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Creato da: DodaAndrea il 20/12/2005
e non solo...

 

 

Le Storie di ieri

Post n°442 pubblicato il 26 Aprile 2009 da DodaAndrea
 

"la mascella al cortile parlava,
troppi morti lo hanno smentito...
tutta gente che aveva capito..."

Le Storie di ieri - F. De Gregori, F. De Andrè

 
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Luigi Tenco

Post n°441 pubblicato il 17 Aprile 2009 da analiaa

Ormai siamo soli nel centro del mondo
qualcosa divide la gente da noi
ma quello che conta è non essere soli
quello che conta è che tu sei con me…

“Quello che conta”

 
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Passato remoto

Post n°440 pubblicato il 13 Aprile 2009 da DodaAndrea

Passato remoto

"Quel pomeriggio che ti ho detto "Scusami
ma qualche volta chiamami anche tu"
E ancora adesso non ci posso credere
che non ti avrei rivisto più..."


Passato remoto - F. De Gregori

 
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Francesco Guccini

Post n°439 pubblicato il 10 Aprile 2009 da analiaa

Lei si alzò con un gesto finale,
poi andò via senza voltarsi indietro
mentre quel vento la riempiva
di ricordi impossibili,
di confusione e immagini.

 
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T.S. Eliot

Post n°438 pubblicato il 09 Aprile 2009 da analiaa

Aprile è il mese più crudele, genera
Lillà da terra morta, confondendo
Memoria e desiderio, risvegliando
Le radici sopite con la pioggia di primavera.

 
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E camminare

Post n°437 pubblicato il 07 Aprile 2009 da DodaAndrea
 

"...e con gli occhi accesi di speranza
camminando attento e con prudenza
mi ritrovo solo in questa stanza
a pensare se c'è ancora in noi
un po' di coscienza
per stare li a guardare questo mondo
senza amore, incamminarsi
verso una pallida esistenza.

Ma che tristezza che malinconia...

E camminare - F. Fanigliulo

 
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La locomotiva...

Post n°436 pubblicato il 05 Aprile 2009 da Andrenews
 

Ma intanto corre, corre, corre la locomotiva
e sibila il vapore e sembra quasi cosa viva
e sembra dire ai contadini curvi il fischio che si spande in aria:
"Fratello, non temere, che corro al mio dovere!
Trionfi la giustizia proletaria!
Trionfi la giustizia proletaria!
Trionfi la giustizia proletaria!"
(F. Guccini)

 
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Derek Walcott

Post n°435 pubblicato il 04 Aprile 2009 da analiaa

Tempo verrà
in cui, con esultanza,
saluterai te stesso arrivato
alla tua porta, nel tuo proprio specchio,
e ciascuno sorriderà al benvenuto dell'altro

e dirà: siedi qui. Mangia.
Amerai di nuovo lo straniero che era il tuo io.
Offri vino. Offri pane. Rendi il cuore
a se stesso, allo straniero che ti ha amato

per tutta la vita, che hai trascurato
per un altro, che ti conosce a memoria.
Dallo scaffale prendi le lettere d'amore,

le fotografie, le note disperate,
strappa dallo specchio la tua immagine.
Siediti. È festa. Banchetta con la tua vita.

 
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Annika

Post n°434 pubblicato il 01 Aprile 2009 da analiaa

sono la donna che ha finito i baci
che sveste le labbra smesse e non confonde più
la propria all’altrui saliva,
che dentro alla bocca, nuda,
reclude denti che non hanno morso
abbastanza.

 
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Quattro Stracci

Post n°433 pubblicato il 30 Marzo 2009 da DodaAndrea

"la fantasia puo' portare male se non si conosce bene come domarla
ma costa poco va qual che vale e non nessuno ti puo' impedire di adoperarla..."


Quattro Stracci - F. Guccini

 
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Fernando Pessoa

Post n°432 pubblicato il 27 Marzo 2009 da analiaa

Andiamo via, creatura mia,
via verso l'Altrove.
Lì ci sono giorni sempre miti
e campi sempre belli.
La luna splende su chi
là vaga contento e libero
ha intessuto la sua luce con le tenebre
dell'immortalità.
Lì si cominciano a vedere le cose,
le favole narrate sono dolci come quelle non raccontate,
là le canzoni reali-sognate sono cantate
da labbra che si possono contemplare.
Il tempo lì è un momento d'allegria,
la vita una sete soddisfatta,
l'amore come quello di un bacio
quando quel bacio è il primo.
Non abbiamo bisogno di una nave, creatura mia,
ma delle nostre speranze finché saranno ancora belle,
non di rematori, ma di sfrenate fantasie.
Oh, andiamo a cercar l'Altrove

 
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The Smiths

Post n°431 pubblicato il 25 Marzo 2009 da analiaa

to die by your side is such a heavenly way to die and if a ten ton truck kills the both of us to die by your side well, the pleasure - the privilege is mine ...

 
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Un chimico

Post n°430 pubblicato il 23 Marzo 2009 da DodaAndrea

"Primavera non bussa lei entra sicura
come il fumo lei penetra in ogni fessura
ha le labbra di carne i capelli di grano
che paura, che voglia che ti prenda per mano.
Che paura, che voglia che ti porti lontano..."

Un chimico - F. De Andrè

 
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Emily Dickinson

Post n°429 pubblicato il 23 Marzo 2009 da analiaa

È più calmo del tramonto.
È più fresco dell'alba -
Le Margherite osano venire qui -
E gli uccelli possono posarsi -

Così quando sei stanca -
O - perplessa - o fredda -
Confida nell'amorosa promessa
Sotto la terra,
Grida: "sono io", "prendi Dollie",
E io ti abbraccerò!

 
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Mi sono innamorato di te

Post n°428 pubblicato il 04 Marzo 2009 da DodaAndrea
 

"Mi sono innamorato di te
perché
non avevo niente da fare
il giorno
volevo qualcuno da incontrare
la notte
volevo qualcuno da sognare...

...Mi sono innamorato di te
e adesso
non so neppure io cosa fare
il giorno
mi pento d'averti incontrato
la notte
ti vengo a cercare..."

Mi sono innamorato di te - L. Tenco

 
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Stefano Benni

Post n°427 pubblicato il 02 Marzo 2009 da analiaa

Le macchine
le macchine
sono troppo veloci
per i gatti
i gatti
che vogliono attraversar
per cercare
un amore
un amore
che dall’altra parte della strada sta
(si sa, bisogna rischiar)

E i gatti
i gatti
sono troppo indipendenti
per le donne
le donne
che li voglion carezzar
per mimare
un amore
un amore
quando proprio in giro non ce n’è
(neanche a pagar)

E se di notte mi vien voglia ti telefono
dalle cabine in autostrada da qualche squallido bar
sento i gettoni che cadono come battiti
del mio cuore ingenuo a metà
e tu rispondi annoiata
scocciata
addormentata
alle tre di notte cos’altro potresti far
e io ti chiedo sei sola e tu naturalmente ti incazzi
vorresti dormire vorresti riattaccar
e non capisci che…

I telefoni
i telefoni
sono troppo scomodi
per le zampe dei gatti
dei gatti
che voglion telefonar
per chiamare
un amore
un amore
che abita in un’altra città
(chissà se un giorno tornerà)

E la notte
la notte
ci sono troppe stelle
troppe macchine
e ai gatti
viene voglia di sdraiarsi
proprio in mezzo
alla strada
e guardare
e aspettar
che qualcuno gentile ti tocchi la spalla e dica
il mondo è finito, signore
se ne può andar

E se di notte ti vien voglia mi telefoni
dalla tua casa tranquilla o da un albergo sul mar
sento gli squilli che mi svegliano come battiti
del tuo cuore ingenuo a metà
e ti rispondo scocciato annoiato addormentato
alle tre di notte cos’altro potrei far
e se mi chiedi se sono solo dico son solo
sono solo solo solo come posso spiegar
i gettoni son finiti signore
è ora di andar
ma perché non capite che…"

 
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Anna Achmatova

Post n°426 pubblicato il 28 Febbraio 2009 da analiaa

Ah, tu pensavi che anch'io fossi una
      che si possa dimenticare
      e che si butti, pregando e piangendo,
      sotto gli zoccoli di un baio.

     O prenda a chiedere alle maghe
      radichette nell'acqua incantata,
      e ti invii il regalo terribile
      di un fazzoletto odoroso e fatale.

      Sii maledetto. Non sfiorerò con gemiti
      o sguardi l'anima dannata,
      ma ti giuro sul paradiso,
      sull'icona miracolosa
      e sull'ebbrezza delle nostre notti ardenti:
      mai più tornerò da te.


 
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Karin Boye

Post n°425 pubblicato il 26 Febbraio 2009 da analiaa

Quieta voglio ringraziare il mio destino:
mai ti perdo del tutto
Come una perla cresce nella conchiglia,
così dentro di me
germoglia dolcemente il tuo essere bagnato di rugiada.
Se infine un giorno ti dimenticassi –
allora sarai tu sangue del mio sangue
allora sarai tu una cosa sola con me -
lo vogliano gli dei


 
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F. Pessoa

Post n°424 pubblicato il 11 Febbraio 2009 da analiaa

Quello che c'è in me è soprattutto stanchezza
non di questo o di quello
e neppure di tutto o di niente:
stanchezza semplicemente, in sé,
stanchezza.
La sottigliezza delle sensazioni inutili,
le violente passioni per nulla,
gli amori intensi per ciò che si suppone in qualcuno,
tutte queste cose -
queste e cio' che manca in esse eternamente -
tutto ciò produce stanchezza,
questa stanchezza,
stanchezza.
C'è senza dubbio chi ama l'infinito,
c'è senza dubbio chi desidera l'impossibile,
c'è senza dubbio chi non vuole niente -
tre tipi di idealisti, e io nessuno di questi:
perchè io amo infinitamente il finito,
perchè io desidero impossibilmente il possibile,
perchè voglio tutto, o ancora di più, se può essere,
o anche se non può essere...
E il risultato?
Per loro la vita vissuta o sognata,
per loro il sogno sognato o vissuto,
per loro la media fra tutto e niente, cioè la vita...
Per me solo una grande, una profonda,
e, ah, con quale felicità, infeconda stanchezza,
una supremissima stanchezza,
issima, issima, issima,
stanchezza...

 
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Giorgio gaber

Post n°423 pubblicato il 08 Febbraio 2009 da analiaa

Io G.G. sono nato e vivo a Milano.
Io non mi sento italiano
ma per fortuna o purtroppo lo sono.
Mi scusi Presidente non è per colpa mia
ma questa nostra Patria non so che cosa sia.
Può darsi che mi sbagli che sia una bella idea
ma temo che diventi una brutta poesia.
Mi scusi Presidente non sento un gran bisogno
dell’inno nazionale di cui un po’ mi vergogno.
In quanto ai calciatori non voglio giudicare
i nostri non lo sanno o hanno più pudore.
Io non mi sento italiano ma per fortuna o purtroppo lo sono.
Mi scusi Presidente se arrivo all’impudenza
di dire che non sento alcuna appartenenza.
E tranne Garibaldi e altri eroi gloriosi
non vedo alcun motivo per essere orgogliosi.
Mi scusi Presidente ma ho in mente il fanatismo
delle camicie nere al tempo del fascismo.
Da cui un bel giorno nacque questa democrazia
che a farle i complimenti ci vuole fantasia.
Io non mi sento italiano ma per fortuna o purtroppo lo sono.
Questo bel Paese pieno di poesia
ha tante pretese ma nel nostro mondo occidentale
è la periferia.
Mi scusi Presidente ma questo nostro Stato
che voi rappresentate mi sembra un po’ sfasciato.
E’ anche troppo chiaro agli occhi della gente
che tutto è calcolato e non funziona niente.
Sarà che gli italiani per lunga tradizione
son troppo appassionati di ogni discussione.
Persino in parlamento c’è un’aria incandescente
si scannano su tutto e poi non cambia niente.
Io non mi sento italiano ma per fortuna o purtroppo lo sono.
Mi scusi Presidente dovete convenire
che i limiti che abbiamo ce li dobbiamo dire.
Ma a parte il disfattismo noi siamo quel che siamo
e abbiamo anche un passato che non dimentichiamo.
Mi scusi Presidente ma forse noi italiani
per gli altri siamo solo spaghetti e mandolini.
Allora qui mi incazzo son fiero e me ne vanto
gli sbatto sulla faccia cos’è il Rinascimento.
Io non mi sento italiano ma per fortuna o purtroppo lo sono.
Questo bel Paese forse è poco saggio
ha le idee confuse ma se fossi nato in altri luoghi
poteva andarmi peggio.
Mi scusi Presidente ormai ne ho dette tante
c’è un’altra osservazione che credo sia importante.
Rispetto agli stranieri noi ci crediamo meno
ma forse abbiam capito che il mondo è un teatrino.
Mi scusi Presidente lo so che non gioite
se il grido Italia, Italia c’è solo alle partite.
Ma un po’ per non morire o forse un po’ per celia
abbiam fatto l’Europa facciamo anche l’Italia.
Io non mi sento italiano ma per fortuna o purtroppo lo sono.
Io non mi sento italiano ma per fortuna o purtroppo
per fortuna o purtroppo
per fortuna
per fortuna lo sono

 
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Inviato da: Boutique de jouets
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Si chiama la canzone: le tasche piene di sassi di jovanotti
Inviato da: Ciaociao
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Si realmente, al no haber 70-431 exam un convenio...
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bellissima
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Una canzone bellissima..... Mi commuove sempre...
Inviato da: Andrenews
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