racconti del drago

Post N° 360


Non so per quanto tempo piangemmo e piangemmo! Costanza vestita di nero e pił pallida che mai seduta vicino alla finestra guardava senza vedere l'estate che moriva.Dopo i primi giorni di disperazione cadde in un profondo silenzio,aveva gridato e pianto e per lo meno era presente anche se il suo dolore ci straziava,adesso era come prima,come quando bambina sembrava viaggiare verso terre aldillą delle stelle.Territori ignoti dove solo lei poteva arrivare.Mia sorella Melania ed io per molti mesi la guardammo struggersi caparbiamente senza voler accettare la vita.Fu un tempo di vento e pioggia,un tempo di pena dove le fiamme del fuoco erano sempre accese ma dove faceva sempre freddo.Tutti gli stettero vicino,per lo meno quello desideravano,porgere qualche cosa che potesse dare un significato al dolore.Costanza non era credente.Io sapevo che lottava contro il vuoto che la chiamava,sapevo che le ali della morte la abbracciavano,sapevo che l'amore era perduto per sempre.Anche quello che annidava nel suo cuore.Non si rassegnava alla tremenda perdita,Si, fu un autunno e un inverno terribile per noi che non la lascevamo mai sola,la sensazione pił terribile per me fu il profumo del glicine che impregnava le stanze.......