L'AURA DI A

Il nostro primo giorno al mare. Mediterranea, 22 aprile 2010

Siamo abbracciati dal sole

Sussurrati dal vento

La tua mano mi sposta i capelli

E i miei occhi si abbassano per l’emozione.

Ti accarezzo il viso e la nuca con le dita

Tutto di me chiede di essere preso.

Sento il tuo profumo che sale

Sensuale

Caldo

Dolce

Forte.

Mi fermi, mi guardi

E mi chiedi.

Quello che vuoi sapere è già accaduto.

Io andando via felice mi accorgo

Di non aver sentito neanche il suono del mare.

15 aprile, Villa Balestra

Troppo alto questo prezzo, mi dico sorridendo.
Troppo alto quello che pagherei per questo fiore
che potrei solo rubare, trovato e donatomi nel buio
più nero di grotte e di anime.

 Conosco la paura, e non voglio provarla.

 Nel buio mi sarò certo confusa..e ora, alla luce del sole,
tutto sarà chiaro.
Aspetto, ritardi, sempre più mi convinco.

Eccoti..Non c’ è più pensiero.
Non è possibile..brilli anche in questo spazio così luminoso.
Le mie mani subito si intrecciano a te come le fronde
fresche tra cui passano i raggi, il mio respiro si fonde con
il tuo, non obbedisco più ai miei pensieri, non chiedo più
certezze, non mi chiedo più se tu leghi o sciogli.

Dove non credevo esserci la luce, capisco che è lì che
ritroverò la vita. Desidero solo ormeggiarmi al tuo porto,
ti guardo perché i miei occhi ti dicano ciò che già so e che
le mie parole non possono dire. Sei sole e luna fusi insieme
e io orbito attorno a te.

Conosco la paura, ma troverò la cura.

8 APRILE, TI INCONTRO PER LA PRIMA VOLTA

Il tremore quasi soffoca le parole

E ogni parola non ti saprebbe spiegare

Mi dici qualcosa

Ma io quasi non ti sento.

Sono persa

Sarò salva solo se saprai trovarmi dentro te

Vorrei dirtelo ma non capiresti

Tutto questo sento

E ancora devo dirti il mio nome.

Beviamo

Mangiamo

Camminiamo

Forse nessuno dei due

Sta pensando  ciò che dice

Vorrei sfiorarti anche solo per un attimo.

Intorno a te non c’è altro

Sento le voci eppure non c’è nessuno

Roma è deserta stasera.

Nel vuoto attorno

Le tue mani sue miei fianchi

Il tuo respiro cambia

Eccoti finalmente.

Piccoli baci che accarezzano

Le nostre mani che si intrecciano

Si cercano

Scorrono e si fermano.

Cambiamo luogo

Ma restiamo nello stesso posto.

Nulla riusciamo più ad evitare.

La porta è oramai aperta

e l’abbiamo chiusa dietro di noi.

Era la notte tra il 2 e il 3 aprile 2010....

Guardavo distante

 Lo schermo ricolmo di tante figure

Di tante illusioni.

Sentivo quasi il fruscio

Di tutte quelle immagini

Delle parole insensate.

E in quel ristretto spazio

Tutto diventava frastuono.

Improvvisamente te

E nella stanza si annulla la parete

L’emozione apre a uno spazio più libero.

Non hai volto

Ma vedo tanta luce.

Non hai volto ma ti guardo.

I miei minuti si fermano

Vedo boccioli e colori

Vedo acqua limpida e sento dolcissimi suoni

Vedo anche dolori e fatica.

Non riesco, emozionata,

A muovermi.

Scrollo in un attimo le sensazioni.

E vengo verso di te.

Ti tendo la mano,

Ti parlo e sorrido.

Ma tu non sei li per me

Non so se mi vedi,

La mia voce non ti arriva,

La mia mano non ti tocca.

Ti parlo felice e incantata,

Ma non dimentico che sei altrove.

Come posso trovarti?

Dove?

Ti sento,

Ma non vedo dove sei.

Vorrei che tu provassi

A tenermi tra le tue mani come un libro.

Leggi la mia anima,prova.

Ridi o piangi tra le mie righe.

Trovami.

Fatti trovare.

Stringimi la mano forte.

Oppure lascia la presa.

Finiscono le parole.

Calmo l’affanno.

E’mattino

L’incanto ha finito il suo tempo.

Stanotte ho vissuto momenti felici.

Domani forse

Soffrirò di questa illusione.