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Amori, sofferenze, invidie, complotti e poi ... STROKE UNIT

Post n°25 pubblicato il 26 Novembre 2012 da brain_on

ACCIDENTI,  fino  a quando non ci si scontra con certe cose che nella vita capitano, nemmeno le si posson immaginare ... E' come se fossimo ciechi, di fronte al pericolo imminente, imprevisto ... che taglia e recide. Stroke Unit. Questo reparto ospedaliero, raccoglie, ospedalizza e cura persone che hanno subito traumi celebrali di vario genere. Ictus, ischemie o altri traumi al cervello. Asettica l'eperienza fatta personalmente, asettici obbligatoriamente gli ambienti, luci e colori, asettici pure loro per pazienti (ovvio) e visitatori, che sono filtrati per così dire, per abbattere i rischi che un' intromissione dall' esterno impone. Davvero impensabile, ma pare siano anche virus a causare tali patologie e qui, mi sento alla proprio alla berlina del fato e vien da pensare agli amori, ai dolori, ai dissapori, alle dispute virtuali e al nostro correre nella vita, senza riflettere.

Vengo alle scene vissute. Un film, un vero film in diretta, dove il casting, ti obbliga ad indossare protezioni per le scarpe, camici e cuffie usa e getta, come ad uniformare tutti i presenti per collimare ogniuno, le proprie sofferenze e farle somigliare a quelle degli altri. Un po come per solidarieta diffusa. Basta un virus, come detto, per devastare parti del cervello e tante cattive abitudini, ma vivendo nel normale, non ci si pensa mai .. sino a quando ... basta solo una diagnosi che fa seguito ad un controllo di routine per ... cambiarti la vita e ...

SSBBBAAAAAMMMMM e SBBAAAAAAAMMMMMM

Cosa spiega la caduta di un quadro? o meglio, perchè in quel momento? voglio dire, sono stati complici (quadro e chiodo) per anni complici e al contempo silenti. Forse ma, non è che avevano un accordo per  ... la caduta? Spesso siamo causa di ciò che ci accade, ma anche no.

Angeli sono tutti coloro che si occupano di noi in quei casi, la loro sicurezza diffonde in noi, inconsapevoli, la massima fiducia ... sfiduciata dal vuoto che abbiamo dentro. Ma chi sono costoro? io credo Angeli, condannati ad essere persone normali, con tutti i limiti che conseguono, che hanno a cuore il futuro del paziente, o meglio la loro qualità di vita prossima, protratta in un tempo "credibile" e "utile". Per certe faccende, non si può parlare di guarigione, ma di qualità di vita percorribile e ritengo onesto, questo concetto. Questi, definiti "angeli" sono in realtà persone in carne ed ossa, come detto e a casa hanno problemi materiali e terreni, persino virtuali, del tutto simili ai nostri ... come fanno a volare, davvero non me lo spiego. P.S.: io stò bene, per ora.

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Commenti al Post:
amnerisdgl1
amnerisdgl1 il 28/11/12 alle 00:50 via WEB
Anch'io quando lavoravo mi sentivo un angelo, ma ero troppo presuntuosa, adesso ho capito che gli angeli erano loro, quelle persone che, nella sofferenza, mi davano la possibilità di essere "buona" e di dare un valore diverso alla mia vita. Ho ricevuto più che dato. Anna
 
 
brain_on
brain_on il 28/11/12 alle 11:03 via WEB
Grazie Anna per la Tua chiave di lettura, che comprendo applicata al post. Vedi, forse sbaglierò, ma Voi siete i nostri angeli e noi i vostri dal Tuo punto di vista e non è per pareggiare i conti ma: se penso al fatto che comunque sia siete umani e avete gli stessi problemi nostri, le stesse ansie terrene, magari in turni doppi e consecutivi, per quel che sò da un'amica neurochirurgo, che mi confessa una sorta di paura di sbagliare mentre mette le mani nei nostri cervelli; morì un paziente in sala operatoria e mi confesso la sua ansia per non esser sicura d'aver fatto tutto il possibile ... Il fatto che siete umani, ma avete da convivere perennemente con la morte ed affrontarla ogni giorno, questo ... vi rende angeli. Giacomo.
 
profilo_femminile
profilo_femminile il 29/11/12 alle 11:47 via WEB
Sicuramente chi lavora con le persone malate è una persona "speciale" ..purtroppo anche nella nostra professione molte cose sono cambiate..e non tutti la vivono con quella profonda umanità che fa parte e ci differenzia da qualsiasi altra professione...condivido in parte quello che ha scritto amneris...la parte che riceviamo molto..molto..da parte dei pazienti...a volte sono loro la nostra ricarica..il motivo per non mollare mai..Ti abbraccio e lo so sono di parte ma ti dico: BEL POST:)
 
 
brain_on
brain_on il 29/11/12 alle 12:21 via WEB
Alla Vostra professione, associo quella del Giudice ... anche costoro, hanno a che fare con "pazienti" il cui destino è nelle loro mani. Che esistano "cattivi" medici o persone poco portate alla professione ci stà ... è così in tutti i campi e come detto siete umani ... il guaio stà nel fatto che non state riparando una lavatrice, ma ... un corpo, una mente ... Le Tue parole, GRazia, le incarterei per proteggerle dalla cattiveria e per poterle sentire "mie", lo sai bene e anch' io sono di parte, in questo senso.Il Vostro giuramento, la Vostra vocazione, ha sempre a che fare con burocrati e insensati, che spesso impongon protocolli a Voi, quando dovrebbe essere l'esatto contrario, qualora questi fossero necessari alla Vostra professione, il protocollo dovrebbe agevolarVi e invece, so che è il contrario. Ogni Vostro successo, compensa ogni insuccesso è questo, credo, che vi permette di andare avanti, combattendo ad armi spesso impari, con Colei che non usa un bisturi, ma una falce atrettanto affilata, ma spietata. GRazie, grazie ...
 
flora.massetti
flora.massetti il 01/12/12 alle 16:43 via WEB
Personalmente lavoro con persone malate e pure anziane, vivono gli ultimi anni della loro vita in casa di riposo sapendo che da quel posto non usciranno mai piu' o comunque in una bara, e' dura a volte vederli andar via perche' dopo tanti anni che vivi con loro li ami come se fossero i tuoi di nonni e l'affetto e l'amore che ti danno e' incredibile, purtroppo e' una ruota che gira inevitabile ed inarrestabile. (domani ci si vede?;)
 
angeloutdemon
angeloutdemon il 01/12/12 alle 19:09 via WEB
Ciao Giacomo. Scusami se non mi sono fatta sentire da un po e non sono passata sul tuo blog, ma ho attraversato un periodo un tantino nero dovuto ad una specie di "lutto". Ora mi sono rimessa e pronta a ricominciare una nuova vita. Quando ho letto il tuo post ho pensato che stavi male pure tu. Meno male che non è così. Io come ti avevo detto lavoro in ambito ospedaliero e queste cose le vedo quotidianamente. Che dire! Non siamo angeli ma gente comunissima dotata di tanta pazienza. Buona serata Giacomino bello! Un bacio
 
angeloutdemon
angeloutdemon il 02/12/12 alle 19:14 via WEB
Ciao Giacomo, sono passata a portarti un saluto e un bacio. Ciao patatino!
 
flora.massetti
flora.massetti il 04/12/12 alle 21:43 via WEB
Sai anche oggi un nonno ci ha lasciati...lo sappiamo tutte che sono da noi per arrivare alla morte, ma dopo anni che vivi con loro, se ne va non un semplice nonno, ma un parente, un amico, una persona che ti voleva bene. Buona serata Giacomo e grazie per i commenti nel mio post, era dedicato ai finalesi tutti compreso te.
 
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