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La figlia di Giairo e l'emorroissa

Post n°11 pubblicato il 01 Febbraio 2011 da mariangela64p

Due donne, oggi, ci appaiono nel Vangelo: una bambina di dodici anni e una donna che da dodici anni soffre di una malattia. La fede le contraddistingue: nell'un caso il padre della fanciulla corre da Gesù a "supplicarlo" di guarire la figlia, nell'altro la donna ha la certezza di essere guarita se solo riuscirà a toccare il mantello di Gesù.

E Gesù loda la loro fede.

Dal Vangelo  di Marco (Mc. 5,21-43 )

[21] Essendo passato di nuovo Gesù all'altra riva, gli si radunò attorno molta folla, ed egli stava lungo il mare. [22] Si recò da lui uno dei capi della sinagoga, di nome Giàiro, il quale, vedutolo, gli si gettò ai piedi [23] e lo pregava con insistenza: "La mia figlioletta è agli estremi; vieni a imporle le mani perché sia guarita e viva". [24] Gesù andò con lui. Molta folla lo seguiva e gli si stringeva intorno. [25] Or una donna, che da dodici anni era affetta da emorragia [26] e aveva molto sofferto per opera di molti medici, spendendo tutti i suoi averi senza nessun vantaggio, anzi peggiorando, [27] udito parlare di Gesù, venne tra la folla, alle sue spalle, e gli toccò il mantello. Diceva infatti: [28] "Se riuscirò anche solo a toccare il suo mantello, sarò guarita". [29] E subito le si fermò il flusso di sangue, e sentì nel suo corpo che era stata guarita da quel male. [30] Ma subito Gesù, avvertita la potenza che era uscita da lui, si voltò alla folla dicendo: "Chi mi ha toccato il mantello?". [31] I discepoli gli dissero: "Tu vedi la folla che ti si stringe attorno e dici: Chi mi ha toccato?". [32] Egli intanto guardava intorno, per vedere colei che aveva fatto questo. [33] E la donna impaurita e tremante, sapendo ciò che le era accaduto, venne, gli si gettò davanti e gli disse tutta la verità. [34] Gesù rispose: "Figlia, la tua fede ti ha salvata. Và in pace e sii guarita dal tuo male". [35] Mentre ancora parlava, dalla casa del capo della sinagoga vennero a dirgli: "Tua figlia è morta. Perché disturbi ancora il Maestro?". [36] Ma Gesù, udito quanto dicevano, disse al capo della sinagoga: "Non temere, continua solo ad aver fede!". [37] E non permise a nessuno di seguirlo fuorchè a Pietro, Giacomo e Giovanni, fratello di Giacomo. [38] Giunsero alla casa del capo della sinagoga ed egli vide trambusto e gente che piangeva e urlava. [39] Entrato, disse loro: "Perché fate tanto strepito e piangete? La bambina non è morta, ma dorme". [40] Ed essi lo deridevano. Ma egli, cacciati tutti fuori, prese con sé il padre e la madre della fanciulla e quelli che erano con lui, ed entrò dove era la bambina.[41] Presa la mano della bambina, le disse: "Talità kum", che significa: "Fanciulla, io ti dico, alzati!". [42] Subito la fanciulla si alzò e si mise a camminare; aveva dodici anni. Essi furono presi da grande stupore. [43] Gesù raccomandò loro con insistenza che nessuno venisse a saperlo e ordinò di darle da mangiare.

 

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Commenti al Post:
mariangela64p
mariangela64p il 01/02/11 alle 07:20 via WEB
Davanti alla malattia, come davanti alla morte, nelle situazioni più estreme, nelle tempeste della vita, Gesù ci chiede di non temere e di aver fede. Ma la sua attenzione va anche ai nostri bisogni più elementari. Dopo che la figlia di Giairo si alzò, Gesù disse "di darle da mangiare".
 
cosimo.giannotta
cosimo.giannotta il 01/02/11 alle 12:25 via WEB
Queelo che mi fa riflettere oggi, è l'esperienza dell'emorroissa. che inizialmente chiude la sua fede nell'esperienza personale e intimistica quale può essere il tocco del mantello. Ha paura di questa fede. Ha paura di ciò che diranno gli altri, di quel ritenerla impura, di quella condanna che porta su di sè da troppo tempo. Gesù toglie la paura dell'aver fede. Si ferma ad ascoltare il cuore dell'uomo pur in mezzo a tanta folla e fa un elogio alla fede di questa donna che col suo ardire ha salvato la sua vita. Gesù donaci tanta fede e soprattutto il coraggio di professarla e di testimoniarla sttraverso la nostra esperienza umana
 
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