racconti del drago

Post N° 348


non si può dire che l'adolescenza di Costanza fosse diversa da quella di molte coetane,anche se la sua vita sociale era ridotta e quasi inesistente,per il resto sembrava a gli occhi di tutti una normale ragazza bellissima e stusiosa.Passava la maggior parte del tempo nella mansarda,adesso convertita in studio,aveva qualche amica,a volte faceva lunghe passeggiate per i boschi,vestiva un po stranamente,con lunghe gonne,o fluidi vestiti di seta che gli davano l'aspetto di una creatura di altri secoli,una Ofelia traslucida o la regina degli elfi.La sua bellezza risplendeva come una torcia accessa.Sua madre finalmente si era data pace e non pretendeva da lei discoteche o tennis.Gli elogi alla sua bellezza e inteligenza scaldavano il suo cuore materno,partecipava della gloria dei premi e ritirava in suo nome diplomi e onori vestita di nero come come una tragica Clitemnestra sulla tomba della figlia sacrificata.Ma se lei non vedeva,i miei occhi erano attenti e quello che riuscivano a sondare mi riempiva di sorpresa e timore,perchè Costanza non era affatto come appariva,sopratutto non era una normale adolescente,capivo che rapresentava un' altra cosa,un essere sconosciuto a tutti,un qualcosa di nuovo e irrepetibile,squisitamente umano e allo stesso tempo alieno e misterioso come una stella.