Creato da parliamo_di_libri il 29/12/2006
scambio di opinioni letterarie

Area personale

 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

FACEBOOK

 
 

Ultimi commenti

Auguri per una serena e felice Pasqua...Kemper Boyd
Inviato da: Anonimo
il 23/03/2008 alle 16:42
 
Lo guarderò sicuramente,ciao e grazie
Inviato da: Anonimo
il 17/01/2008 alle 21:38
 
sono quella dl commento precedente, credevo che apparisse...
Inviato da: Anonimo
il 27/12/2007 alle 11:56
 
Ti lascio questo commento, perchè ho visto che abbiamo...
Inviato da: Anonimo
il 27/12/2007 alle 11:54
 
Auguri di un felice, sereno e splendido Natale dal blog...
Inviato da: Anonimo
il 25/12/2007 alle 22:42
 
 

Archivio messaggi

 
 << Luglio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30 31        
 
 

Ultime visite al Blog

iononsonoio2chiara_battistinibrini.micheladeandreandoliberlibrorumscrivere_x_passione
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

 

« ........continua...puntata n.2Messaggio #16 »

Post N° 15

Post n°15 pubblicato il 24 Maggio 2007 da parliamo_di_libri

Luca distolse lo sguardo dal profilo assente del suo amico facendolo passare direttamente ai suoi piedi, cercando di evitare di guardare più in là: negli ultimi sei mesi non riusciva a guardare una donna senza che gli venisse il panico e l’unico motivo per il quale aveva seguito l’amico in mezzo a quel carnaio era per ritardare il ritorno a casa.

Da parecchio tempo la sua vita si trascinava in un infinito supplizio, da quando cioè, sua moglie lo aveva trovato nel loro letto con un’altra donna. Non sapeva neppure come fosse successo, non era il tipo che faceva certe cose, ma quella maledetta sera si era lasciato andare più del necessario. Come cavolo gli era venuto in mente di fare una stupidaggine del genere, senza una ragione, senza riflettere?

Non riusciva a togliersi dalla testa quella notte e non riusciva a trovare il modo di farsi perdonare e di ricominciare.

Era assurdo continuare torturarsi a questa maniera, ma fino a quando non avesse trovato una soluzione non poteva farne a meno.

Ormai le aveva provate tutte, l’aveva supplicata, scongiurata di perdonarlo, ma da vendicativa donna del sud, sua moglie non riusciva a passare sopra al suo errore.

La loro vita si era trasformata in un inferno nel quale restavano sospesi per la caparbia volontà di sua moglie di non voler tornare dai suoi: non avrebbe mai ammesso una sconfitta del genere, ma non avrebbe mai perdonato l’affronto subito. Eppure erano stati così felici, in quei primi cinque anni di matrimonio.

E adesso il suo amico gli stava proponendo una soluzione che per lui era improbabile e ridicola.

“Ma dico, hai bevuto?” gli chiese guardandolo di straforo da sopra agli occhiali, cercando di catturare la sua attenzione.

“E credi che un figlio possa essere una soluzione?” Scosse la testa con disappunto continuando: ”Intanto è già una fatica arrivarle vicino. Sono sei mesi che non si lascia neppure toccare!” Prese il bicchiere semivuoto sul tavolino accanto a lui e bevve l’ultimo sorso del suo the freddo. “Mi tratta come se avessi la peste! Accidenti a me!”

Appoggiò lentamente il bicchiere sul tavolino, guardando l’amico che in quel momento sembrava più vicino ad una ragazza lontana cento metri da loro, piuttosto che a lui. “E’ solo un cretino” pensò e appoggiò rassegnato la testa allo sdraio cercando di pensare a qualcosa di diverso.

Ma il pensiero era sempre lo stesso. Lo stesso ossessionante pensiero. Non gli aveva mai dato fastidio il lavoro di hostess della moglie, e anche se qualche volta gli capitava di ritrovarsi a dormire solo, non aveva mai pensato a trovarsi una compagnia alternativa. Mai, fino a quella sera, fino a quella festa. Quella festa che avevano aspettato entrambi come un avvenimento e che non era andata come doveva, purtroppo.

Magdala e Luca parlavano da più di un mese di quella festa a cui erano stati invitati dall’ingegner Facchinetti  per la sua promozione. Era importante per loro che venivano dal meridione e non conoscevano nessuno: era l’ inizio della loro integrazione nella buona società milanese.

Erano usciti presto quel sabato mattina di gennaio perché sua moglie era eccitatissima al pensiero di conoscere tutti i colleghi di Luca e voleva essere al meglio.

Avevano girato per negozi sia per cercare un presente per il loro gentile ospite sia per comperare alla giovane donna un nuovo abito da sera.

Lo avevano trovato infine, e talmente perfetto che sembrava disegnato apposta per lei: lungo, nero, aderente e quando Magdala era uscita dalla cabina di prova Luca si era sentito mancare dal desiderio di abbracciarla. Era bellissima sua moglie, e alla festa avrebbe fatto girare la testa a tutti gli uomini. Ma era sua e di nessun altro. L’amava molto e godeva di ogni suo sguardo e di ogni suo successo perché sapeva di essere corrisposto e di non avere niente da temere da lei.

Era freddo quel giorno, ma erano rientrati allegri e accaldati dall’entusiasmo, come se il sole avesse brillato solo per loro. Erano carichi di speranze e di gioventù e non avevano neppure pranzato: si erano infilati nel letto e avevano fatto l’amore, in previsione della serata fuori.

Magdala lo aveva tenuto abbracciato a lungo guardandolo con i suoi occhi scurissimi e appassionati, poi era fuggita dal letto per prepararsi uno dei suoi immancabili caffè. Era stata una giornata perfetta, fino a quando…

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
Rispondi al commento:
kuntz_t
kuntz_t il 24/05/07 alle 20:30 via WEB
http://blog.libero.it/FreshFlesh/2732000.html
 
* Tuo nome
Utente Libero? Effettua il Login
* Tua e-mail
La tua mail non verrà pubblicata
Tuo sito
Es. http://www.tuosito.it
 
* Testo
 
Sono consentiti i tag html: <a href="">, <b>, <i>, <p>, <br>
Il testo del messaggio non può superare i 30000 caratteri.
Ricorda che puoi inviare i commenti ai messaggi anche via SMS.
Invia al numero 3202023203 scrivendo prima del messaggio:
#numero_messaggio#nome_moblog

*campo obbligatorio

Copia qui: