racconti del drago

Post N° 354


I giorni trascorrevano lenti e silenziosi,Costanza trangugiava medicine di diversi colori e leggeva enormi quantità di libri,adagiata in poltrona di fronte alla finestra che dava al bosco poco distante,circondata da regali,frutta ,dolci e magnifiche rose aspettava la notte per ricevere il bambino elfo e giocare fantastici giochi che noi dopo le sette di sera non potevamo compartire ,perchè ci mettevano a letto.A volte per molte settimane non si sentiva il profumo di fiori e le campanelle di cristallo non suonavano deboli nelle alte stanze solitarie.Costanza in questo lungo autunno non sembrava ne triste ne di questo mondo,a un osservatore acuto come noi ,appariva distante,chiusa e solitaria.Dava la sensazione di non appartenenza,di essere prestata in un luogo che non aveva scelto,con sorelle e genitori di un altra specie,una prigioniera di lusso che sopportava a malapena la sua condanna.A volte anch'io Morgana la figlia del giardiniere mi sentivo così.