Words' Silence

La "b(u)ona" scuola!


Uh sì...son proprio una pigrona, vero? Non scrivo, non vi aggiorno, non vi racconto...e voi? Magari ogni tanto passate anche per capire se questa pagina sia ancora...viva... ;-)Scherzo, ovviamente...Chi vuoi che passi di qui? Qui dove non si litiga, non s'insulta, non si raccontano gossip, non s'intrecciano "doppie vite"...La vita scorre...in tutto il suo strano snodarsi...in tutto il suo strano rincorrersi e rincorrermi...L'anno è stato e continua ad essere pesante. Il mio equilibrio, mentale e fisico, è messo a dura prova tutti i giorni e non so per quanto ancora riuscirò a mantenere una parvenza di "compostezza".Dovrei, me lo dico ogni giorno, chiudermi a tutto: far finta di non vedere, di non sentire, non dovrei parlare e dovrei lasciare che le cose seguano il loro corso, senza volerle fermare a tutti i costi.E poi...questo stupido senso di...giustizia...ma chi me lo fa fare, dico io...Quando gli altri se ne fregano, ha senso esporsi? Farsi "paladini della giustizia"? Ha senso combattere contro i mulini a vento? A volte, quando le mie notti passano insonni, penso proprio di no...Poi però, quando guardo il viso di chi soffre o ne leggo le parole, ecco...tutto cambia...Tutto prende un altro sapore e cambia colore...Credo che se non fosse per questa energia che solo i miei alunni sanno darmi, avrei cambiato lavoro da un pezzo...o forse...forse nemmeno lo avrei cominciato.La scuola, così come è diventata e così come diventerà, non mi piace...Si stanno perdendo di vista i reali valori cui eravamo chiamati, come istituzione, ad insegnare, a trasmettere, ma anche solo a credervi.Lungi da me la volontà di fare un trattato pedagogico qui...ma la motivazione, molla principale per docenti ed alunni, se viene meno, porta via con sé tutto...anche la voglia del cambiamento...Bistrattati da più parti, con il governo che continua a considerarci come "pacchi postali"...questa "fantastica buona scuola" assomiglia più ad un incubo...Quello che leggo in rete mi lascia senza parole: stipendi che non arrivano, colleghi costretti a spostarsi in posti lontani dal mondo e, soprattutto, lontani dalle loro famiglie...Strano come una delle categorie più numerose non riesca MAI ad alzare la voce, a farsi sentire ed a fermare riforme che si abbattono improvvise, stile tsunami, senza possibilità alcuna di tornare indietro...Sappiamo solo litigare tra di noi: ennesima "guerra fra poveri"...di cui ci saranno solo "vinti" perché i vincitori, si sa, son sempre gli stessi...