDINE...12 giugno


Se questo è un diario, non vorrò scrivere ciò che chiunque si aspetta. Se lo è, scriverò ogni mio pensiero, ogni sorriso, ogni rabbia, ogni gioia, ogni lacrima. Cosa c’entra con l’incantesimo di A.? C’entra, perché se sto scrivendo qui è perché Lui non c’è; quando sono qui è perché non posso parlargli, non posso raccontare, confrontarmi, desiderare, toccare. Quando Lui non c’è è come se si creasse il deposito delle parole e dei sensi, e questo deposito si riempie, accumula cose, voglie, concetti e tutto si accatasta e accumula, creando in me caos e irrequietezza. Quando dico “ogni parte di me va verso la Sua direzione” non affermo una banale romanticheria, dichiaro una realtà. Ogni esigenza delle emozioni, ogni riflessione dell’intelletto, ogni voglia dei sensi che nasce dentro me è con Lui che vuole confrontarsi, godere, discutere. Ma questo non è possibile perché richiederebbe l’essere dentro la vita uno dell’altra e invece noi siamo paralleli, spero inviolabili, ma paralleli. Cercherò di svuotare qui ogni volta che ne avrò il tempo, la sporta delle cose che tutto il giorno si creano dentro me e che non possono raggiungere la loro meta, Lui. E tutti questi pensieri, queste parole, queste discussioni non solo di amore, si accumulano e pesano creando fatica e caos. Perché? Perché il nostro tempo è poco..perchè…cosa dici?..non sento..perchè..perchè..ora sono in moto..perchè…ora devo lasciarti..perchè..ora sono da un cliente..perchè..ora sono davanti al cancello di casa…perché..ora sono dai miei..perchè..ora sono in ufficio..perchè…perché..perchè..? Perchè è così che funziona quando si è al lato del tutto dove io sono. Ma sono dove voglio essere, accanto a Lui come la Sua vita mi permette e non mi sposterò, resterò vicina anche a volte soffrendo e a volte immaginando come in un sogno che Lui riesca a girare la testa accorgendosi che, forse, il tutto è lì…al lato.