parliamo_di_libri

Post N° 8


Ehi ragazzi, vi sento....stanchi. E' dura ricominciare a lavorare dopo le feste, soprattutto con questa stagione inclemente e ..pietosa. Nella pianura padana dove io abito la mattina non si riesce a vedere al di là del proprio naso, poi la giornata si sviuppa in un timido e coraggioso sole che fora sol per qualche ora la coltre nebbiosa..ma dura poco..e si torna al buio.Senza il conforto di qualcuno che ti accoglie a casa sorridendo, della prospettiva di una cena discreta e di qualche buon libro, sarebbe triste, ammesso che si debba essere tristi per così poco.. L'inverno è anche una grande opportunità di lettura in confronto alla bella stagione, che come una giovane donna voluttuosa, riesce sempre a distrarti da ciò che devi fare.. o ciò che vorresti..Vi è già successo di rendervi conto di avere trascorso parte della vostra vita girando a vuoto, convinti di fare qualcosa di indispensabile ...per chi vi circonda, rendendovi conto che nessuno di quelli che stanno con voi pretendono tanta fatica?Se siete ancora convinti che il caos sia la condizione inevitabile della vostravita vi consiglio di perdere un poco di tempo per leggere :" Quando hai fretta cammina lentamente" di Eknath Easwaran. Non è indispensabile, almeno io non seguo alla lettera, affatto il modo di porsi nei confronti della vita, facendo uso di mantra o cose del genere, ma mi ha fatto riflettere quando di vero c'è din ciò che dice.Quanto di quello che facciamo è veramente indispensabile? Non è possible che noi stessi ci creiamo occupazioni non necessarie per sentirci più importanti o indispensabili di quello che siamo in realtà.No vi cambierà la vita ma vi aiuterà a riflettere su ciò che vi può servire per stare bene con voi stessi, e come rendersi conto che ognuno di noi ha più "tempo di ciò che crede di avere. Jack