|
Post n°442 pubblicato il 26 Aprile 2009 da DodaAndrea
"la mascella al cortile parlava, troppi morti lo hanno smentito... tutta gente che aveva capito..." Le Storie di ieri - F. De Gregori, F. De Andrè
Post n°441 pubblicato il 17 Aprile 2009 da analiaa
Ormai siamo soli nel centro del mondo qualcosa divide la gente da noi ma quello che conta è non essere soli quello che conta è che tu sei con me… “Quello che conta”
Post n°440 pubblicato il 13 Aprile 2009 da DodaAndrea
Passato remoto "Quel pomeriggio che ti ho detto "Scusami ma qualche volta chiamami anche tu" E ancora adesso non ci posso credere che non ti avrei rivisto più..." Passato remoto - F. De Gregori
Post n°439 pubblicato il 10 Aprile 2009 da analiaa
Lei si alzò con un gesto finale, poi andò via senza voltarsi indietro mentre quel vento la riempiva di ricordi impossibili, di confusione e immagini.
Post n°438 pubblicato il 09 Aprile 2009 da analiaa
Aprile è il mese più crudele, genera Lillà da terra morta, confondendo Memoria e desiderio, risvegliando Le radici sopite con la pioggia di primavera.
Post n°437 pubblicato il 07 Aprile 2009 da DodaAndrea
"...e con gli occhi accesi di speranza camminando attento e con prudenza mi ritrovo solo in questa stanza a pensare se c'è ancora in noi un po' di coscienza per stare li a guardare questo mondo senza amore, incamminarsi verso una pallida esistenza. Ma che tristezza che malinconia... E camminare - F. Fanigliulo
Post n°436 pubblicato il 05 Aprile 2009 da Andrenews
Ma intanto corre, corre, corre la locomotiva e sibila il vapore e sembra quasi cosa viva e sembra dire ai contadini curvi il fischio che si spande in aria: "Fratello, non temere, che corro al mio dovere! Trionfi la giustizia proletaria! Trionfi la giustizia proletaria! Trionfi la giustizia proletaria!" (F. Guccini)
Post n°435 pubblicato il 04 Aprile 2009 da analiaa
Tempo verrà in cui, con esultanza, saluterai te stesso arrivato alla tua porta, nel tuo proprio specchio, e ciascuno sorriderà al benvenuto dell'altro e dirà: siedi qui. Mangia. Amerai di nuovo lo straniero che era il tuo io. Offri vino. Offri pane. Rendi il cuore a se stesso, allo straniero che ti ha amato per tutta la vita, che hai trascurato per un altro, che ti conosce a memoria. Dallo scaffale prendi le lettere d'amore, le fotografie, le note disperate, strappa dallo specchio la tua immagine. Siediti. È festa. Banchetta con la tua vita.
Post n°434 pubblicato il 01 Aprile 2009 da analiaa
sono la donna che ha finito i baci che sveste le labbra smesse e non confonde più la propria all’altrui saliva, che dentro alla bocca, nuda, reclude denti che non hanno morso abbastanza.
Post n°433 pubblicato il 30 Marzo 2009 da DodaAndrea
"la fantasia puo' portare male se non si conosce bene come domarla ma costa poco va qual che vale e non nessuno ti puo' impedire di adoperarla..."
Quattro Stracci - F. Guccini
Post n°432 pubblicato il 27 Marzo 2009 da analiaa
Andiamo via, creatura mia, via verso l'Altrove. Lì ci sono giorni sempre miti e campi sempre belli. La luna splende su chi là vaga contento e libero ha intessuto la sua luce con le tenebre dell'immortalità. Lì si cominciano a vedere le cose, le favole narrate sono dolci come quelle non raccontate, là le canzoni reali-sognate sono cantate da labbra che si possono contemplare. Il tempo lì è un momento d'allegria, la vita una sete soddisfatta, l'amore come quello di un bacio quando quel bacio è il primo. Non abbiamo bisogno di una nave, creatura mia, ma delle nostre speranze finché saranno ancora belle, non di rematori, ma di sfrenate fantasie. Oh, andiamo a cercar l'Altrove
Post n°431 pubblicato il 25 Marzo 2009 da analiaa
to die by your side is such a heavenly way to die and if a ten ton truck kills the both of us to die by your side well, the pleasure - the privilege is mine ...
Post n°430 pubblicato il 23 Marzo 2009 da DodaAndrea
"Primavera non bussa lei entra sicura come il fumo lei penetra in ogni fessura ha le labbra di carne i capelli di grano che paura, che voglia che ti prenda per mano. Che paura, che voglia che ti porti lontano..." Un chimico - F. De Andrè
Post n°429 pubblicato il 23 Marzo 2009 da analiaa
È più calmo del tramonto. È più fresco dell'alba - Le Margherite osano venire qui - E gli uccelli possono posarsi - Così quando sei stanca - O - perplessa - o fredda - Confida nell'amorosa promessa Sotto la terra, Grida: "sono io", "prendi Dollie", E io ti abbraccerò!
Post n°428 pubblicato il 04 Marzo 2009 da DodaAndrea
"Mi sono innamorato di te perché non avevo niente da fare il giorno volevo qualcuno da incontrare la notte volevo qualcuno da sognare... ...Mi sono innamorato di te e adesso non so neppure io cosa fare il giorno mi pento d'averti incontrato la notte ti vengo a cercare..." Mi sono innamorato di te - L. Tenco
Post n°427 pubblicato il 02 Marzo 2009 da analiaa
“Le macchine le macchine sono troppo veloci per i gatti i gatti che vogliono attraversar per cercare un amore un amore che dall’altra parte della strada sta (si sa, bisogna rischiar) E i gatti i gatti sono troppo indipendenti per le donne le donne che li voglion carezzar per mimare un amore un amore quando proprio in giro non ce n’è (neanche a pagar) E se di notte mi vien voglia ti telefono dalle cabine in autostrada da qualche squallido bar sento i gettoni che cadono come battiti del mio cuore ingenuo a metà e tu rispondi annoiata scocciata addormentata alle tre di notte cos’altro potresti far e io ti chiedo sei sola e tu naturalmente ti incazzi vorresti dormire vorresti riattaccar e non capisci che… I telefoni i telefoni sono troppo scomodi per le zampe dei gatti dei gatti che voglion telefonar per chiamare un amore un amore che abita in un’altra città (chissà se un giorno tornerà) E la notte la notte ci sono troppe stelle troppe macchine e ai gatti viene voglia di sdraiarsi proprio in mezzo alla strada e guardare e aspettar che qualcuno gentile ti tocchi la spalla e dica il mondo è finito, signore se ne può andar E se di notte ti vien voglia mi telefoni dalla tua casa tranquilla o da un albergo sul mar sento gli squilli che mi svegliano come battiti del tuo cuore ingenuo a metà e ti rispondo scocciato annoiato addormentato alle tre di notte cos’altro potrei far e se mi chiedi se sono solo dico son solo sono solo solo solo come posso spiegar i gettoni son finiti signore è ora di andar ma perché non capite che…"
Post n°426 pubblicato il 28 Febbraio 2009 da analiaa
Ah, tu pensavi che anch'io fossi una che si possa dimenticare e che si butti, pregando e piangendo, sotto gli zoccoli di un baio. O prenda a chiedere alle maghe radichette nell'acqua incantata, e ti invii il regalo terribile di un fazzoletto odoroso e fatale. Sii maledetto. Non sfiorerò con gemiti o sguardi l'anima dannata, ma ti giuro sul paradiso, sull'icona miracolosa e sull'ebbrezza delle nostre notti ardenti: mai più tornerò da te.
Post n°425 pubblicato il 26 Febbraio 2009 da analiaa
Quieta voglio ringraziare il mio destino: mai ti perdo del tutto Come una perla cresce nella conchiglia, così dentro di me germoglia dolcemente il tuo essere bagnato di rugiada. Se infine un giorno ti dimenticassi – allora sarai tu sangue del mio sangue allora sarai tu una cosa sola con me - lo vogliano gli dei
Post n°424 pubblicato il 11 Febbraio 2009 da analiaa
Quello che c'è in me è soprattutto stanchezza non di questo o di quello e neppure di tutto o di niente: stanchezza semplicemente, in sé, stanchezza. La sottigliezza delle sensazioni inutili, le violente passioni per nulla, gli amori intensi per ciò che si suppone in qualcuno, tutte queste cose - queste e cio' che manca in esse eternamente - tutto ciò produce stanchezza, questa stanchezza, stanchezza. C'è senza dubbio chi ama l'infinito, c'è senza dubbio chi desidera l'impossibile, c'è senza dubbio chi non vuole niente - tre tipi di idealisti, e io nessuno di questi: perchè io amo infinitamente il finito, perchè io desidero impossibilmente il possibile, perchè voglio tutto, o ancora di più, se può essere, o anche se non può essere... E il risultato? Per loro la vita vissuta o sognata, per loro il sogno sognato o vissuto, per loro la media fra tutto e niente, cioè la vita... Per me solo una grande, una profonda, e, ah, con quale felicità, infeconda stanchezza, una supremissima stanchezza, issima, issima, issima, stanchezza...
Post n°423 pubblicato il 08 Febbraio 2009 da analiaa
Io G.G. sono nato e vivo a Milano. Io non mi sento italiano ma per fortuna o purtroppo lo sono. Mi scusi Presidente non è per colpa mia ma questa nostra Patria non so che cosa sia. Può darsi che mi sbagli che sia una bella idea ma temo che diventi una brutta poesia. Mi scusi Presidente non sento un gran bisogno dell’inno nazionale di cui un po’ mi vergogno. In quanto ai calciatori non voglio giudicare i nostri non lo sanno o hanno più pudore. Io non mi sento italiano ma per fortuna o purtroppo lo sono. Mi scusi Presidente se arrivo all’impudenza di dire che non sento alcuna appartenenza. E tranne Garibaldi e altri eroi gloriosi non vedo alcun motivo per essere orgogliosi. Mi scusi Presidente ma ho in mente il fanatismo delle camicie nere al tempo del fascismo. Da cui un bel giorno nacque questa democrazia che a farle i complimenti ci vuole fantasia. Io non mi sento italiano ma per fortuna o purtroppo lo sono. Questo bel Paese pieno di poesia ha tante pretese ma nel nostro mondo occidentale è la periferia. Mi scusi Presidente ma questo nostro Stato che voi rappresentate mi sembra un po’ sfasciato. E’ anche troppo chiaro agli occhi della gente che tutto è calcolato e non funziona niente. Sarà che gli italiani per lunga tradizione son troppo appassionati di ogni discussione. Persino in parlamento c’è un’aria incandescente si scannano su tutto e poi non cambia niente. Io non mi sento italiano ma per fortuna o purtroppo lo sono. Mi scusi Presidente dovete convenire che i limiti che abbiamo ce li dobbiamo dire. Ma a parte il disfattismo noi siamo quel che siamo e abbiamo anche un passato che non dimentichiamo. Mi scusi Presidente ma forse noi italiani per gli altri siamo solo spaghetti e mandolini. Allora qui mi incazzo son fiero e me ne vanto gli sbatto sulla faccia cos’è il Rinascimento. Io non mi sento italiano ma per fortuna o purtroppo lo sono. Questo bel Paese forse è poco saggio ha le idee confuse ma se fossi nato in altri luoghi poteva andarmi peggio. Mi scusi Presidente ormai ne ho dette tante c’è un’altra osservazione che credo sia importante. Rispetto agli stranieri noi ci crediamo meno ma forse abbiam capito che il mondo è un teatrino. Mi scusi Presidente lo so che non gioite se il grido Italia, Italia c’è solo alle partite. Ma un po’ per non morire o forse un po’ per celia abbiam fatto l’Europa facciamo anche l’Italia. Io non mi sento italiano ma per fortuna o purtroppo lo sono. Io non mi sento italiano ma per fortuna o purtroppo per fortuna o purtroppo per fortuna per fortuna lo sono
|
Archivio messaggi
Lu | Ma | Me | Gi | Ve | Sa | Do |
|
|
|
1 |
2 |
3 |
4 |
5 |
6 |
7 |
8 |
9 |
10 |
11 |
12 |
13 |
14 |
15 |
16 |
17 |
18 |
19 |
20 |
21 |
22 |
23 |
24 |
25 |
26 |
27 |
28 |
29 |
30 |
31 |
|
|
|
Inviato da: Boutique de jouets
il 09/09/2013 alle 14:12
Inviato da: Ciaociao
il 02/01/2013 alle 13:11
Inviato da: rohan
il 21/12/2009 alle 07:14
Inviato da: Andrenews
il 13/09/2009 alle 13:29
Inviato da: Andrenews
il 14/05/2009 alle 09:24