parole di canzoni...

Post N° 398


La donna è infine perfetta. Il suo corpo Morto porta il sorriso del compimento L’illusione di una greca necessità Fluisce, nelle pieghe della sua toga, I suoi piedi Nudi sembrano dire: Abbiamo camminato tanto, è finita. Ogni bimbo morto, riavvolto, bianco serpente Uno ad ogni piccola Brocca di latte, ora vuota Li ha piegati Di nuovo nel corpo di lei come petali Di una rosa si chiudono quando il giardino S’intorpidisce e odori sanguinano Dalle dolci, profonde gole del fiore notturno. La luna non ha nulla di cui essere triste, fissando dal suo cappuccio di osso è abituata a questo tipo di cose. Le sue macchie nere crepitano e tirano.