racconti del drago

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le mani fresche della vecchia sacerdotessa acarezzavano con delle pezze di lino bagnato la mia fronte,sotto l'ombra del fico circondata dalle altre giovani donne,mi resi conto di cosa può essere la morte,ero entrata nel regno della nera Signora e non sapevo il perchè,la luce del sole ora calava tra le foglie dei papiri e le oche selvatiche volavano verso il lago quando ripresi pienamente conoscenzaMi portarono acqua e miele e delle focaccie di orzo ,vollero sapere del mio viaggio e cosa avevo visto.Non dissi il tuo nome Mirina ne dissi quello di un uomo e il suo tradimento,ma da quella volta non ebbi più pace.sapevo il suo nome, Lauro!e nei suoi occhi vidi il tradimento,le sue ciglia bionde il suo corpo perfetto,i capelli come un torrente di grano legati con nastri di cuoio,la spada e il pugnale! ma per noi Mirina portava le rose e la morte!Il dolore coperto da splendenti gioielli,l'amore e la vendetta!Questo avevo saputo dalla mia visione!Sarebbe entrato un giorno nelle nostre vite e ci avrebbe distrutte molto prima della vecchiaia el'oblìo!ma come sarebbe venuto da noi,questo non potei saperlo!Se come amico ,o come uno dei miei bellissimi e letali serpenti!