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LA NOTTE SANTA

Post n°53 pubblicato il 08 Febbraio 2008 da poeta_magico
 

- Consolati, Maria, del tuo pellegrinare!
Siam giunti. Ecco Betlemme ornata di trofei.
Presso quell'osteria potremo riposare,
ché troppo stanco sono e troppo stanca sei.

Il campanile scocca
lentamente le sei.

- Avete un po' di posto, o voi del Caval Grigio?
Un po' di posto per me e per Giuseppe?
- Signori, ce ne duole: è notte di prodigio;
son troppi i forestieri; le stanze ho piene zeppe

Il campanile scocca
lentamente le sette.

- Oste del Moro, avete un rifugio per noi?
Mia moglie più non regge ed io son così rotto!
- Tutto l'albergo ho pieno, soppalchi e ballatoi:
Tentate al Cervo Bianco, quell'osteria più sotto.

Il campanile scocca
lentamente le otto.

- O voi del Cervo Bianco, un sottoscala almeno
avete per dormire? Non ci mandate altrove!
- S'attende la cometa. Tutto l'albergo ho pieno
d'astronomi e di dotti, qui giunti d'ogni dove.

Il campanile scocca
lentamente le nove.

- Ostessa dei Tre Merli, pietà d'una sorella!
Pensate in quale stato e quanta strada feci!
- Ma fin sui tetti ho gente: attendono la stella.
Son negromanti, magi persiani, egizi, greci...

Il campanile scocca
lentamente le dieci.

- Oste di Cesarea... - Un vecchio falegname?
Albergarlo? Sua moglie? Albergarli per niente?
L'albergo è tutto pieno di cavalieri e dame
non amo la miscela dell'alta e bassa gente.

Il campanile scocca
le undici lentamente.

La neve! - ecco una stalla! - Avrà posto per due?
- Che freddo! - Siamo a sosta - Ma quanta neve, quanta!
Un po' ci scalderanno quell'asino e quel bue...
Maria già trascolora, divinamente affranta...

Il campanile scocca
La Mezzanotte Santa.

È nato!
Alleluja! Alleluja!

È nato il Sovrano Bambino.
La notte, che già fu sì buia,
risplende d'un astro divino.
Orsù, cornamuse, più gaje
suonate; squillate, campane!
Venite, pastori e massaie,
o genti vicine e lontane!

Non sete, non molli tappeti,
ma, come nei libri hanno detto
da quattro mill'anni i Profeti,
un poco di paglia ha per letto.
Per quattro mill'anni s'attese
quest'ora su tutte le ore.
È nato! È nato il Signore!
È nato nel nostro paese!
Risplende d'un astro divino
La notte che già fu sì buia.
È nato il Sovrano Bambino.

È nato!
Alleluja! Alleluja!


Ieri ho visto quei cartelloni che a milano hanno messo a Natale con varie posie in metrò.
Da natale è passato un po ma quando una poesia entra in una tua giornata è veramente bello.
Il tema del natale è il tema della nascita o rinascita e della redenzione è stupendo e può essere applicato in varie fasi della vita. In più una bellissima canzone dice "o è natale tutti i giorni o non è natale mai..."
Speriamo sia sempre
Ciaoooooo

 
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DANZA LENTA

Post n°52 pubblicato il 06 Febbraio 2008 da poeta_magico
 

L'autore è in realtà uno psicologo dell'infanzia circola sotto forma si spam come se fosse scritta da una bambina malata di cancro, ma è bella la poesia e quindi merita.

DANZA LENTA
Hai mai guardato i bambini in un girotondo?!
O ascoltato il rumore della pioggia
quando cade a terra?
O seguito mai lo svolazzare
irregolare di una farfalla?
O osservato il sole allo
svanire della notte?
Faresti meglio a rallentare.
Non danzare così veloce.
Il tempo è breve.
La musica non durerà.
Percorri ogni giorno in volo?
Quando dici 'Come stai?'
ascolti la risposta?
Quando la giornata è finita
ti stendi sul tuo letto
con centinaia di questioni successive
che ti passano per la testa?
Faresti meglio a rallentare.
Non danzare così veloce
Il tempo è breve.
La musica non durerà.
Hai mai detto a tuo figlio,
'lo faremo domani?'
senza notare nella fretta,
il suo dispiacere?
Mai perso il contatto,
con una buona amicizia
che poi finita perché
tu non avevi mai avuto tempo
di chiamare e dire 'Ciao'?
Faresti meglio a rallentare.
Non danzare così veloce
Il tempo è breve.
La musica non durerà.
Quando corri cosi veloce
per giungere da qualche parte
ti perdi la metà del piacere di andarci.
Quando ti preoccupi e corri tutto
il giorno, come un regalo mai aperto . . .
gettato via.
La vita non è una corsa.
Prendila piano.
Ascolta la musica.

VERSIONE ORIGINALE

Have you ever watched kids on a merry-go-round,
or listened to rain slapping the ground?

Ever followed a butterfly's erratic flight,
or gazed at the sun fading into the night?

You better slow down, don't dance so fast,
time is short, the music won't last.

Do you run through each day on the fly,
when you ask "How are you?", do you hear the reply?

When the day is done, do you lie in your bed,
with the next hundred chores running through your head?

You better slow down, don't dance so fast,
time is short, the music won't last.

Ever told your child, we'll do it tomorrow,
and in your haste, not see his sorrow?

Ever lost touch, let a friendship die,
'cause you never had time to call and say hi?

You better slow down, don't dance so fast,
time is short, the music won't last.

When you run so fast to get somewhere,
you miss half the fun of getting there.

When you worry and hurry through your day,
it's like an unopened gift thrown away.

Life isn't a race, so take it slower,
hear the music before your song is over.

 
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La matriciana mia

Post n°51 pubblicato il 05 Febbraio 2008 da poeta_magico
 

Soffriggete in padella staggionata,
cipolla, ojo, zenzero infocato,
mezz'etto de guanciale affumicato
e mezzo de pancetta arotolata.

Ar punto che 'sta robba è rosolata,
schizzatela d'aceto profumato
e a fiamma viva, quanno è svaporato,
mettete la conserva concentrata.

Appresso er dado che jè dà sapore,
li pommidori freschi San Marzano,
co' un ciuffo de basilico pe' odore.

E ammalappena er sugo fa l'occhietti,
assieme a pecorino e parmigiano,
conditece de prescia li spaghetti.

 
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LA DIETA

Post n°50 pubblicato il 05 Febbraio 2008 da poeta_magico
 

Doppo che ho rinnegato Pasta e pane,
so' dieci giorni che nun calo, eppure
resisto, soffro e seguito le cure...
me pare un anno e so' du' settimane.

Nemmanco dormo più, le notti sane,
pe' damme er conciabbocca a le torture,
le passo a immaginà le svojature
co' la lingua de fòra come un cane.

Ma vale poi la pena de soffrì
lontano da 'na tavola e 'na sedia
pensanno che se deve da morì?

Nun è pe' fà er fanatico romano;
però de fronte a 'sto campà d'inedia,
mejo morì co' la forchetta in mano!

 
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Post N° 49

Post n°49 pubblicato il 02 Febbraio 2008 da poeta_magico
 

Solo tu hai il potere di rendermi triste o
donarmi gioia e conforto.
Il mio amore ha raggiunto tali vette di follia
che ruba a se stesso cio' che pi* agognava... Ad un tuo cenno, subito
cambiai il mio abito e i miei
pensieri, per dimostrarti che sei tu l'unico
padrone del mio corpo e della
mia volonta'.


Che bello l'amore

 
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