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Il cieco a Betsaida

Post n°26 pubblicato il 16 Febbraio 2011 da mariangela64p

 

La tenerezza di Gesù che prende per mano il cieco e, gradualmente, gli ridona la vista, ci fa intendere quanto siamo amati  da Dio e come, a nostra volta, possiamo amare gli altri con questa attenzione e  premura.

 Dal Vangelo di  Marco ( Mc  8, 22-26)

In  quel tempo, Gesù e i suoi discepoli giunsero a Betsàida, dove gli condussero un cieco pregandolo di toccarlo.

[23] Allora preso il cieco per mano, lo condusse fuori del villaggio e, dopo avergli messo della saliva sugli occhi, gli impose le mani e gli chiese: "Vedi qualcosa?".

[24] Quegli, alzando gli occhi, disse: "Vedo gli uomini, poiché vedo come degli alberi che camminano".

[25] Allora gli impose di nuovo le mani sugli occhi ed egli ci vide chiaramente e fu sanato e vedeva a distanza ogni cosa.

[26] E lo rimandò a casa dicendo: "Non entrare nemmeno nel villaggio".

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Commenti al Post:
mariangela64p
mariangela64p il 16/02/11 alle 08:50 via WEB
"... Il Signore ne odorò il profumo gradito e disse in cuor suo: Non colpirò più ogni essere vivente come ho fatto" (Gn 8,21 ) Vogliamo sperare che le nostre azioni siano per Dio un " profumo gradito ".
 
cosimo.giannotta
cosimo.giannotta il 16/02/11 alle 11:04 via WEB
Riporto stamattina il commento letto su questo brano: Gesù sa penerare le nostre zone d'ombra, le nostre resistenze, sa accompagnarci con pazienza. Sa sorreggerci quando la vista è offuscata, quando ancora confondiamo le ombre degli alberi con quelle delle persone. E' difficile descrivere questo itinerario in cui la costante è l'attenzione premurosa di Dio, che però si adatta alla diversa, singolare maniera di rispondere di ognuno di noi. Esiste, comunque, una linea sottile nella conquista della verità, la linea in cui si sogna la meta e la si intuisce già in maniera ideale e trasfigurata. E' una linea un cui possiamo anche perderci, le ombre possono farci confondere il cammino. L'illuminazione non è un'improvvisa epifania, ma un lento, paziente superare le esitazioni a lasciarci condurre a guadagnare in maniera personale la guarigione che fa vedere distintamente ogni cosa." Molto belle queste parole ve le dono. ciao
 
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