racconti del drago

Post N° 352


Vado su e giù nei sentieri del tempo,seguo il filo  dei miei ricordi come un bambino che seguisse a stento un aquilone che fugge tirando il filo nel vento.Sono nata nella grande casa gotica ,nelle grandi stanze riservate alla servitù,l'ala della mansione dove vivevano le ancelle e gli scudieri ,adesso occupata da nostro padre e da noi le sorelle Melania e Morgana.Mio padre con mansioni di giardiniere e postino e noi come due agregate al mobilio della casa,penso che per le sorelle Withe a eccezione di Costanze fossimo solo una specie di animali domestici,da vestire con i loro abiti in desuso e sfamare abbondantemente,due bambine ereditate che per fortuna non davano fastidio,ne si mescolavano a i loro giochi.Noi avevamo la stessa età di Costanza e diventammo inseparabili.La democrazia regna sovrana quando si hanno sei anni e gli adulti sono occupati.Costanza non diede segnale alcuno della sua stranezza fino a quella sera di maggio.Era dolce e riservata,giocava a nascondino,a pigliarello con lo spago rosso,ridendo con la culla del gatto perchè diceva che vedeva un gattino verde tra i fili.prendevamo i fichi del giardino,le nespole e sopratutto le ciliege mature,nelle carrozzelle delle bambole adagiavamo i gattini e li portevamo a spasso sotto gli alti alberi,credo che facevamo le normali cose che tutte le bambine fanno a sei anni,inseparabili,solo la notte ci separava perchè Costanza aveva la sua stanza vicino alle sorelle ,dall'altra parte della grande casa.Fu una sera di maggio quando venne l'elfo e tutto ebbe inizio.Le lucciole a mille illuminavano le tenebre sotto il grande frassino,sedute sulla panchina di marmo parlavamo della notte e i suoi misteri fu allora che sentimmo un tintinnare come di campanelle ,un profumo di glicine in fiore,un ombra per in istante oscurò la luna e Costanza dando un grido svenne.Non fu per molto tempo che rimase fredda sulla terra,ma fu sufficente a cambiare la nostra vita.....